Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2013 “Tea bambina stralunata” di Elisabetta Ghiselli (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

Tea ha sette anni e ogni mattina di nuvole e pioggia si sveglia con un broncio grigio dipinto sul viso. “Uff! Non si vede il cielo e io mi annoio! La noia mi si avvicina zitta zitta fra i piedi e mi fa lo sgambetto. Non riesco a convincerla ad andarsene altrove!”. E via a saltellare indispettita per togliersela di torno. A guardarla si direbbe che stia lottando con le stringhe delle scarpe, sempre troppo lunghe e un po’ slacciate. Le labbra increspate come le onde del mare quando il vento ha voglia di far dispetti. Le braccia conserte e ben strette per diventare uno scrigno inaccessibile. Lo sguardo un po’ torvo da corvo guardingo. E guai a chi cerca di contraddirla o di dissuaderla dai suoi propositi. Tea diventa proprio un gattino arruffato. La parola che utilizza più spesso è “No!” Per scherzo la mamma la chiama Signorina No, ma poi ogni sera, prima di rimboccarle le coperte e di darle il bacio della buonanotte, le dice che è la sua piccola stella.

”Una piccola stella ho incontrato fra la rugiada del prato.

Una piccola stella ho abbracciato danzando il valzer del vento addormentato.

Una piccola stella ho cullato intrecciando parole di un sogno appena nato.

La mia piccola stella. Sospesa fra cielo e terra, il sonno ha trovato”.

Ed ecco che il broncio lascia posto a un sorriso stellare! Perché Tea ha un cuore grande così, come il sorriso delle stelle, ma non lo dà troppo a vedere, per difendersi dalle cose del mondo che non le piacciono. Cose che hanno nomi brutti e che a pronunciarle hanno suoni brutti, come egoismo, invidia, guerra, tristezza. E così fa la capricciosa, come i suoi riccioli vaporosi che non vogliono proprio saperne di stare ben pettinati; ma quando i raggi del sole ci piroettano sopra, si mostrano in tutto il loro splendore, scintillando di riflessi dorati e rossastri come se fossero ornati di stelle. Le persone la guardano come una creatura stralunata e un po’ bizzarra, perché non sanno vedere che una vaga ombra della verità. “Quella bambina è proprio sbadata, ha sempre la testa a spasso chissà dove”. “Dice che i sogni e le buone idee sono la vera ricchezza, nel mondo che conosce lei”. “Si perde per strada a guardare il cielo e inciampa nei suoi piedi!”. Ma Tea non ci fa troppo caso. A lei piace osservare le stelle, anzitutto quelle che compongono la scia luminosa della Via Lattea. E torna serena, in attesa, col naso all’insù, che dalla finestra della sua camera arrivi il minimetròstella. Che meraviglia salirci sopra! I vagoni sono stelline di pizzo intrecciate all’uncinetto dalla Luna con sottili fili d’argento. Per partire serve un biglietto speciale, un biglietto che non si compra e si può trovare solo in fondo al proprio cuore: un sogno. Su questo minimetrò salgono i bambini che si tengono ben stretti ai loro sogni, compresi quelli ad occhi aperti, bambini provenienti da tutte le parti del mondo, da vicino e da lontano. Destinazione Via Lattea! Tea qui ha tanti amici con cui condividere pensieri belli e bei sogni. Di recente si è unita al gruppo anche Candida, la bambina che abita nella casa vicino alla sua. Tea e Candida si guardano e sorridono, e senza dire niente si parlano con lo sguardo, uno sguardo che esprime amicizia e gioia. Infatti, quando si sogna non c’è bisogno di parlare a voce alta, perché le parole si sentono nel pensiero. Pronti…via! Le stelline si alzano elegantemente in volo. Dalla Terra sembrano tanti punti brillanti che percorrono trasversalmente il cielo, componendo una strada fatta di luce, in alto, oltre l’equatore celeste. Una volta Tea aveva disegnato la strada con il gesso bianco sulla lavagna della sua classe. La tavola di grafite nera era perfetta per far risaltare la nebulosità color latte. “Che cosa stai disegnando?”, le avevano chiesto gli altri bambini. “Una strada galattica!”, aveva risposto Tea con uno sguardo luccicante di entusiasmo. “E dove si va seguendo questa strada?”. “E’ la strada che arriva fino al cuore della Via Lattea, dove la terra non è terra ma crema di latte e dove le cose brillano di più perché riflettono la felicità nascosta nel cuore di chi si avvicina”.

