Premio Racconti nella Rete 2025 “Tris e i colori” di Noemi Carraro (sezione racconti per bambini)
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025Tris era un piccolo triceratopo, un dinosauro che viveva in un mondo in bianco e nero. Non aveva mai sentito la mancanza dei colori, non li aveva nemmeno mai conosciuti e dunque non poteva sapere cosa fossero o come si vedessero.
Un giorno Tris stava passeggiando nella radura e trovò uno strano oggetto legato ad un sasso: era un palloncino che galleggiava nell’aria, ma non solo per questo era diverso da tutto ciò che Tris avesse mai visto. Il palloncino non era grigio, né bianco e nemmeno nero! Tris ci camminò attorno incuriosito e ad un certo punto il palloncino gli parlò: -Ciao! Mi chiamo Rosso, tu chi sei?-
Il piccolo triceratopo, spaventato, si nascose dietro a un cespuglio e gli rispose, timoroso: -Mi chiamo Tris, ma perché tu sei diverso?-
-Diverso?- domandò il palloncino confuso -Intendi forse che sono colorato?-
-Sì, credo di sì. Perché sei colorato? Non ho mai visto niente di simile qui.- affermò il dinosauro.
-Non lo so, sono sempre stato così. Ti va di liberarmi?- lo pregò Rosso cercando di rassicurarlo.
Il piccolo triceratopo uscì dal suo nascondiglio e lo slegò. Il palloncino gli sorrise e gli disse: -Da qualche parte dovrebbero esserci i miei amici, stavamo giocando assieme quando il vento ci ha sparpagliati. Ti va di cercarli assieme a me?-
I due vagarono tra la radura e la foresta finché non si imbatterono in un altro palloncino, di un colore ancora diverso.
-Ciao Blu!- lo salutò Rosso sorridendo.
Blu si avvicinò a Tris e si presentò: -Ciao, mi chiamo Blu. Vedo che hai fatto amicizia con Rosso.-
Tris annuì e Blu gli sorrise: -Manca l’ultimo dei nostri amici. Eravamo in tre, ma non sono riuscito a vedere dove il vento l’abbia spinto.-
Il piccolo dinosauro disse ai suoi nuovi amici di legare il loro filo attorno alla sua pancia, così da essere sicuro di non perderli, poi i tre assieme si misero a cercare l’ultimo palloncino. Guardarono tra i cespugli, nella radura, tra le montagne… ma non riuscivano a trovarlo.
Ad un certo punto, Rosso esclamò: -Guardate tra i rami di quell’albero!-
Blu e Tris alzarono lo sguardo e videro il palloncino incastrato per bene nella chioma.
-Hey, Giallo!- lo chiamò Blu –Ma cosa ti è venuto in mente?-
-Come se l’avessi deciso io!- si lamentò Giallo, la cui unica colpa era quella di essere troppo leggero, come i suoi amici.
Pensando a come poter aiutare l’ultimo palloncino, Tris si accorse che poco distante da loro si trovavano dei brontosauri suoi amici, dei dinosauri da collo lungo lungo che sicuramente avrebbero potuto recuperare Giallo. Il triceratopo corse a chiamarli e uno di loro, sebbene fosse confuso e forse un po’ spaventato dal colore di quegli strani oggetti, liberò finalmente il povero palloncino.
-Ciao Giallo, io sono Tris.- si presentò -Lega pure il tuo filo alla mia pancia, così vi porto a fare un giro qua attorno senza che il vento vi porti via.-
Ma appena Giallo si fu legato al piccolo dinosauro, questo si sentì alzare da terra e un forte vento trascinò via lui e i suoi nuovi amici. In alto nel cielo grigio, Tris era molto spaventato, e si voltò a guardare i palloncini, quando rimase sorpreso da un fatto ancora più strano. I palloncini, ora uno sopra all’altro, non erano più rosso, blu o giallo: quando Rosso e Blu erano vicini, diventavano viola; quando si sormontavano Blu e Giallo, diventavano verde; infine, Giallo e Rosso assieme diventavano arancione. Lui non sapeva i nomi di quei nuovi colori, ma li trovava magnifici.
-Cosa succede???- chiese Tris.
-Ci stiamo mescolando! Non vedi che belli che sono i colori secondari?- rispose Rosso.
-Colori secondari?- domandò il piccolo dinosauro ancora più confuso.
-Sì, Tris! Noi ci chiamiamo in questo modo perché siamo i colori primari! Noi possiamo creare tutti gli altri colori!- urlò Giallo.
-E infatti ti ringraziamo per il tuo aiuto, Tris! Per la tua gentilezza, dato che ci hai aiutati a riunirci, daremo i colori al tuo mondo!- gridò Blu.
Appena il vento si fermò, finché i palloncini e il triceratopo tornavano a terra, con una magia i palloncini cominciarono a spargere i colori, primari, secondari e anche terziari, in giro per tutta la radura e la foresta, per le montagne e il mare, in tutto il mondo. Appena le zampe di Tris toccarono l’erba, ora verde, anche lui si accorse di aver preso colore: era bellissimo, rosso e arancione.
-È tutto così bello ora!- esclamò Tris. -Ma adesso dove andrete?-
-Dove potremmo mai andare? Il nostro mondo è tutto qui. E poi, ora che è tutto così colorato, non potremmo mai sentirci fuori posto.- disse Giallo.
-Sì, e poi tu sei nostro amico, non possiamo certo abbandonarti, giusto?- affermò Rosso.
-No, non potremmo mai farlo.- confermò Blu.
A poco a poco tutti i dinosauri si abituarono a quel mondo così diverso, tutti diventarono amici dei colori e le giornate trascorrevano serene e belle.
Certo, il mondo in bianco e nero andava bene, ma adesso che c’erano tutti quei colori così diversi… non era forse tutto più bello?
Piacevolissima lettura che offre ai bambini l’insegnamento dell’amicizia e di come attraverso un gesto gentile si possa riempire il mondo di colori. E’ un testo prezioso anche per gli adulti, perchè li fa sentire in pace con il mondo. Scorrevole e chiaro, con dialoghi gestiti molto bene (e non è mai semplice la gestione dei dialoghi). Grazie per questa bella lettura!
Un racconto molto profondo e scorrevole, il messaggio è importante e arriva dritto al cuore. Bello!