Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2021 “Nuovo messaggio A: Jenny Oggetto: Non cancellare” di O. Mandy

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021

Maggio

Non scegliere è una scelta. Ho scritto questa frase su tanti post-it per creare un percorso che possa ricordarmi che rimandare le scelte non è più possibile. Vivo in questa città da 5 anni e sono convinta di aver trovato un compromesso con la sua frenesia, le sue promesse, ma soprattutto con le sue mancate promesse.

Ho deciso di lasciare la città per 6 mesi, 1 anno oppure in modo indefinito. Ancora non lo so. È maggio ed osservo le strade ormai familiari che mi hanno vista arrivare giovane studentessa e che nel tempo ho avuto modo di conoscere, vivere e che ora mi vedono partire giovane donna adulta.

Ci sono ancora tante domande alle quali devo rispondere ed ho ancora una matassa da sciogliere. Vivere in una grande città è stato il mio modo per costruire passo dopo passo una realtà in cui crescere e mettere alla prova le mie capacità, ma è il momento di rimettere a posto il puzzle. Ho deciso di tornare nella piccola cittadina in cui sono cresciuta, almeno per il momento, perché prima di ripartire ho capito che solo dicendo la verità potrò davvero fare del bene.

Questo perché? Sapevo che traslocare avrebbe comportato trovare e ritrovare la me piccola, la me ingenua, le lettere ed i ricordi.

Ed oggi, riordinando, ho ritrovato un vecchio telefono. Un telefono analogico che mi ha riportato all’adolescenza e ad una vita diversa e per certi versi, lontana.

Ricordo esattamente quanto l’attesa di uno squillo potesse significare. Ogni messaggio aveva un valore. Nella scatola in cui era conservato e riposto accuratamente il telefono ho ritrovato anche il caricabatteria e non ho potuto fare altro che provare ad accendere il telefono per ritornare un po’ ad essere quella ragazza e per provare a sentire anche solo un po’ quelle sensazioni di vita e possibilità.

Una volta acceso ed una volta rivista la schermata con l’icona della posta ecco che sono tornata lì: messaggi persi, messaggi con le promozioni estive ed invernali, vecchie foto sgranate della scuola.

Non dovevo e lo so, ma ho deciso lo stesso di controllare i messaggi ricevuti ed inviati. Ed ecco che capisco perché non ho mai più aperto questa scatola negli ultimi 5 anni:

Trevor 11:10 2/5/2009

Non ho paura che tu possa dirle tutto. Starai zitta. Lo so io e lo sai tu.

L’unico messaggio salvato, l’unico messaggio non cancellato. Un promemoria dell’uomo che non avrei mai voluto incontrare. Mi assale quella sensazione di sopraffazione. Quante volte in questi anni avrei voluto parlare, dire, squarciare il velo dell’ipocrisia, ma non volevo più averci a che fare con Lui.

Sono passati 5 anni e quella ragazzina ha lasciato il posto ad una donna consapevole. Una donna che se avesse incontrato ora quel ragazzo avrebbe saputo e capito da subito che anche l’oggetto più bello, può essere vuoto dentro.

In questi 5 lunghi anni quanti messaggi iniziati e cancellati, quante e-mail finite in bozze o nel cestino e quanti numeri digitati senza premere il tasto della chiamata.

Ho provato mille e milleuno volte scrivere alla donna che ora sta con Lui e non perché rivolessi tornare insieme a quell’uomo. Questa non è mai stata un’opzione per me.

Ho sempre voluto parlare con lei perché ho capito che la verità non ha una data di scadenza: 1 mese, 1 anno, 10 anni, 20 anni. La verità è la verità, anche se proviamo a modificarla, plasmarla. Questo messaggio ritrovato è la mia sfida più grande. La sfida che mi permette di comprendere il suo essere manipolatorio e permette alla donna di oggi prendere per mano la ragazzina che ero e la sprona a spezzare queste catene e ad essere finalmente libera.

Ecco perché oggi io scriverò una lettera a Jenny: lo farò per darle la possibilità di scegliere, conoscendo finalmente la verità o almeno la parte rilevante per Lei.

Nuovo messaggio:

Cara Jenny,

ho provato a scriverti infinite volte in questi anni, ma probabilmente non avevo la capacità che ho oggi di capire che non dicendoti la verità in realtà non ti stavo proteggendo, ma ho permesso che vivessi in un mondo di bugie e finzione.

Credevo che non spettasse a me e credevo che la coscienza dell’uomo che ogni giorno è al tuo fianco lo avrebbe prima o poi convinto a raccontarti tutto.

Ma trascorsi tutti questi anni ho capito che mai avresti saputo la verità. È giusto che sia io a dirtela? Fino a ieri credevo di no, ma oggi ho la consapevolezza che raccontarti questa storia sarà lo strumento che avrai per scegliere con tutti gli elementi a tua disposizione.

Hai conosciuto l’uomo che ora è al tuo fianco esattamente quando era accanto al mio e per mesi non abbiamo saputo niente l’una dell’altra. Quando ho scoperto la Vostra frequentazione, perché ovviamente tenere le storie parallele è sempre stato un suo must, ho chiuso la relazione.

Ma credi sia stato così facile? Non lo è stato affatto. Per mesi e fino ad un anno successivo alla chiusura della nostra storia e ovviamente mentre stava con te, ho continuato a ricevere chiamate, promesse e messaggi in cui tu venivi descritta da Lui come una storia del momento, solo perché ero lontana. Una ragazzetta ingenua che avrebbe creduto a tutto, una persona da poter tradire senza rimorso alcuno.

