Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti per Corti 2015 “Il colloquio” di Alex Creazzi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2015

Dario Donna si presenta al colloquio in rigoroso anticipo. Con passo apparentemente sicuro si dirige verso la sala d’attesa stringendo il suo sontuoso curriculum vitae sotto al braccio. Cinquanta pagine di referenze e titoli di studio che trasudano competenza e cultura. Ma non bastano due pezzi di carta per neutralizzare l’ansia e la paura del fallimento. L’elegante abito noleggiato inizia a stringere sulle cosce. Il nodo della cravatta gli toglie il fiato. Questa è un’occasione troppo importante, un’occasione che gli capita sulla soglia dei trentacinque anni.

Nella sala d’attesa c’è un altro uomo: un trentenne di bell’aspetto che si passa continuamente la mano nei capelli. Anche lui attende il colloquio? L’uomo si presenta con il nome di Angelo. I suoi vestiti alla moda e i suoi modi rilassati contrastano con l’apparenza noiosa e rigida di Dario. Il Donna sorride e prova ad intavolare una conversazione spicciola: Sono anni oramai che prova ad ottenere un colloquio in questa prestigiosa azienda. Angelo invece sostiene di aver risposto ad un annuncio soltanto per accontentare la madre. E non ha spedito un curriculum, ma soltanto una fotografia. Dario rimane un po’ disorientato dal menefreghismo di Angelo e sostiene che per lui sarebbe il primo incarico vero dopo quindici anni di sacrifici, di lavori occasionali e di debiti accumulati per finanziarsi master in giro per il mondo. Angelo abbozza con sufficienza ed inizia a giochicchiare con lo smartphone. Continua a passarsi la mano nella folta chioma. Dario lo scruta con una certa invidia: Lui ha cominciato a perdere i capelli a diciott’anni ed ora è praticamente calvo. Ma l’estetica non è mai stata un problema. Nella vita contano soltanto lo studio e la conoscenza, soprattutto quando ci si rapporta con aziende di tale caratura. L’apparenza è precaria, il sapere duraturo.

Il colloquio si svolge in un ambiente formale e serioso. Due imprenditori anziani dall’aria vagamente intontita illustrano a Dario le caratteristiche della posizione ricercata: Il nuovo responsabile dello sviluppo aziendale dovrà utilizzare la sua conoscenza della materia e le sue doti di pubbliche relazioni per divenire uomo immagine della società e conquistare così nuovi mercati a livello mondiale. La figura otterrebbe, oltre ad una retribuzione alta, innumerevoli benefit: carte di credito, automobili aziendali, partecipazione agli utili, eccetera eccetera. Dario, eccitato da tali prospettive, snocciola le sue peculiarità: laurea in ingegneria chimica e biochimica con specializzazione e tirocinio formativo negli Stati Uniti, laurea in lingue con specializzazione in letteratura cinese e giapponese, dottorato in chimica ambientale, eccetera eccetera. Un percorso ad hoc per il settore nel quale opera l’azienda. I due imprenditori sfogliano il curriculum con fare annoiato, scrutano Dario da cima a fondo e dopo qualche attimo di silenzio lo congedano con un gelido “Va bene così, le faremo sapere”.

Dario torna nella sala d’attesa con la testa bassa. L’ennesima delusione! Che cos’ha sbagliato stavolta? Disilluso e frustrato getta il curriculum a terra e sprofonda in una poltrona. Rimugina con sguardo tetro.

Nell’ufficio intanto Angelo si accomoda sulla poltrona allargando le gambe con fare spavaldo. Sostiene di non aver mai compilato un curriculum in vita sua. I due imprenditori osservano la sua fotografia ed annuiscono. Angelo dice di aver elemosinato il diploma di maturità alle scuole serali solo per compiacere la madre ma che ciò ha influito negativamente sulla sua carriera di PR in discoteca. Si passa la mano nei capelli. I due imprenditori ammirano la sua chioma splendente, il suo ciuffo perfetto che li lascia entrambi estasiati. Subito dopo uno dei due si alza di scatto, sbatte il pugno sulla scrivania e urla: “Lei è assunto!”

Angelo torna nella sala d’attesa e dà una pacca sulla spalle a Dario. Ride e chiede come diavolo gli è venuto in mente di candidarsi per un’azienda che produce shampoo e prodotti per la ricrescita capillare. Dario alza lo sguardo e fissa con rabbia alcune foto pubblicitarie appese nella sala: giovani donne e uomini con folte chiome che se la ridono accanto allo slogan “BULBO SHAMPOO SPA: e la vita ti sorride!”. Angelo strappa il curriculum di Dario e getta per aria i pezzi di carta. Poi, con vena sarcastica, gli consiglia di spendere un’altra fortuna per conseguire l’unico master di cui ha veramente bisogno: quello in tricologia. Angelo se ne va ridendo. Dario rimane solo, circondato dai brandelli del curriculum che cadono lentamente sul pavimento, come gli ultimi capelli che fuggono dal deserto cuoio capelluto.

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3 commenti »

  1. Alex, bello stile è il tuo per rappresentarci molto bene una situazione che tutti abbiamo affrontato almeno una volta nella vita, il colloquio per l’assunzione. Due esigenze almeno: un incarico da occupare e il bisogno di lavoro. Il racconto fatto di primi piani ci spiega le ragioni del successo che non sempre sono legate alla preparazione scolastica. Influiscono moltissimo la sicurezza personale e la bella presenza.

  2. L’ansia da ultima spiaggia… Quell’ultima occasione che potrebbe segnare la svolta definitiva… Ma c’è ancora un ultimo ostacolo da superare, un concorrente giovane e fascinoso con nessuna competenza e un curriculum inesistente… Sembrerebbe fatta ma… Un bel racconto che mette in scena una situazione sin troppo familiare ai nostri giovani. Complimenti. Sarei curioso di conoscere la tua opinione sul mio a”La Torretta di Guardia”

  3. Bravo Alex. La segnalazione non è la vittoria ma è una valutazione che va presa con rispetto e costituisce l’ apprezzamento per la tua opera. Ricordo che anche lo scorso anno il tuo racconto è stato “segnalato”. Congratulazioni. Ciao.
    Emanuele

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