Premio Racconti per Corti 2011 “Io e L’Es” di Flavia Macchi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Soggiorno di casa di Dases/interno/giorno
Ich e Dases, due ragazzi ventenni sono adagiati uno su una poltrona e l’altro sul pavimento della stanza mentre parlano; Dases si sta preparando una sigaretta.
Dases: Secondo te da che cosa viene scaturita la paura? Voglio dire, che cosa fa nascere l’idea della paura, di avere timore di qualcosa…i blocchi emotivi, il non riuscire a fare determinate cose, restare imbambolati senza agire perché non si superano situazioni in cui la paura prende il sopravvento. Come fa a controllarci al nostro posto?
Ich: (Guarda Dases con aria stupita) Ho paura che tu voglia risolvere un po’ troppe problematiche per essere già a metà pomeriggio! Questo è un grosso discorso…..e io ora ho sonno.
Ich si rigira sulla sua poltrona e dorme, Dases fuma la sua sigaretta sorridendo e scuotendo appena la testa.
Stanza del motel dove vive Ich/interno/notte
Ich e Dases mangiano degli avanzi di pizza da un cartone, seduti sul letto mentre guardano la tv in silenzio; la finestra è aperta e l’aria fresca avvolge la camera. Dases è girato verso la finestra dando le spalle a Ich che sullo sfondo della stanza armeggia con l’apribottiglie e una birra che non si vuole stappare.
Dases: (sottovoce, tra sé) Com’è piacevole l’aria della sera…forse se fossi da qualche parte a tentare qualcosa lo sarebbe ancora di più..
Ich: Dovresti saperlo tu!
Dases: (distogliendosi dai suoi pensieri, si gira verso Ich) Che cosa?
Ich: Quello che mi hai chiesto questa mattina: da che cosa nasce la paura.
Dases: (Addentando il suo triangolo di pizza con indifferenza) Se lo sapevo non ne facevo certo una questione da risolvere.
Ich: Già…Tu perché hai paura?
Dases: Non so nemmeno di che cosa ho paura, figuriamoci il perché!
Ich: è chiaro, l’hai appena detto: temi di sprecare la tua vita.
Dases: Ah quello è già fatto ormai!
Ich: Parli come un vecchio decrepito infelice!
Dases: è lo stesso…
Ich: Invece dovresti partire, se non ti senti al tuo posto. E trovare quello che cerchi. Tutti hanno bisogno di qualcosa.
Dases: A me non serve niente; anzi mi serve tutto, ma quando un uomo ha tutto poi non gli serve più niente, quindi tanto vale restarsene come da principio.
Ich: Questa è una bella filosofia, non c’è che dire! (Ride)
Dases: (Ride)
Campagna/esterno/giorno
Dases è sdraiato sull’erba mentre Ich si arrampica su di un albero.
Dases: A te cosa piace della vita?
Ich: A parte i tuoi momenti di alta riflessione? (sorride)
Dases prende una zolla di terra e la tira a Ich, entrambi ridono; Ich la schiva aggrappandosi al ramo dell’albero che gli sta sopra la testa.
Ich: (mentre si dondola al ramo) A parte quelli (sorride)…mi piacciono i ricordi, il passato, i bei momenti fatti di cose semplici, gli attimi, il sole caldo sulla pelle, il profumo del cielo, sapere di poter contare su qualcuno, le emozioni e i sentimenti che nascono da mente e cuore…
(Breve pausa in cui i due sembrano pensare a cose opposte, ognuno preso per un attimo dal proprio pensiero)
Dases: Anche tu non scherzi a momenti di alta riflessione eh! (enfatizzando il tono)
Ich: (Ridendo) Mai quanto te!…Poi anche un sacco di altre cose che non posso dirti, ovvio.
Ridono insieme.
Ich: A te cosa piace fare?
Dases: Un sacco di cose…ma è tardi..
Ich: Meglio tardi che mai.
Dases: Qui mi cadi nel banale però, attento!
Ich: I momenti di alta riflessione non possono mica durare in eterno!
Ridono.