Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2016 “Si quaeris miracula” di Laura Florio

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2016

‘Bambine in fila!’ disse la suora alle vivaci scolarette che ridacchiavano felici.’In fila per due’ aggiunse. Obbedienti, le bambine la seguirono giù per le scale, fino al piano primo dove, solenne, si intravedeva l’entrata della cappella, orgoglio di tutta quella bella costruzione fin de siècle, sede del collegio prestigioso. In fondo alla cappella, là  sull’altare, spiccava un dipinto della Madonna.La veste candida, manto celeste.Viso estatico , occhi al cielo, mani giunte, piedi nudi.Sotto i piedi un enorme serpente arrotolato su una specie di palla che voleva rappresentare il mondo.Un piede,nudo, schiacciante la testa del povero ma schifoso serpente. Il tutto soffuso da luce celestiale.’Inginocchiatevi’ tuonò la suora.’E pregate la Madonnina ‘.In realtà , le bambine scherzosine erano morbosamente attratte dal rettile verdastro che il pittore aveva reso con una lingua lunghissima biforcuta di un rosso acceso, che quasi se ne poteva sentire il sibilo.Gli occhi gialli, i dentini ricurvi pronti all’attacco..era l’incubo di tutte, quel serpentaccio. La litania cominciò: Santa Maria, ora pro nobis, Santa Virgo Virginum,ora pro nobis, Mater Dolorosa, ora pro nobis, Mater castissima, ora pro nobis..Mater..e via via che le Mater e le Virgo snocciolavano, le bambinette erano come ipnotizzate dal serpentone che sembrava spalancare la bocca sempre di più, come fosse sul punto di sputare veleno,pensavano le spaventate. E così , ogni pomeriggio.
A volte la musica cambiava . Prediche. ‘A sedere, composte !’ tuonava sempre la suora. Sul pulpito appariva un prete, cupo e terribile come il serpente, e come questi si contorceva ed apriva la bocca , anch’egli con dentini ricurvi, pronto a sputare veleno. A volte, minaccioso, raccontava dei primi martiri cristiani, di come questi, (orrore! pensavano le terrorizzate) affrontassero impavidi la morte nelle fauci dei leoni.Oppure, a volte, sempre contorcendosi sul pulpito, sembrava piangesse e stropicciandosi le mani , con voce lamentosa raccontava delle vite dei Santi- Sante, di volta in volta squartati, trafitti, cotti alla brace, amputati ,spellati ;una serie così sanguinolenta che anche il serpentone ,al confronto , sembrava un amichevole peluche.
Un giorno però qualcosa cambiò.Il minaccioso doveva essersi ammalato perché al suo posto venne un prete tutto burro,tondo e dalla pelle giallina, appunto.Con fare amabile esordì: ‘Oggi vi parlerò di un Santo’.Ecco , ci risiamo , pensarono le disperate.Invece , com’è come non è, apparve Sant’Antonio da Padova. Di lui parlò infatti quel prete.Finalmente un Santo come si deve, buono con i bambini ,con un bel giglio in mano, adorabile, bello, e ..’ Sappiate care fanciulle, che vi fa pure ritrovare le cose perse ‘. Alle tapine fu sciorinato per la prima volta che sì, anche ad un Santo, oltre che cielo , angeli , digiuno,morti terribili e amenità del genere, interessavano le cose terrene.Ritrovare le chiavi, un guanto , una collanina, una moneta antica ricevuta come regalo e disperatamente persa.Si, proprio un amore di Santo,bastava recitare in suo onore i SI QUAERIS MIRACULA in latino, o una sfilza di GLORIA PATER che voilà il gioco era fatto, diceva il tondo alle interessate .Santo miracoloso appunto.Le soggette, che di latino non sapevano un bel nulla, limitandosi a ripetere a pappagallo le varie ‘Ave Maria, gratia plena’ o ‘Pater noster qui es in caelis’, a loro imposte, furono lietissime di cotanto Santo, che si accontentava di così poco dando tanto in cambio .E poi, disse una sera una novizia con fare misterioso :’Sant’Antonio vi aiuterà all’occorrenza a trovare l’amore perduto.Bastera’ recitare in suo onore i ‘Sequeri’ ..o molto più semplicemente..’ ‘ Si,Suor Celestina , lo sappiamo di già , tredici Gloria Pater ! ‘le furbette risposero in coro, sapendo solo di essere furbette ma ignorando completamente il significato di ‘trovar l’amor perduto’…Si quaeris miracula,mors, error ,calamitas…’Brave bambine, dormite adesso’.E salutando le impigiamate, la novizia spengeva la luce .Le rimuginanti, dopo aver rimuginato su tutti gli avvenimenti latinensi, per di più incomprensibili della giornata , dopo due o tre giri nel letto e qualche risatina d’obbligo crollavano tutte come pere cotte , con grande gioia di Suor Celestina che ogni tanto, affacciandosi sulla porta,controllava il sonno delle annichilite.

