Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti per Corti 2011 “Prima di partire” di Paolo Campana

Categoria: Premio Racconti per Corti 2011

In quanti modi si può tradire la propria moglie?

La città è immersa nel caos di tutti i giorni. Traffico, clacson, indifferenza. Il frastuono della città stride con il silenzio irreale all’interno di un appartamento dove una donna alla finestra ha lo sguardo perso nel vuoto. Improvvisamente guarda l’orologio e accende la televisione, gira nervosamente i canali per qualche secondo ma poi getta il telecomando sul divano. La televisione rimane accesa senza audio. Riempita la vasca ci si immerge totalmente come a isolarsi dal mondo.

Una valigia aperta sul letto. La donna entra nella stanza in accappatoio e prendendo un paio di slip dal cassetto tira su un paio di boxer da uomo. Li stringe e li getta via con rabbia. Alle sue spalle una voce:

Tutta qui la tua reazione?”

La donna socchiude per un istante gli occhi, ma non si gira.

Un uomo scalzo in maglietta e calzoncini appoggiato allo stipite della porta:

Allora io vado

Incurante di lui prende dei vestiti dall’armadio. L’uomo si avvicina. Senza toccarla le gira intorno come a convincerla di fermarsi:

Ok ti ho tradito. E allora? Poteva capitare ad uno con il mio lavoro. Ne abbiamo parlato mille volte no?”

Lei non batte ciglio alle sue parole, fissa la valigia.

Mi è capitato senza volerlo. Ho commesso un errore. Sei venuta a saperlo nel modo peggiore. Ma tanto poi non esiste il modo migliore per venire a sapere queste cose.

Lo sguardo della donna è impenetrabile. Non lascia trasparire emozioni, ma lui continua:

In un certo senso è colpa del… dell’idea di avventura. Quando sei lontano capitano mille occasioni per cadere. Per perdere tutto me ne è bastata una.”

Lui non è stupito dalla sua fredda reazione, la conosce bene. Come se nulla fosse si toglie l’accappatoio rimanendo completamente nuda. Si infila gli slip.

Adesso sei arrabbiata, lo capisco. Ma fermati un attimo. Strilla urla fai qualcosa non tenerti come sempre tutto dentro cazzo! Non riesci proprio più a guardarmi?”

Lei gli passa davanti uscendo senza degnarlo di uno sguardo e lui:

Guarda che sto andando via per sempre!”

La donna si ferma per un momento sulla porta. Poi esce.

Rimasto solo si guarda intorno. Vede le proprie cose, la loro foto sul comodino. Capisce di aver perso tutto quello per sempre:

Non preoccuparti. Ti lascio casa. E anche i soldi. Non prendo niente. Le mie cose devo lasciarle qui per forza. Le porterei con me ma non posso. Se non sopporterai più di vederle, buttale pure, insomma facci quello che vuoi.”

Per la prima volta il suo tono non è più così sicuro di sé. La donna rientra con il beauty case, gli passa davanti e lo mette in valigia. Premuroso:

Vai a stare da tua madre per un po’?”

La donna chiude la valigia, non rispondendo ancora una volta. Le si avvicina.

Se solo ti avessi dato retta, forse ora non saremmo a questo punto.”

Adesso non minimizza più. E’ sincero.

Mi dispiace”

Il suono del citofono rompe l’intimità del momento. Si discosta dalla donna che rimane immobile.

Cazzo è già qui! E’ ora di andare.”

Una ragazza suona di nuovo al citofono:

Sono io. Scendi tesoro?”

La ragazza torna verso l’auto. Appoggia la schiena allo sportello e impaziente di andare via da lì si accende una sigaretta. Seduta sul letto la fede le scivola dalle mani cadendo per terra. L’uomo si china per raccoglierla:

Neanche me ne sono andato e già te ne vuoi disfare?

La donna la raccoglie senza il suo aiuto.

Non sarò un eroe per te, ma rispetto a tanti uomini lì fuori sono un esempio da seguire. Andandomene ho dimostrato il coraggio che tanti non hanno rimanendo a casa dalle loro mogli

La donna stringe la fede tra le mani, guardarla le fa male. L’uomo le sussurra nell’orecchio:

Puoi non crederci, ma ti ho amato davvero.”

La donna si infila la fede con sguardo fiero e si alza. Lui, fermo alla porta, prima di uscire si gira verso di lei:

Allora io vado. Ciao amore mio.”

Lei rimasta di spalle prende la valigia sul letto, ma la ripoggia subito. L’uomo è andato via. Una lacrima scende sul viso della donna.

Stanze e spazi vuoti della casa. Sulla poltrona in camera da letto ci sono il blue jeans e la maglietta che indossava l’uomo.

La donna entra nel soggiorno e posa la valigia per terra. La televisione accesa. Sullo schermo la fotografia dell’uomo in divisa militare. La donna rimette l’audio e lo speaker annuncia:

Iraq: con l’uccisione del tenente Torrisi si è ulteriormente aggravato il bilancio delle vittime di guerra. Nell’ultimo mese il numero di attentati è raddoppiato. In Parlamento e fuori è sempre aperto il dibattito sul ritiro delle truppe. Le spoglie del tenente Torrisi arriveranno questa sera all’aeroporto di Ciampino con un volo speciale. Ad attenderlo oltre al capo di stato ci sarà la giovane moglie.”

La donna continua a fissare lo schermo anche se le immagini sono cambiate. Sempre con lo stesso tono lo speaker passa ad altre notizie. Siamo solo numeri. Il dolore di una famiglia è trattato con la stessa indifferenza con cui si danno i valori della Borsa:

“…In attesa dell’apertura di Wall Street, le borse europee sono in rialzo. L’indice MibTel segna un più 1 per cento...”

Su queste parole la porta di casa si chiude.

La donna entra nell’ascensore. Le porte si chiudono come un sipario.

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7 commenti »

  1. Realistico ed allo stesso tempo originale. Si legge tutto d’un fiato.

  2. uno dei migliori, molto bello ed interessante

  3. Idea originale, scrittura agile per un finale non scontato.

  4. …la lettura è agevole e scorrevole…essenziale …ottima la descrizione che si palesa in maniera quasi spontanea all’occhio del lettore

  5. davvero molto bello, visualizzazione delle immagini perfetta

  6. Il totale squilibrio tra i dialoghi dell’uomo e quelli della donna non si avverte minimamente. Il non detto di lei attraverso le sue azioni e reazioni parlano come e forse più delle parole di lui che nella trama è quello in posizione down. Rincorre la donna che però non si fa raggiungere.

  7. Un racconto senza dubbio originale ed efficace nella sua semplicità e originalità. Uno dei pochi casi in cui le parole diventano immagini, inquadrature, racconto visivo.
    Complimenti all’autore, Paolo Campana.
    Il miglior racconto nella rete.

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