Premio Racconti nella Rete 2012 “Prestiti” di Serenella Bertuccelli
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2012Sono tornati a casa! In pila ordinata dentro un sacchetto della spesa. Mia madre li aveva appoggiati in un angolo della mia camera da letto senza dire niente. Entrando a luci spente vi ho inciampato. L’imprecazione freddata dallo stupore: la schiena di Tristano avvolta nella palandrana, sfuocata sulla copertina color seppia, mi accolse con un pugno allo stomaco. “Tristano Muore”. Il titolo si leggeva appena attraverso i manici annodati stretti.
Ma come in una sineddoche, quel brandello di copertina denunciava il contenuto del plico intero: i miei libri imprestati. Ora libri restituiti. E quanti erano! Trattenni il respiro. Istintivamente. Amorevolmente li ho alzati da terra . Con cura li ho appoggiati sulla mia scrivania. Teneramente ne ho sciolto i lacci che li tenevano avvinti. Alla fine, dopo averli liberati dalla morsa di quella plastica gialla tornai a respirare. Feci due passi indietro, quel tanto per poterli abbracciare tutti senza dovermene allontanare troppo. Con la punta dell’indice ne ho accarezzato le coste minute. Nudi, scarni, stavano ammucchiati a caso.
Lontani dai ripiani della libreria che li aveva in passato accolti in sequenze significative, mi apparvero come preziosi gioielli privati della loro ricca scatola di velluto. La gioia di averli ritrovati si alternava al senso di misero abbandono a cui li avevo relegati. Scorrendone i titoli con dolore realizzai che non ricordavo neppure quali e quanti fossero. Con un colpo d’occhio li abbracciai tutti. Una ventina di volumi. Forse più. Lontani dagli occhi erano scivolati nella dimenticanza. Mi trovai ferita dalla mia disattenzione. Allora, solo allora realizzai.
Era stato un lento stillicidio: singoli prestiti ripetuti nel tempo, per anni. L’entusiasmo del momento, del dopo lettura. La voglia di condividere le emozioni di quelle pagine con qualcun altro mi avevano portato a tanto. Come se la gioia, la tristezza, le lacrime, il riso fossero trasmissibili per contatto. O, forse, per osmosi. Una gelosia sorda mi colse.
E un senso di profanazione per quei volumi, che dita e mani che non erano le mie, avevano toccato, lisciato, rilasciando un po’ del loro umore su quella carta. Gelosa che quelle pagine, le stesse che io avevo sfogliato per prima con passione, con impeto, con foga, si fossero rivelate tra le mani di qualcun altro e che occhi forse distratti, di certo meno affamati dei miei, avessero indugiato tra quelle righe e avessero provato il piacere di farlo. Un desiderio di possesso mi pervase con una ferocia inattesa. Come fu inattesa la brama che provai nel succhiare nuovamente la linfa di quelle pagine, di tornare ad abbeverarmi a quella fonte, di rimpossessarmi, visivamente, tattilmente, olfattivamente, mentalmente di tutto quanto. Tristano pareva indugiare ancora sulla copertina color seppia rivestito di palandrana, tuba, bastone e valigia in pelle nel suo inesorabile allontanarsi lungo la spiaggia deserta. “…Rosamunda, Rosamunda che magnifica serata sembra proprio preparata da una fata delicata…” Tristano tornava allora a morire in quella prima pagina spalancata davanti a me. Per me, solo per me, sarebbe tornato a vivere.
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Sei proprio tu, hai raccontato con dovizia di particolari, con amore e profondità, quello che pensi, molto bello il modo di esporlo
Delizioso! Si sente proprio quanto ti piace leggere! Complimenti.
Brava Serenella, hai saputo esprimere molto bene il tuo grande amore per i libri.Anch’io provo lo stesso amore, per questo ti ho capito perfettamente.
Complimenti!
Carino rapido e semplice nella lettura, fresco…..
Le passioni forti lasciano tracce indelebili nell’anima….qui emergono tutte ed arrivano all’amore per la lettura.
Mi correggo….Amore con la A maiuscola
Parole molto belle, che condivido completamente! Un libro, se ami leggere, è una parte di te, devi poterlo toccare, sfogliare, rileggere in qualunque momento perché la storia che leggi non si esaurisce mai con l’ultima pagina….. Bravissima!
Grazie Mirta.
hai raccontato con dovizia di particolari, con amore e profondità, quello che pensi, molto bello il modo di esporlo, sei proprio tu ti riconosco, amante della lettura
Grazie a tutti per l’apprezzamento.. Sono felice di essere arrivata al cuore di chi condivide con me lo stesso amore per il libri, un amore che puo’ anche essere inteso come metafora di
tutte quelle passioni forti, sentite, vissute nel profondo capaci di rendere la vita VITA.
brava, in poche parole ha racchiuso l’anima di chi ama il libro in tutti i suoi aspetti. ho notato l’amore che hai espresso per questo oggetto magico capace di regalare tanto solo sfogliandolo. ti auguro che il prossimo nella tua libreria sia quello che tu avrai scritto.
molto bello e profondo,esprime bene l’amore per il libro come oggetto,come fonte di sapere,la gioia e l’emozione che può dare ritrovarli come si ritrova un vecchio amico,almeno per chi ha la fortuna di ritrovarli
Ben scritto. Forse troppi aggettivi, ma e’ solo il mio gusto.
E comunque hai ragione. I libri non si prestano. O si negano, o si regalano.
Nicola
Un bel modo di scrivere, veloce e efficace. I libri si perdono, si ritrovano, ma come i grandi amori resistono al tempo e si rinnovano. Molto bello. Complimenti!
Veramente toccante…traspare l’indole forte ma nello stesso tempo estremamente sensibile e profonda dell’Autrice.
Che dire di più? Una sola parola per esprimere un giudizio sincero: bravissima.