Racconti nella Rete®

Siamo in montagna allo scialè della famiglia de magistris. La famiglia è appena arrivata per passare un week and di vacanza, il figlio adolescente Alex e l’amico Giorgio appena messo a posto i propri bagagli decidono di prendere le canne da pesca e fare un escursione. Dopo aver salutato i genitori si avviano verso il bosco per raggiungere un piccolo ruscello dove Alex era solito pescare con il nonno, mentre camminano e fumano una sigaretta (di nascosto dai genitori) si sente in lontananza un forte boato, i due ragazzi si chiedono cosa sia successo, dopo pochi minuti vedono del fumo che sembra provenire da non molto lotano da dove stanno pescando, incuriositi e un po impauriti comminciano a camminare verso il fumo, i due si scambiano delle ipotesi su cosa sia potuto succedere, arrivati a poche centinaia di metri dal fumo rivolgendo lo sguardo verso un avvallamento intravedono il corpo di un uomo, si avvicinano,  Alex raccoglie un bastocino di legno e cerca di scuoterlo senza successo, sembra che l’uomo sia mortoavvicinandosi   di più, Giorgio si china sul corpo dell’uomo sta per toccarlo (con esitazione ) quando all’improvviso l’uomo si muove, i due ragazzi comminciano a correre verso lo scialè con tutto il loro fiato, arrivati a meta strada si fermano certi di essere al sicuro, ma sentono che l’uomo chiede aiuto (lo sentono nella loro mente) i ragazzi si chiedono come questo sia possibile, quindi con passo timoroso ritornano verso il luogo dove hanno visto l’uomo, arrivati sul luogo l’uomo non c’è più, si chiedono dove sia potuto andare in quelle condizioni, di nuovo sentono (nella loro mente la voce dell’uomo che indica loro dove si trova, i ragazzi seguono le sue indicazioni ed ad alcuni metri più in la vedono l’uomo seduto sotto un albero si avvicinano e si accorgono che l’uomo perde molto sangue, l’uomo si rivolge a ragazzi chiedendo loro di essere portato via da quel luogo, Alex insiste per chiamare i genitori o la polizia, mentre l’uomo dice : “è meglio che nessun altro sappia che sono qui”, I ragazzi  aiutano l’uomo e lo portano a poche centinaia di metri in un cappanno che usano i cacciatori in quella zona. I due ragazzi portato l’ uomo nel capanno, cominciano a fare delle domande, chiedono il suo nome e cosa sia successo, l’uomo dice di chiamarsi jeims e che ha vuto un incidente con il suo veicolo e adesso I militari lo stanno cercando. Spiega a ragazzi che non è un terrestre e che mentre stava svolgendo un missione di ricognizione ha avuto dei problemi con il veicolo ed è precipitato. Dice ai ragazzi che molto presto verranno a recuperarlo e che non deve assolutamente cadere nelle mani dei militari, i ragazzi lo aiuteranno a rimanre nascosto e istaureranno un legame di amicizia molto forte, dopo alcune peripezie salverranno jeims e lo porteranno nel luogo di recupero dove andra via prometendo di ritornare presto.