Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2022 “Si discute anche così” di Alessandro Corsi

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022

      Ad un incrocio due automobili si scontrarono violentemente, riportando gravi danni. Per i conducenti, gli unici passeggeri, non ci furono conseguenze. Scesero entrambi per confrontarsi, dopo qualche momento trascorso ognuno nella propria vettura al fine di riordinare le idee e constatare eventuali ferite o traumi.

      “Lei, mio caro signore, è un emerito fallocefalo” fece il dottor Cinciripina, con nobile distacco.

      “Cosa dire di lei, allora, mio dottissimo interlocutore? L’essere un fallocefalo sarebbe l’unica parvenza di attributo maschile che le si po= trebbe attribuire, essendo lei così sommamente effeminato” rispose il professor Puzzafetta, con estrema signorilità.

      “Non mi potrei mai e poi mai perdonare di superarla in questo, dato che lei è addirittura una vagina ambulante. Anzi, la Vagina Ambulante per definizione”.

      “Quali squisite parole. Degne solamente di chi, certamente, aveva l’augusta genitrice… visto che non può più essere fra noi vivi… che si dedicava con sommo profitto economico ed infinita goduria dei sensi all’arte sopraffina del meretricio. Portandola, anzi, ad insuperate ed insuperabili vette di perfezione”.

      “L’ho appreso da sicure fonti, quindi posso garantirle che la sua procreatrice non solo tiene compagnia nell’al di là alla mia ma che era una profonda conoscitrice e praticante al sommo grado dell’arte di aspirare oralmente il liquido seminale di una mandria di tori. Naturalmente, al massimo delle loro potenzialità”.

      “Grazie per la considerazione, ma devo ammettere che la sua signora madre era insuperabile persino in quello. Lo so per diretta esperienza personale. Se avesse praticato la tecnica da lei menzionata su di un soggetto adagiato su di un prato avrebbe aspirato pure erba e formiche. At= traverso l’ano prima ed il pene poi”.

      “Gradisca introdursi profondamente, senza alcuna riserva, nello sfintere di un lombrico affetto da diarrea”.

      “Con estremo piacere finale, se mi porge il suo ben pulito. Non dico di imburrarlo, onde facilitare l’accesso, perché ciò sarebbe facile persino ad un elefante”.

      “Non potrei mai consentirlo, lei non è il mio tipo”.

      “La prego di non fare un omogeneizzato dei mio apparato genitale esterno”.

      “Non si dia cruccio, ne è del tutto privo. Comunque, per lei non è un problema, visto che svolge la sua intensissima attività sessuale dedicandosi con rara perfezione alla sodomia”.

      “Fase che lei deve avere già superato da un bel po’, dato che le dimensioni del pene che dovrebbe ricevere, per provare anche la più piccola e superficiale sensazione di piacere, dovrebbero superare quelle di un tempio greco. Del resto, tale la madre tale il figlio. Buoni glutei non mentono mai”.

      “Buon per lei, allora, che non conosce la propria paternità”.

      “Si, in questo mi riconosco più fortunato di lei. A quanto mi è dato di sapere ha avuto modo di conoscere carnalmente tutti i suoi presunti padri”.

      “Lei è un coprofago”.

      “Veramente sono in ottima compagnia di un maestro come lei, dalle sublimi ed insuperabili capacità coprofaghe. Inoltre, si dedica a tempo pieno all’autoerotismo, con risultati da primato”.

      “Ma se è stato lei l’ideatore, il fondatore, risultandone pure l’insu= perato ed insuperabile portabandiera, di Autonomia Sessuale?”.

      “Un momento, ecco: mi sovviene. Non è forse lei l’inventore della leggendaria pinzetta masturbatoria, da usarsi di conserva con un ultra – microscopio?”

      “Certamente. Però è stato usato il suo pene, per la messa a punto del tutto! Non lo ricorda più? Del resto, la pinzetta masturbatoria fu ideata e messa a punto proprio per lei”.

      “Se non altro perché su di lei non poteva essere usata, vista la sua sessualità da lombrico”.

      “Veramente non è proprio così, dal momento che alle mie esigenze sessuali accudiscono alla perfezione pure sua moglie e le sue sorelle. Non dietro compenso pecuniario, sia ben chiaro, dal momento che ritengono un loro preciso dovere fare del bene a tutti i maschi che incontrano”.

      “Allora lei cosa c’entra, mi scusi?”

      “Avrà notizie dal mio avvocato!”

      “Verrò ben volentieri al suo funerale, se sarò invitato dal suo amante. Vorrei un posto in prima fila, per godermi al meglio lo spettacolo… A proposito, quali fiori preferisce?”

      “Niente fiori, ma opere di pene. Se ne è capace, naturalmente”.

      “Quelle che lei non ha mai potuto eseguire, insomma. Con il suo, intendo”.

      La discussione stava per proseguire, affabilmente, quando comparve un vigile urbano.

      “Cosa sta accadendo, qui?” domandò con fare burbero, squadrando i due antagonisti.

      “Stiamo dottamente disquisendo sull’intima natura dell’altro interlocutore” si affrettò a rispondere il dottor Cinciripina.

      “Motivo della ricerca dottrinale?” si informò il nuovo arrivato, senza degnare di un solo sguardo le due automobili praticamente distrutte.

      “Una mancata applicazione delle regole del Codice della Strada, del quale lei è un impavido tutore” precisò il professor Puzzafetta, indicando con somma signorilità i rottami ancora fumanti.

      “Impavido tutore sarà lei, io sono un vigile urbano in servizio per= manente attivo” rispose risentito l’uomo in divisa, estraendo dal proprio borsello d’ordinanza uno spesso modulo di moduli “Ed ora ci facciamo un bel verbale”.

      “Per l’incidente, suppongo!” fecero all’unisono il dottor Cinciripina ed il professor Puzzafetta.

      “No, per atti scemi in luogo pubblico!!!” replicò il vigile, cominciando a scrivere “Fornitemi le vostre generalità, prego, sempre che ne abbiate”.

      La discussione continuò, affabilissima ed estremamente dotta, a tre voci.

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3 commenti »

  1. Bello. Adatto per questi tempi di maleducazione.

  2. Molto divertente! Quando l’insulto diventa arte. Complimenti per la creatività!

  3. Immagino questo dialogo in un teatro, recitato da due bravi attori. Penso che il pubblico si divertirebbe molto.

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