QUALCHE ANNETTO DOPO ..

Si alzò stancamente e si mise davanti allo specchio .Lentamente si spogliò del pigiama e delle mutandine.Nuda .Davanti, di lato, di sbieco. Chiuse un pò gli occhi come per vedere meglio, poi le labbra diventarono etrusche, come quelle della Gioconda. Dunque, la situazione era questa .Sfracello di vecchiaia e di onde grinzose ..sogghignò..detestava docciarsi perché doveva guardare per aria, altrimenti le veniva il mal di mare..dovrei prendere la xamamina , pensava ..continuò: era uno shock con quella luce alogena puntata sul seno ,orecchie- cocker, quasi tipo mocio, straccio. Erano ridotte così da quando era arrivata a pesare quarantasei kg. per quel dolore tremendo, abbandono di routine..Tipo Miss Carestia .Avvicinandosi ancor più allo specchio..mio dio che disastro ..il ginocchio le apparve curvo in tutta la sua serietà ..Artrosico. Afflitta, guardava tutto quel grinzume tipo stracciatella intorno alla curva ginocchiesca .La pelle che un tempo stava su ed era tirata e soda ora ..plof..si era depositata in quella curva malefica e ritorta.Anche quella dell’addome e delle esili braccia era grinzosa e ciondoloni tipo Satanik prima della pozione.  Cellulite, occhiaie..occhi accasciati, capelli fiiiiiiniiii. Giù ,negli abissi dell’intimo..un pelo, poi dopo due ore di silenzio.. un altro pelo..e così via.Che sarà di me…se non altro sono oggettiva e non mi illudo.kaputt, sex kaputt. Non mi compro un trucco da una vita , una crema,che so ..qualcosa.Che schifo! Pensava che sì, erano finiti i tempi in cui si illudeva (come tante del resto) che gli uomini potessero intuire come eri bella dentro ! Che truffa ! Non ti guardano nemmeno se non sei , non dico una figa stratosferica, ma almeno non mostruosa …bisogna cercare di essere normali ed è lì la fatica ..cazz perché se dai retta alla natura matrigna ..Fatiche disumane per sembrare ‘ normali ‘, soprattutto dopo gli anta .Poi , quando non ne puoi più di tutte le finzioni e non fai più nulla e ti lasci andare ..fai schifo a te stessa e si ricomincia con l’inganno.Non c’era di peggio quando le persone, maligne, dicevano ‘ ma sei così giovanile! ‘.GRRRRR..pensava :’Vai via mostro, t’avrei fatto vedere venti anni fà!’. Lentamente continuò l’ispezione , analitica , di tutto il suo corpo.Ogni centimetro un caustico sussulto.Senza speranza, pensò .E sono anche pronta ,si disse . Perché non vorrai mica dire NO da giovane , sana e bella?! Troppa fortuna per il baco! no, bisognava andarsene ora, ancora in tempo, prima che qualche crema meravigliosa, ultimo ritrovato scientifico costosissimo iper megagalattico lumacoso,fosse lanciata sul mercato ,o qualche derelitto di turno fingesse di innamorarsi di te, e magari dicesse ‘Come sei bella dentro ! Amo la tua anima!’