Premio Racconti per Corti 2011 “Sognare di andar via” di Michela Trincia
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Un’emittente radiofonica sta trasmettendo musica con la stessa programmazione di ogni notte. E’ seguita da molti ascoltatori ed Andrea, il radiofonico, condivide con loro ogni emozione. C’è Chiara, l’infermiera, che dopo aver finito il turno di lavoro dedica una canzone alla persona che ama di più, suo figlio Stefano. C’è Paolo, il tassista, che vuole far sentire il suo amore alla moglie Carla che non vede da un mese perché è partita per l’ Afganistan. C’è Nicole, studentessa, che spera che l’esame di maturità andrà bene. C’è Leonardo, lo stuart, che sente la mancanza dei suoi genitori che non vede da oltre 3 mesi. C’è Ivan, barista, che vuole ricordare il suo primo e unico amore attraverso una canzone. C’è infine Chaplin, così chiama Andrea quel silenzio che ogni notte si presenta alla sua radio. Rimane lì, senza pronunciare una parola, aspettando che Andrea mandi in onda il pezzo al posto suo per poi riagganciare la cornetta. Passano settimane e di Chaplin nessuna chiamata. Andrea sente la mancanza di quel piccolo silenzio a cui non sa dare una motivazione. Ma all’improvviso verso la chiusura del programma radiofonico, arriva una chiamata. È Chaplin. Andrea sorride, saluta e mentre sta per mandare il brano come ogni notte, una voce di donna interrompe le sue parole. Ha la voce strozzata dal pianto, fa fatica a parlare. Si scusa per essere stata in silenzio per tutto questo tempo, ma sentire la voce di Andrea la faceva stare bene, le dava un senso di pace e tranquillità. Ha sempre voluto, come tutti gli ascoltatori di quella radio, mandare un saluto a qualcuno o dedicare una canzone, ma il dolore che aveva dentro le bloccava il fiato e non la faceva parlare. Qualcuno le ha strappato dalle mani qualcosa di troppo importante ed ha lasciato un vuoto nella sua vita che oramai dice: “..non ha più un senso..”. La sua dignità è’ stata calpestata dal suo patrigno che ha abusato di lei, del suo corpo fragile e innocente, a soli 8 anni! In tutti questi anni non è riuscita a vivere e non ha mai avuto il coraggio di denunciarlo. Ma qualche giorno fa ha ottenuto la sua vendetta. Ha macchiato le sue mani di quel sangue nero e perverso che le ha rovinato la vita. Andrea non sa che dirle. È rimasto gelato da quelle tristi e dure parole. Mancano 2 minuti alla chiusura del programma e lo comunica faticosamente a Chaplin che ancora non gli ha detto il suo nome, ma viene nuovamente interrotto da quella voce così dolce ma al tempo stesso triste, che gli dice che vuole dedicare una canzone a se stessa e a tutte le donne che hanno subito degli abusi. “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini. Andrea manda il pezzo e le dice che quello che le hanno fatto è qualcosa di orribile e atroce ma forse è il caso di andare alla polizia per costituirsi. Sta per chiederle il suo nome ma all’improvviso agli ultimi 30 secondi dalla chiusura del programma, lei ricomincia a piangere e dice: “Grazie per avermi ascoltata, ora posso andare via..”, e uno sparo di pistola rompe quel pianto. Andrea rimane pietrificato. Chiama quella ragazza senza nome ma nessuno risponde. la telefonata finisce sulle note di Mia Martini che continua a cantare.