Premio Racconti per Corti 2011 “La migliore amica” di Marcello Ubertone
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011
1 EST GIORNO STRADA DI CAMPAGNA
È una splendida giornata di sole. Due scooter corrono placidamente tra i colli lucchesi. Fa strada ENRICO, un bel ragazzo moro sui 16 anni con in spalla un vecchio zaino Invicta; MICHELE – stessa età, ma aspetto meno fiero- lo segue con a bordo anche ILARIA, una bellissima ragazza riccia che non porta il casco. ENRICO accelera. MICHELE ruota leggermente la testa in modo che ILARIA lo possa sentire.
MICHELE
Tieniti forte!
ILARIA fa un sorriso e stringe più forte le braccia attorno a MICHELE. MICHELE accelera.
2 EST GIORNO VIGNETO
I motorini sono parcheggiati sul ciglio della strada, all’ombra di un albero. I tre ragazzi stanno scendendo lungo un sentierino sterrato che attraversa un vigneto. ENRICO è sempre davanti ed ha un passo spedito. Oltre la valle intravediamo il colle.
MICHELE
Si può sapere dove stiamo andando?
ENRICO
Alla cascina abbandonata, in cima al colle!
MICHELE
Con questo caldo?
ENRICO non si volta nemmeno, anzi sembra accelerare il passo.
ILARIA
Dai pigrone!
MICHELE fa un sorriso che è una mezza smorfia.
3 EST GIORNO CIMA DEL COLLE
I tre ragazzi sono seduti su un muretto. Da quassù si può vedere l’intera vallata. ENRICO si bagna la testa con l’acqua che teneva nello zaino. Poi passa la bottiglia a MICHELE (seduto al centro), che beve avidamente. ILARIA, al contrario, non sembra molto accaldata.
ENRICO
(a Michele, serio)
Devi lasciarla qui.
MICHELE si stacca dalla bottiglia.
MICHELE
(a Ilaria)
Non stare ad ascoltarlo. Io non ti lascio da nessuna parte.
ENRICO
Non dirmi che ti sei innamorato di lei.
MICHELE
(scocciato)
Ma va’.
ENRICO
Lo sapevo: ti sei innamorato.
MICHELE
(in imbarazzo)
Basta! Non sono innamorato, è una mia amica. Tu abbandoneresti un tuo amico qui in culo al mondo… così senza una ragione?
ENRICO
Ah… perché tu non la vedi la ragione?!
MICHELE
E poi non è che se la lascio qui lei non mi ritrova più… Credi che le serva un passaggio in motorino?
ENRICO
Io dico solo che se la lasci qui…(enfatico)e vuoi lasciarla qui… lei non tornerà più. Basta che tu lo voglia.
ILARIA
Enrico ha ragione… se tu lo vuoi io non torno più.
ENRICO
C’è solo una cosa da stabilire…
ILARIA
Lo vuoi o no?
ENRICO
…lo vuoi o no?
MICHELE
È facile per te. Per te non esiste nemmeno!
ENRICO
E sai perché? Perchè non esiste.
ILARIA
Enrico ha ragione, Michele. Io non esisto.
MICHELE
Lo so, lo so. Ma come faccio a essere sicuro? (a Enrico:) E se lei fosse il mio angelo custode?
ENRICO
(a stento trattiene una risata e lo ammonisce)
Mamma mia, sei proprio fuori!
ILARIA
Non sono il tuo angelo custode, sono solo un’amica immaginaria.
MICHELE
E comunque se esiste o non esiste… a me non cambia niente. È una mia amica. Ha i capelli ricci, una maglietta gialla… per me esiste.
ENRICO
Ok… ok… ho capito che per te è reale ma se è reale… se è una persona vera… ci si potrà parlare, ci si potrà ragionare… Mi ci fai parlare?
MICHELE
Va bene, parlaci.
ENRICO
Chiedile se ti vuole bene.
MICHELE
Ti sente. È immaginaria, non è mica sorda.
ILARIA
Digli che è logico che ti voglio bene.
MICHELE
Dice di sì, che è logico.
ENRICO
(quasi fra sé)
Logico, carina questa. Dov’è?
MICHELE
Lì.
ENRICO
Allora Ilaria… (si volta un momento verso Michele) Si chiama Ilaria, no? Dato ci tieni così tanto a Michele ti faccio una domanda. Non credi se non ti avesse tra le palle tutti i santi giorni potrebbe avere una vita normale, trovarsi una ragazza normale… una che esiste almeno, ed essere più felice?
ILARIA
Ha ragione.
MICHELE
(a Ilaria)
No che non ha ragione! Io sono felice con te.
ILARIA
No. Enrico ha ragione. Sono stata così egoista…
MICHELE
(a Ilaria)
Non è vero tu sei la ragazza più dolce che esiste.
ILARIA si alza in piedi. Un’ ombra le attraversa il volto.
ENRICO
Mff (ride tra i denti e gli fa il verso): che esiste… Va beh, che cosa dice?
MICHELE
Dice di essere stata egoista, ma non è vero. Voleva solo starmi vicino.
ILARIA
No non è vero… (pausa) Io… (pausa) volevo stare vicino a Enrico.
MICHELE si alza in piedi.
MICHELE
(a Ilaria)
Cosa?!
ENRICO
Che cosa ha detto?
ILARIA
Ormai è un chiodo fisso, penso solo a lui…
ENRICO
Oh?! Che dice?
MICHELE
(scocciato)
Aspetta! Mi sta ancora parlando…
ILARIA
Diglielo che ti convincevo a chiamarlo anche quando tu non ne avevi voglia, solo per vederlo.
MICHELE (a Ilaria)
Che cazzo dici?!
ENRICO
Che cosa sta dicendo questa stronza?
MICHELE
Non chiamarla così!
ILARIA
Digli che ha ragione. Sono una vera stronza e lui… lui è un ragazzo meraviglioso.
ENRICO
Cosa dice?
ILARIA
Immaginami vicino a lui.
ENRICO si alza.
ENRICO
Cosa dice?
MICHELE
Dice che hai ragione. E sai cosa ti dico? Ha convinto anche me. Che facciamo, ce ne andiamo? Mi è venuta fame.
ENRICO
E quindi… (si illumina) la lasci qui?
MICHELE
Sì, la lascio qui.
ENRICO
Grande!
MICHELE
Dove possiamo andare a mangiare?
ENRICO
Sulla strada c’è l’agriturismo, quello coi tavolini fuori. Possiamo farci una bruschettina se ti va.
MICHELE
Certo che mi va. E magari anche una ribollita. Andiamo.
ENRICO e MICHELE cominciano a scendere verso la valle. ILARIA rimane come bloccata, in piedi sulla cima del colle.
ENRICO
E non ti ho detto la cosa migliore dell’agriturismo: la nuova cameriera…
MICHELE
Bona?
ENRICO
Bonissima!
MICHELE
Mora o bionda?
ENRICO
Bionda.
MICHELE
(sorride)
Andiamo.
Ora è MICHELE ad accelerare il passo, staccando leggermente Enrico.
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