Premio Racconti per Corti 2011 “Chi si accontenta… gode?” di Valentina Zincati
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011La giornata di Giulia, una giovane regista alle prese con l’imminente realizzazione del suo film Chi si accontenta… gode?, tra ritocchi alla sceneggiatura, ultime mail di lavoro, accordi telefonici con l’aiuto regista, stravaganti incursioni di curiosi personaggi, come lo scenografo che fa razzia di mobili e oggetti per completare la scenografia, e tutti i rituali ed inevitabili inconvenienti della vigilia.
Il tutto condito da una vita privata originale e vivace, fantasiosa e ricca di sorprese tra le quali il fatto, assolutamente marginale ed accidentale, che la giovane cineasta in questione abbia un serio handicap fisico che la costringe in carrozzina.
Co-protagonista la sua casa, anche questa insolita e dinamica, geniale e ricca di tecnologiche sorprese.
Non mancheranno allegri contrattempi come una finestra che non risponde al comando, l’hi-fi che parte ad un volume assordante, il letto che involontariamente si alza, l’acqua in bagno che parte con una pressione eccessiva e bagna tutto ecc., che renderanno più saporito il rapporto intenso che Giulia ha con il suo appartamento domotico.
Come in un videoclip tutto da vivere, altra protagonista della storia, capace di sottolineare sia i punti più concitati e densi che quelli più intimi e dolci, sarà la melodia diegetica di un inedito brano di un celebre e giovane cantante italiano.
A rendere il gusto di questa giornata leggermente malizioso e carico di attesa saranno i gesti che la protagonista farà di tanto in tanto come quando si preparerà in bagno con particolare attenzione o quando in cucina sarà intenta a preparare manicaretti che facciano subito colpo.
Tutto questo renderà eccitante e divertente l’attesa di qualche cosa che dovrà accadere quella stessa sera.
L’allegra confusione di questa vita sopra le righe è ulteriormente arricchita dalla voce fuori campo di Giulia che, di tanto in tanto, legge alcuni brani della sua sceneggiatura e sarà proprio in questi momenti in cui, ad esempio, un gesto involontario rovescerà un bicchiere o un oggetto sarà troppo in alto da raggiungere, che la nostra giovane regista avrà l’intuizione per risolvere, con brillanti escamotage, problemi legati alla realizzazione di alcune scene del suo film.
Arriva la sera e tutto è pronto, suonano alla porta, basta solo alzare la musica leggermente ed andare ad aprire.
Ad entrare, a sorpresa, è il cantante che con la sua melodia ha accompagnato la giornata della protagonista, lui le fa una veloce carezza sulla testa, appoggia la bottiglia di vino rosso sul tavolo e inaspettatamente si gira, si abbassa e le da un clamoroso e appassionato bacio sulla bocca, poi con una lenta dissolvenza li scopriamo abbracciati ed appagati sul letto che chiacchierano quando sono interrotti dallo squillo del telefono, lui con maldestri tentativi cercherà di rispondere, ma sarà più veloce la segreteria telefonica.
Al di là della cornetta, l’onnipresente aiuto regista che ricorda a Giulia l’appuntamento dell’indomani alle 8 di mattina.
Lei: “E’ tardissimo, domattina sarò uno zombi”
Lui, facendole il solletico: “Perché credi che ti lasci dormire ….?”
Una panoramica li vede abbracciati e intenzionati a voler continuare questa scoppiettante e normalissima notte, finendo per inquadrare il telecomando che per sbaglio è finito sotto il gomito di uno dei due e fa continuamente sollevare e ridiscendere il letto, le mani di entrambi arrivano e si affrettano sul telecomando per tentare di fermarlo, fuori campo le loro divertite risate.