Quante cose impara Tea quando va sulla Via Lattea! Ogni volta qualcosa di nuovo da raccontare e da portare in dono a chi desidera, come lei, che la Terra diventi simile ai più bei sogni dei bambini. Come quando si è imbattuta ad ascoltare la risata allegra delle foglie Fruscianti accarezzate dal vento. Chiudendo gli occhi, si è lasciata avvolgere dalla melodia di suoni che l’avrebbe protetta dai pensieri grigi e tristi al suo ritorno sulla Terra. Davvero uno scudo spaziale coi fiocchi! Una cosa che Tea ama moltissimo, è inoltre vedere l’arrivo delle Ore Piccole sulla Scompigliapendola. Che spettacolo spassoso! Invece di farle stare in cerchio tenendosi per mano, la Scompigliapendola le lascia libere di saltellare e fare lo scivolo sulle sue lancette baffute. In questo disordine temporale è impossibile arrivare in ritardo! Quando poi ha voglia di qualcosa di buono da mangiare, Tea va a prendere un bel gelato. Il suo gusto preferito è il fiorvialattea con granella di stelle. Talvolta, deve mettersi in fila e aspettare il suo turno e questo le piace un po’ meno. La migliore amica dell’attesa, si sa, è la pazienza e per Tea, frizzante come le bollicine dello spumante nel naso o le caramelle al selz sul palato, la pazienza non è facile da coltivare. Perché la pazienza è come una rosa. Va curata, innaffiata, protetta dal vento e dal freddo della notte. Ad ogni modo, vista la prelibatezza del gelato, Tea accetta l’attesa di buon grado. E l’attesa, per premiarla, ad ogni passo diventa sempre più dolce.

Ma il suo momento preferito è quando tutti danzano assieme a Dama Aurora, che dipinge di colori il mondo ad ogni alba. In cielo sbocciano variopinte sfumature quanti sono i pensieri dei bambini. Giallo, rosa, arancione, azzurro. Sembra di volteggiare sulla tavolozza di un pittore! Quando un pensiero riguarda un problema da risolvere, il suo colore è opaco. L’unico modo per farlo tornare vivace e lucido è trovarne la soluzione. Era capitato anche a lei di vedere il colore del suo pensiero svaporare un po’ mesto nell’aria. Ma ecco che una goccia di verde speranza, un pizzico di giallo entusiasmo e una puntina di rosso determinazione provenienti dai pensieri degli altri bambini, le erano venuti in soccorso. E in un “batti arcobaleno” il problema era sparito! Così Tea aveva imparato un’altra cosa importante: che la solidarietà può cambiare in meglio le cose del mondo. Mentre rifletteva su questo argomento, attorno a lei la Via Lattea diventava sempre più sfocata e rarefatta. Sogno, amicizia, pazienza, solidarietà…, ecco le parole belle che aveva collezionato durante la sua avventura e che rigirandosi sonnacchiosa fra le lenzuola aveva deciso di tenere in serbo. Sarebbero state il suo tesoro per la vita.

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4 commenti »

  1. Scritto in modo elegante e raffinato e con una ricercatezza linguistica che a prima vista può apparrire eccessiva per un racconto per bambini (dico “a prima vista” perché l’ho testato su mia figlia, che ha 7 anni e ho scoperto, con piacevole sorpresa, che questo racconto le piaceva e la incuriosiva e quindi la stimolava a chiedermi il significato di parole o frasi che non le erano chiare). La descrizione della bimba protagonista è strepitosa e la filastrocca che le canticchia sua mamma per farla addormentare semplicemente deliziosa (credo che te la ruberò per cantarla stasera proprio a mia figlia che, con la tua protagonista ha in comune altre cose oltre all’età ;-)). Un racconto, questo tuo, che ci parla di bellezza, di vitalità, di gioia, di amicizia e… di sogni. Di quei sogni dei bambini di cui io non avrei saputo parlare con altrettanta efficacia (probabilmente perché non li ricordo più, e non sono brava a coglierli come evidentemente sai invece fare molto bene tu Elisabetta).
    Bello. Complimenti!

  2. Ciao Francesca,
    grazie di cuore per il commento. Sono contenta che sia piaciuto sia a te che alla tua bambina 🙂

    Elisabetta

  3. Brava, Elisabetta!
    Un racconto sorridente… si può dire? Via il broncio dal visino dei bimbi! Basta così poco, tanta comprensione e infinito amore nella filastrocca della mamma e… voilà!… un sogno che realtà diverrà! Tea nel mondo porterà il suo tesoro e, come disse una mia Cara Amica, lo farà vivere.
    In bocca al lupo!

  4. Ciao Marcella, grazie!!! 🙂

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