..non sarò mica tanto idiota da cascarci ancora ,vero? No, non possibile. ciao .Allora deciso…dove sono le pillole..pillole pillole.Andò correndo, ancora nuda verso il bagno.Sapeva dove erano ..ma con grande rabbia non trovò un fico secco..Cazzo dove sono .Correndo in preda all’ansia guardò dappertutto in camera , in salotto , in cucina , ma niente, niente, non trovò proprio nulla. Esasperata, si buttò su una sedia .Che sfiga anche in questo ! Ma vaffanculo! E tirò un calcio al peluche-serpente che teneva lì a mò di pouf..Fu un lampo ! Uno sciorinare intenso di ricordi passati ,nell’ordine: le compagne di collegio , le varie terrorizzate , annichilite ,soggette, il minaccioso,il burroso, i SI QUAERIS MIRACULA!! SANT’ANTONIO! E subito si trovò a recitare tipo automa..Gloria Pater, un diluvio , mica tredici, e giù ancora tutte le parole latine che si ricordava ,e intanto cercava cercava , ma..niente. Si fermò .Quanto sono idiota ,si disse, ma figurati se Sant’Antonio mi aiuta a trovare ‘Quelle ‘ pillole, che imbecille , che illusa, ma cosa spero..uffa, basta , e mentre si disperava il telefono squillò .Chi cazzo è. Cosa rompono , cosa vogliono da me. Ma, rabbiosamente , rispose.’Pronto ‘. ‘Pronto, signora …? ‘ ‘Si, chi è Lei? Cosa vuole? ‘ ‘ Signora , La chiamo perché un nostro cliente ha trovato per le nostre scale un’agenda , e questa come riferimento porta il suo nominativo..mi conferma che ha perso un’agenda blu? ?’Si..mah non mi ricordo..(scale, quali scale pensò) si, forse sì ora che ci penso (ma non gliene poteva fregar di meno dell’agenda in quel momento..me la ficco, pensava). ‘ Sì? va bene, allora può venire senz’altro a riprenderla in orario d’ufficio’. ‘Ufficio? Quale ufficio ?? ?Era spazientita, insofferente, disturbata e manco impigiamata, in quanto ancora tristemente nuda..’Dalle nove alle tredici ; dalle quindici alle diciotto. La via la sa, suoni il campanello del dottore, piano primo.’ ‘Dottore ? Quale dottore? ‘ piangeva.’Dott.Antonio Sequeri, piano primo , buonasera ‘.clic.
L’annichilita s’accasciò sul divano , occhi sbarrati, in preda a tremito convulso e ad una crisi di riso isterico che manca poco la soffocò. Sant’Antonio mio! Non è possibile, non ci credo, non ci credo.Sudava, ancorché nuda come un verme.Ahaha..ho capito bene?..Antonio Sequeri! Ma ..allora?? Ah! Suor Celestina!! Mi toccherà vivere!!
Il serpente annuì . SSsiii, sibilò .

