Premio Racconti per Corti 2011 “Anche i tulipani hanno le spine” di Vincenzo Di Francesco
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Francesco (30 anni) si trova nello studio del suo appartamento a scrivere degli appunti quando nella stanza entra la sua ragazza, Elisa, che gli dice che la sera successiva devono andare ad un compleanno di una loro amica. Francesco le risponde che non vuole andarci perché non ama la confusione ed i due iniziano a litigare.
Mentre litigano, Francesco resta seduto davanti alla sua scrivania, sulla quale ci sono dei libri. Elisa, innervosita, scaraventa questi libri a terra e prima di uscire dalla stanza esclama: “Dio, quanto sono infelice”.
Elisa esce dalla stanza e Francesco replica tra se: “Non sai quanto lo sono io”.
Francesco si alza a raccogliere i libri e tra le pagine di un libro c’è un tulipano appassito. Lo prende e lo guarda.
Vediamo Francesco camminare per strada stringendo in mano il tulipano appassito quando passa davanti ad un bar dove, tra i tavoli, vede un ragazza Laura, ed un ragazzo, Luca, che parlano felici. Entrambi i ragazzi hanno circa trent’anni.
Francesco li fissa, poi guarda triste il tulipano e se ne va. Mentre cammina, passa vicino ad una macchina e mette, sul parabrezza di quest’auto, tra i tergicristalli il tulipano.
Poco dopo vediamo una mano che prende il tulipano sul parabrezza e scopriamo che a prenderlo è Luca, il ragazzo che Francesco ha visto al bar. Luca guarda il tulipano e accenna un leggero sorriso.
Luca, tornato a casa, apre un cassetto dove c’è una foto in cui lui e Francesco sono fotografati insieme sorridenti. Dietro la foto c’è una data: 19 maggio 2006.
Luca cammina da solo lungo un viale alberato dove ci sono delle panchine. Su una di queste ci sono seduti Francesco ed Elisa abbracciati che sembrano felici. Luca li vede, tira fuori dalla tasca il tulipano, lo guarda. In questo momento sentiamo la sua voce fuori campo che dice: “E’ meglio lasciare tutto così. Magari voleva solamente dirmi che ormai ha chiuso con il passato….. Ma forse mi è più facile pensare questo che lasciarmi andare…”. Luca rimette il tulipano in tasca e se ne va cambiando strada. Mentre si allontana dando le spalle a Francesco ed Elisa, sentiamo la sua voce fuori campo che continua la frase di prima dicendo: “Quando pensi che il tuo cuore abbia trovato la forza di amare, arriva qualcosa a provarti il contrario……Ho imparato che l’amore non è poi così forte come dicono, perché la paura, a volte, sa essere più forte. Non c’è nulla capace di vincerla…… Gli avevo regalato un tulipano perché credevo che la nostra storia sarebbe stata senza spine, invece mi sbagliavo. Anche i tulipani possono avere le spine.”
Complimenti… Una storia semplice con un piccolo colpo di scena attraverso il quale hai evitato un qualcosa di banale e piatto….. e poi è anche di facile realizzazione dove l’unica difficoltà potrebbe essere data dal tulipano, ma comunque veramente interessante, soprattutto la frase finale
Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Per quanto riguarda il tulipano il problema non si pone dato che ne ho un paio adatti per l’occasione. A parte tutto grazie ancora per il tuo commento.
Il titolo mi ha incuriosito molto per questo ho iniziato a leggerlo e una volta fatto non ne sono rimasto deluso. Hai affrontato un argomento molto delicato con un approccio spontaneo e naturale rendendo il tutto assolutamente poetico. Già il titolo è una piccola poesia.
Devo dire che appeno l’ho letto un pò mi ha spiazzata perchè ho trovato una maturità ed un’eleganza piuttosto insolita per un soggetto da cortometraggio. Mi ha fatto pensare a quei vecchi film romantici con quegli amori impossibili che tanto piacciono a noi donne.
Convicente l’idea del “tulipano con le spine”. L a tematica è davvero difficile da affrontare, ma tu lo fai con profitto.Forse gli incontri sono un po’ troppo “casualmente forzati”, ma non tolgono vigore alla narrazione.
Complimenti!
Grazie a tutti per i vostri commenti. Sono contento che non vi abbia lasciati indifferenti.
Non posso che concordare con i commenti già fatti. Una storia capace di andare oltre i cliché, sopratutto quelli legati all’amore e al suo concetto di “sentimento forte”. Sarei orgoglioso di vederlo girato nella mia Lucca. I suoi scorci d’altri tempi sarebbero perfetti per raccontare un amore così.
Grazie per il tuo commento Lorenzo. Mi ha fatto un immenso piacere.