Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2011 “…a cosa pensi?” di Sara Carbone

Categoria: Premio Racconti per Corti 2011

Se Sara avesse chiesto a Molly cosa stesse pensando in quel preciso istante, di certo non l’avrebbe calmata… In effetti, quella che comprende meglio l’inglese è lei… Ma non glielo chiese, neanche quando l’ultima frase che pronunciò l’uomo al telefono fu: “Yes, now, I’m really ready, I’m coming.”.

Sara e Molly hanno ventiquattro anni e sono in vacanza a San Francisco; dormono a casa di una famiglia in una zona molto spostata dal centro città, Presidio, dove la metropolitana non arriva, ma solamente delle navette ben specifiche. Un acquisto in più, e perdono l’ultima coincidenza delle 8.30 p.m. 

I padroni di casa erano fuori per la serata, e, l’idea di un taxi era impensabile immaginando la cifra che avrebbero potuto spendere per percorrere tutti quei chilometri. L’età, talvolta, subentra al posto della ragione, e, supponendo di dover rinunciare ad anche un solo, unico acquisto, optarono per la scelta più razionale (secondo i loro parametri): l’autostop.

Si guardarono intorno e, nel buio più totale (in California tendono a risparmiare sulle illuminazioni notturne), videro una stazione dei pompieri, e decisero di rivolgersi a loro. Un paio di giovanotti consigliarono di aspettare il rientro dell’ultima navetta partita poco prima; sapevano che l’autista abitava nella zona di Presidio e probabilmente poteva accompagnarle.

Quando la navetta arrivò, Sara e Molly erano lì ad attendere con impazienza, anche se erano le 9.30 p.m. sembrava davvero notte inoltrata e, a questo punto, avevano fretta di rientrare; l’uomo, sulla cinquantina, grassottello e con un ingombrante paio di occhiali da vista, lanciò loro un’occhiata, mentre parcheggiava. Quando scese dal mezzo, si ritrovò le ragazze di fronte e arrestò il passo. Parlò Molly che, con garbo, gli spiegò la situazione e che forse lui avrebbe potuto aiutarle.

L’uomo le squadrò per qualche secondo, poi annuì con la testa e con la mano le indicò di salire sulla macchina qualche metro più in là; le ragazze si scambiarono uno sguardo di approvazione, poi si diressero verso l’auto. Sara, la più paranoica tra le due, si mise davanti, accanto al guidatore, doveva guardare assolutamente la strada affinché fosse sicura che era quella giusta per arrivare a casa. Molly si mise dietro. Nel tragitto si sentiva soltanto un oggetto che scivolava avanti e indietro nel cruscotto che catturò l’attenzione delle ragazze, che quasi non si accorsero che l’uomo stava parlando al cellulare: “Do you remember last time? (risata) Yes, I think that I can try again (risata) It will be hard, but, this time it will be different because they’re… two”.

L’auto imbocca una strada sconosciuta per Sara che si volta spaventata verso Molly;  nel frattempo l’uomo lancia un’occhiataccia alle ragazze e riprende la sua conversazione dicendo: “Yes, now, I’m really ready, I’m coming.”, chiude il cellulare. Molly è pietrificata, non riesce ad interagire con l’amica, l’uomo le osserva e mentre accelera aggiunge: “I make a decision and I have to do it”, con la mano si avvicina alla gamba di Sara immobilizzata al sedile. La mano dello sconosciuto non si ferma (Molly chiude gli occhi), ed è sempre più vicina, fino ad aprire il cruscotto, dove estrae una confezione mezza vuota con all’interno due ciambelle, dicendo: “I’m trying to lose weight, go ahead.”, offrendole alle ragazze sconvolte.

Scaricate Sara, Molly e le ciambelle, ora l’uomo era davvero pronto per dare inizio alla sua dieta.

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2 commenti »

  1. Bellissimo corto!! Misterioso e divertente!! Spero vinca questo, tra tutti quelli ke ho letto è l’unico che mi piacerebbe vedere realizzato!! in bocca al lupo sara!

  2. … grazie Josh! Tra l’altro trattasi di un racconto ispirato a fatti realmente accaduti!

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