Loading

35 commenti »

  1. Mi piace questo racconto, ti cattura. Mi piacciono l’ambientazione, i dialoghi, lo stile. Il finale poi, un piccolo capolavoro

  2. AHAH , grazie Ottavio, per le tue parole, non hai avuto paura a commentare, e chi ha orecchie per intendere intenda !! tI sembro misteriosa?? bEh, ..ho le mie ragioni..comunque ti ringrazio veramente per la considerazione che fai sul mio stile.Riguardo ai ..’Sequeri’ , mantra misteriosi, ti,posso asssicurare che non son da poco..Funzionano veramente.,provato sulla mia pelle..Parola di serpente ! Ahaha .Grazie Mirra !

  3. Sempre per Ottavio Mirra : grazie!!????????????????????????

  4. Ottavio, scusami, volevo inviarti la figurina del serpente , ma non la prende e al suo posto vengono tutti punti interrogativi..non capisco perché, le faccine si, e il serpentello no, comunque anche lui ti ringrazia di nuovo!

  5. OK

  6. Molto molto bello! Deliziosi gli appellativi per le bambine, che si ripropongono come in un contrappasso… 🙂

  7. Grazie Max !! Le bambine ringraziano reverenti..

  8. Bellissime le atmosfere del collegio, grande finale.

  9. MARIA Giulia, ora pro nobis ! E grazie !

  10. Mi è piaciuto questo tuo racconto, scanzonato e profondo insieme.
    Spietatamente buffa la prima parte, beffardamente brutale la seconda.
    La soluzione miracolosa si è compiuta in un guizzo elegante, senza scomodare gli artifici del “deus ex machina”.
    Complimenti.

  11. Roberto: adoro gli aggettivi con cui descrivi il mio racconto.racchiudono un po’ il mistero del ‘miracolo della vita’, spietata ,beffarda e crudele. AMEN.(grazieeee)

  12. Un linguaggio pimpante, effervescente. Una scrittura che diverte e che vive in funzione dell’elegante ricerca di un’ironia continua, che in alcuni tratti rasenta il cinismo.

  13. Grazie, Fiore! Un po’ di cinismo ci vuole nella vita, che dici? Ahaha, pensavo che la mia tipa e’ speculare al tuo balenottero azzurro! Tanto vitale la tua ,tanto afflitta la mia.La Tua c’ha il perizoma , la mia non ha più nulla, manco le mutande. È condannata alla vita .grazie! ( e senmpre Gloria Pater!!! )

  14. Ironia, leggerezza, un linguaggio personale e una chiusa perfetta. Mentre leggevo la prima parte mi sembrava di vedere le immagini in seppia. Frase migliore, il “mi toccherà vivere” nel finale. Bravissima davvero.

  15. Mi spiace, io ci ho capito poco o nulla. È di sicuro un mio difetto, ma mi ci sono perso in mezzo alle frasi abbozzate e i puntini di sospensione. Mi vien da dire che volessi trasmettere proprio il senso di smarrimento, nel qual caso il racconto funziona alla grande. Perdonatemi se di più non riesco a dire. Desolato, non so neanche esprimere un giudizio che sia positivo o negativo. Grazie comunque: c’è bisogno di queste sensazioni.

  16. Caro Lupato 1) innanzitutto grazie per aver letto il mio racconto 2) sono contenta che NON ti sia piaciuto 3) ho letto attentamente tutte le tue recensioni, non condivendendole per nulla .( soprattutto una , ma per correttezza non dico quale) 4) motivo : la tua naturalistica ossessione direi ‘puritana’ , questo guscio ‘formale ‘ nel quale tu trovi le tue ‘sicurezze’ di scrittore evitando, come tu hai ribadito ,ogni forma di emozione.3) il non aver capito nulla del mio racconto conferma ciò che pensavo leggendo le tue recensioni 4) non so quanti anni tu abbia, ma giovane o vecchio tu sia, non sembra tu conosca il ‘flusso di coscienza ‘ a me tanto caro.4) non mi imprigiono nel classico punto a capo. Aperte virgolette.lascio parlare le emozioni che sono proprio quelle sembra a te sconosciute.5) infatti non sai neanche dire Non Mi piace ..rimani sconcertato Quindi , per me va bene così. nOn pretendo di piacere a nessuno, figurati a chi fa della forma l’unica ‘sostanza ‘ possibile .6) non leggerò il tuo racconto , nemmeno per cortesia.Non perché tu abbia scritto quello che hai scritto, ma perché già so, cosa NON troverò .7) mi chiedo stupita.’ sei sicuro di aver letto PROPRIO questo dei miei due racconti? No, perché non mi sembra ci sia niente da capire..Se tu leggessi l’altro, allori sì, ti perderesti nel bosco dei puntini,discorsi , pensieri, insomma nel fitto bosco della scrittura che odi! Ahah..punto e virgola….???!!!
    Tante cordialità . In bocca al lupo , anzi al Lupato!

  17. In risposta a Luigi Giampetraglia: caro Luigi, che dire guaglio’ ! che oltre a San Gennaro, del quale penso tu sia devoto, esiste anche n’atu Sant ..Sant’Antuon! Il nemico della voglia di morire ! Ti ringrazio delle belle parole e penso che quel che dici, sia vero, la prima parte appare ‘seppiata’ , come fosse un ricordo lontano, una vecchia foto che ogni tanto quando serve ( e qui serve..questione di vita o morte) tiriamo fuori dal nostro cassetto.Grazie e complimenti ancora per la tua ‘ maledizione’.!