A volte i nostri sguardi si sono incrociati e mi ha sempre fatto tenerezza il tuo atteggiamento orgoglioso, il tuo tenergli la mano come se avessi trovato un tesoro grande, il tuo guardarmi trionfante e lusingata di averla spuntata tu. Ho sempre percepito il tuo orgoglio di essere stata scelta rispetto a me.

Ho lasciato che tu lo credessi, ma oggi devi sapere che eri l’unica scelta possibile tra noi due. Per me Lui non è più stato una scelta da quando ho capito esattamente chi è e di cosa è capace. Da quando è caduta la sua maschera, almeno con me.

In questi anni ho compreso che il problema sono le parole non dette e taciute. Le parole che dopo anni ti fanno credere che solo pronunciandole, almeno una volta, tutto sarebbe andato in modo diverso. Ho capito che un Uomo avrebbe dovuto sapere quanto amore provassi per Lui e avrebbe dovuto sapere che a volte pur di proteggere qualcuno da una grande sofferenza si sceglie consapevolmente di respingerlo (pur volendo esattamente l’opposto) pur di non svelare il reale motivo dell’allontanamento e da chi o cosa è stato provocato in modo così irreversibile. Il vero amore è stato dire NO, quando l’unica cosa che avrei voluto dire era SI.

Si possono scegliere strade diverse, vite diverse, ma c’è un nome che non se ne andrà mai e sappi che per me quel nome Non è il suo.

Io non so come lo veda tu e non so quale mondo illusorio abbia costruito per te con le sue parole. Io so con assoluta certezza che è capace di gesti ignobili, di mentire, di ingannare e tradire senza il minimo pentimento.

Con le sue menzogne ha distrutto amori veri e puri, tenuto lontane persone che si amavano per davvero, compiuto gesti che hanno arrecato sofferenze indicibili e cambiato il corso di situazioni che senza le sue manipolazioni avrebbero avuto di certo altre possibilità. Manipolazioni orchestrate solo per accrescere il suo ego e non perché ci tenesse davvero a qualcuno. Manipolazioni create per semplice competizione.

Cosa puoi fare quando aspiri ad ottenere qualcosa oppure vuoi concretizzare un obiettivo già realizzato da altri? Nel migliore dei casi e se sei una bella persona, utilizzi quel metro di riferimento come ispirazione e questo ti porta a voler migliorare le tue qualità e a cercare il tuo spazio e la tua strada. Se, invece, sei una persona meschina, prendi alla persona verso la quale provi un profondo senso di ingiustificata rivalsa la cosa più cara che ha e lo fai senza un reale interesse, ma solo per distruggere, assicurandoti con tutti i mezzi che hai a disposizione che non possano più tornare indietro.

Devi sapere che mi ha sempre colpito la sua capacità di far del male, ma ancora di più la mancanza di consapevolezza del male fatto o ancora peggio, il menefreghismo nei confronti del male provocato.

Perché ti racconto questa storia? Perché meriti di sapere cosa si nasconde dietro la facciata perfetta.

Cosa potrebbe dirti? Che non è vero e che in realtà questa e-mail la mando per allontanarvi. Tecniche trite e ritrite che ha utilizzato anche con me quando ho finalmente scoperto i suoi tradimenti.

So che vorrai credergli e che ti appiglierai ad ogni parola pur di non accettare la verità. Lo so benissimo. A niente potrebbe servire che io ti dicessi che potrei inviarti e mostrarti ogni parola che dimostra ciò che dico.

Ma vorrei che tu semplicemente credessi a questa e-mail perché nessuna donna merita di fondare la propria vita sull’inganno e sulla errata convinzione di aver trovato integrità, verità e amore.

Ti chiederai perché oggi. Il perché è semplice: ho ritrovato un suo messaggio in cui mi sfida a non dirti niente. Un messaggio di un uomo sicuro che nonostante le bugie, avrà sempre il potere di non far trapelare la sua vera natura, ma soprattutto il male fatto senza il minimo scrupolo.

Questo è il motivo del perché oggi.

Jenny ti scrivo perché sono convinta che ad un certo punto il bene debba vincere ed oggi è il giorno in cui Lui perde. Lui perde nel momento in cui una donna che Lui ha ferito tende una mano all’altra, provando ad impedire che Lei possa provare la medesima sofferenza e permettendo così alla verità finalmente di trionfare.

Ora la verità è nelle tue mani ed è una gemma preziosa. Fanne tesoro.

Un abbraccio,

Ellie

Mi fermo un attimo e mi chiedo se davvero troverò il coraggio di inviare.

Mi guardo intorno e vedo gli scatoloni. Il coraggio di cambiare, crescere e migliorarsi nonostante il dolore ed immediatamente capisco che questo è il gesto concreto per farlo davvero. Riesco a scorgere le catene spezzate e la luce che attraversa le ferite.

Inviare?

Oggetto: A Jenny: non cancellare;

Da: Ellie

Invio?

Inviato.

L’e-mail è stata inviata correttamente all’indirizzo selezionato.

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1 commento »

  1. L’idea del “messaggio di verità differito” è buona, ed è ben preaparata nella scrittura della lettera a Jenny. A mio avviso il finale avrebbe meritato una risposta di Jenny, magari a
    sorpresa, per rendere meno lineare il racconto e introdurre un elemento che spaizzasse personaggio e lettori.

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