Premio Racconti per Corti 2011 “Quello che ho dentro” di Barbara Mazzucconi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Un barbone è seduto su un marciapiede e solleva il coperchio di una scatola che ha davanti a sé . Mentre compie questo gesto, guarda verso l’alto, sperando di incrociare lo sguardo di qualcuno. Sembrerebbe che stia elemosinando. Delle persone che camminano davanti a lui si vedono, per il momento, solo le gambe.
In un’ottica allargata, è possibile notare che ogni persona ha una scatola: qualcuno aperta, altri chiusa, qualcuno la abbraccia, altri la trascinano con una cordicella facendola strisciare e sporcare. Molte persone si scambiano oggetti, alcuni comprensibili altri meno. A volte le persone sono felici di riceverli e di donarli, altre volte chiudono la scatola spaventati.
Una ragazza di nome Amanda, di circa 16 anni, esce di casa allegra con la sua scatola. La tiene aperta e ben visibile. Si intravedono molti oggetti. Molte persone guardano dentro, altri invece camminano senza considerarla nemmeno.
Un’amica le sorride, Amanda prende dalla sua scatola un oggetto e poi aspetta. L’amica cerca qualcosa da dare in cambio ma, mentre rovista dentro la propria scatola, le squilla il cellulare. L’amica, continuando la conversazione telefonica, si allontana. Amanda a è visibilmente dispiaciuta.
Amanda guarda le altre persone interagire e, forse invidiosa, arriva al punto di cercare di prendere al volo oggetti non destinati a lei, ma con scarsi risultati. Sembra quasi che stia elemosinando l’affetto, le attenzioni o , più semplicemente, la considerazione. Apre la scatola a tutti i passanti, mostrandone il contenuto, ma nessuno si sofferma.
Poi arriva ad una panchina dove è seduto un ragazzo che la saluta freddamente. Il ragazzo ha la propria scatola aperta accanto a sé. Amanda cerca di attirare l’attenzione di lui che, invece, è intento a leggere un libro. La ragazza tira fuori dei piccoli cuoricini dalla propria scatola e cerca di fare canestro nella scatola di lui ma senza riuscirci. Poi il ragazzo si alza, la saluta e se ne va. La giovane rimane a guardare quei cuoricini in mezzo alla terra.
Amanda cammina per strada con un’ aria triste. Due ragazzi la salutano, mettendola a disagio e dandole fastidio. Poi prendono dalla scatola di lei alcuni oggetti. Amanda vorrebbe reagire, ma si sente profanata e , per questo, sembra immobilizzata. I ragazzi vanno via di fretta.
Amanda si ferma, abbraccia la scatola come per proteggerla. Ha paura. Non permette a nessuno di avvicinarsi. Si siede per terra con la scatola davanti, proprio come il barbone. Anche lei, come tutti, è bisognosa di affetto.
È triste e chiude la scatola ma, a un certo punto, un altro ragazzo con una scatola aperta la guarda e le sorride.
Questo si avvicina, pone la propria scatola aperta vicino a quella di Amanda e poi la aiuta a riaprire delicatamente la sua. Le loro mani si sfiorano. I due si sorridono. Amanda non ha più paura.
Il barbone dell’inizio fissa la propria scatola. Ad un certo punto una raffica di vento fa cadere dall’albero soprastante tanti piccoli fiori. Il barbone solleva la scatola e cerca di far cadere i fiori all’interno. È felice.
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Idea particolare….. davvero toccante…. complimenti!
E’ stato un flash… mi ha ricordato un video musicale di qualche anno fa: “Another Chance” di Roger Sanchez.
http://www.youtube.com/watch?v=qwiyRvb-G50&feature=related
Ti ha influenzata in qualche modo?
Ciao…molto carino quel video, me lo ricordo…ma lo avevo totalmente rimosso dalla mente!
Grazie Fabio per il tuo commento…
ovviamente il corto è pensato muto, credo che le parole andrebbero a rovinare il clima un pò favolesco e risulterebbero ridondanti per delle scene che si speigano da sole Che ne pensate?
baci