  18. Non ho detto che non mi è piaciuto. Mi spaice, tanto livore nei miei confronti. Conosco il flusso di coscienza: l’ultimo libro che ho letto è “Noi” di Zamjatin. Ho solo ammesso i miei limiti nei confronti del tuo racconto, esplicitando bene che era un problema mio. Che i miei commenti si limitino alla forma lo dici tu, non credo sia vero. Buona fortuna.

  19. Ok. Faccio ammenda e preciso qui. Ho avuto un chiarimento con l’autrice e mi ha spiegato alcune cose. Non ho vergogna ad ammettere che non so il latino, perché non l’ho mai studiato. Questa mia lacuna ha fatto in modo che non capissi il gioco di parole che sta alla base del finale, da lì la mia non comprensione del testo. Ora che so, posso dare un giudizio e dico che il racconto mi piace. È chiaro che per un maniaco del controllo come me lo stile frammentario sia un elemento disturbante, ma come ho già detto è un problema mio e non del racconto. Chiedo scusa qui a tutti coloro che si sono sentiti offesi dai miei commenti: la mia intenzione era quella di essere utile, mai quella di fare l’insegnante, cosa che non potrei mai fare perché non ne sono all’altezza. Vi prego di cuore di scusarmi ancora.

  20. Caro Consty Lupato..sei proprio carino e gentile.e onesto che non è da tutti.E ‘ vero , abbiamo avuto diciamo un chiarimento Inter nos..ribadisco che tutti possono esprimere tutto, anche il totale dissenso e repulsione per la storia e lo scritto. ( nei limiti del,’educazione , si intende). Era quel ‘Non ho capito .. non posso esprimere un giudizio negativo e manco positivo’ che mi aveva lasciata sconcertata … Ahah mi vien da dire..anche qui Sant’Antonio ha fatto la grazia! Ha fatto ritrovare l’armonia tra di noi! Vedi che i Sequeri funzionano sempre ! Inoltre ,chi può dire di sapere tutto ?? Sai quante cose non so io ?? matematica ad esempio, nemmeno le tabelline ..dovrei dire una cofana di Sequeri, ma il santo ha altro da fare. Ed ora commento il tuo racconto, come promesso e come pegno di rispetto ritrovato.sarò sincerissssssssss…..ma !

  21. Uno dei racconti più originali che ho letto finora. Mi è piaciuto tanto l’uso dei vari aggettivi e dei participi utilizzati per descrivere le bambine. L’ambientazione nella prima parte è fatta davvero bene, il lettore si sente anche lui in collegio in mezzo alle bimbe a seguire le lezioni e ad ammirare l’ammaliante serpente, allo stesso tempo schifoso e attraente.
    La seconda parte poi stupenda: il ritratto di tutte le donne al giorno d’oggi, ossessionate dalla bellezza fin quando non arriva il giorno in cui si stancano di tutto e si lasciano andare, finchè non si rendono conto un altro giorno dello stato di strascuratezza raggiunto e ricominciano in un eterno ritorno dell’uguale prima a curarsi, poi a lasciarsi andare e così via.
    Che dire? Davvero complimenti!
    Grazie per aver letto e commentato il mio racconto, sono contenta che tu lo abbia apprezzato.

  22. Cara Angelica! Gli inglesi dicono : You made my day ! Cioè , hai dato senso a questo giorno.In questa triste domenica sono contenta del tuo : ‘originale’ che è esattamente quello a cui aspiro da tutta la vita.Fuori dagli schemi e dalle regole .mi piace essere così , trasgressiva, in tutto.Detto questo, non solo sono contenta il mio racconto ti sia piaciuto, ma devo e voglio dirti una cosa che non avevo scritto nel mio commento al tuo.Io l’ho vista davvero l’esecuzione del capitone! Ero piccolissima , mio padre con un coltellaccio in mano ( era la vigilia di Natale, e da buon napoletano il capitone non poteva mancare ) e il capitone ridotto in tre pezzi, ognuno dei quali ‘fuggi” disperato sul pavimento della cucina, una immagine indelebile , tre pezzi neri e viscidi che si dimenavano senza speranza.( per motivi di terminazioni nervose, ho scoperto poi) uno schifo !! Ahaha , ..serpente e capitone hanno molto in comune non trovi??? inoltre anche il serpente si mangia alla brace o fritto presso alcuni popoli africani !! io però preferirei evitare…W i capitoni ! w i serpenti rigeneranti ! Ciao ! (P.s. Oggi cosa mangi????)

  23. Purtroppo devo deluderti, oggi ho mangiato leggero in quanto sono ancora nella fase della cura della persona, non ai livelli di Miss Carestia però.
    Ah, volevo dirti anche che ho apprezzato molto anche la citazione sulla natura matrigna. Il racconto di Leopardi mi aveva colpito molto ai tempi della scuola e vedo che non è rimasto impresso solo nella mia memoria.

  24. Ho letto con piacere il tuo racconto. I miei dubbi circa lo spezzare in due un racconto breve è stata da te sono stati risolti con un cambio di registro intelligente e ben condotto. Brava!

  25. Ho letto con piacere il tuo racconto. I miei dubbi circa lo spezzare in due un racconto breve sono stati risolti con un cambio di registro intelligente e ben condotto. Brava!

  26. Grazie per avermi letto, e grazie del tuo commento,! Sei stato veramente ‘speciale’!!

  27. Laura, che dire…sei un vortice di fantasia, una tempesta in piena: passavo di qua per caso, con il mio passo rilassato e lento. . e tu, con il tuo racconto, mi ha presa per mano costringendomi a camminare sempre più velocemente per tenere il tuo passo…bella la storia, ottimo utilizzo degli aggettivi

  28. In risposta a Gloria Fontanive :insomma io sarei una Flash Gordon , tipo? grazie,grazissime ! TVB ! (P.s. Certo che so che grazissime non esiste ! ma io mi diverto così! ).Laura la vorticosa ..che ora commenterà il tuo!

  29. Non è mica facile essere insieme ironici, originali e profondi, come riesce a Laura.
    Brava!
    E’ stato divertente anche leggere i commenti ai commenti.
    Allora brava due volte!

  30. grazie Gino Condi per le tue considerazioni, …pensavo..fra angeli e santi ..siam protetti!

  31. GRAZIE GINO DONDI , CON LA D!

  32. Ciao Laura,
    Complimenti è un racconto bellissimo!! L’originalità della storia e la scrittura così fluida e al tempo stesso descrittiva ti cattura magneticamente. Hai tutte le carte in regola per non fermarti ai “racconti”.
    Lo farò leggere anche a Bellino.
    Un caro saluto.

    P.S. Però questo Sant’Antonio… 😉

  33. CARA MARIA, GRAZIEEEE! Ti ho risposto in privato..SANT’Antonio era nato ,tra l’altro, il 15 d’agosto.LEONE.Pensavo ..chissà dove andava in vacanza per Ferragosto! E per i fuchi a Maiori o Positano?? Ahha!

  34. Ciao Laura, prima di tutto volevo ringraziarti per il tuo commento positivo sul mio racconto.
    Leggendo il tuo lavoro mi hai riportato indietro negli anni, alle elementari in un istituto di suore. Ogni mattina prima di iniziare le lezioni la suore ci faceva recitare una serie di preghiere e una volta al mese ci aspettava la messa cantata. Poi l’esposizione della donna avanti allo specchio è simpatica e reale.
    Brava!

  35. Cara ELVIRA, grazie per aver letto e commentato un mio racconto dell’anno scorso! Son contenta ti sia piaciuto e ti abbia fatto sorridere .Certo le suore marchiano i ricordi, tipo timbro sulle mucche!! Comunque quest’anno ne ho inviato altri due …se li vuoi leggere sono in concorso!! Ancora complimenti per le tue vendicative mogliettine .Amen. Ciao.Laura

Lascia un commento

Devi essere registrato per lasciare un commento.