Premio Racconti per Corti 2025 “Un amore di mani” di Ersilia Crisci
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In penombra, le mani nodose di una donna anziana stringono le mani, nodose anch’esse, di un uomo anziano, mentre entrambi sono a letto. Suona la sveglia. Una mano di lei si muove verso il comodino e la spegne, poi torna dov’era, sulla coperta. Le mani di lui, stavolta, non ci sono. Dopo una breve pausa, lei scosta la coperta e si alza a fatica.
La donna siede al tavolo della cucina, ancora in vestaglia. Le mani di lei inzuppano lentamente il pane nel caffelatte, e lo portano alla bocca. Gli unici suoni arrivano dalla strada.
In camera da letto, vestita e in piedi davanti allo specchio del comò, le mani della donna cospargono cipria e profumo, stendono un rossetto rosso sulle labbra e mettono una spilla allo scialle. Infine, l’anziana prende il bastone ed esce.
Poco dopo, è di nuovo a tavola. Gira con un cucchiaio la minestra in un piatto, e poi la porta alla bocca. Mangia lentamente, in silenzio.
Nuovamente in camera, seduta a letto, accende con il telecomando la tv. Il volume è alto. Le sue mani accomodano l’apparecchio acustico, prendono delle pillole e un bicchiere d’acqua. Infine, tirano su una coperta.
Arriva la notte.
In penombra, le mani di lei si girano verso l’altra parte del letto, e così stringono di nuovo le mani dell’uomo anziano.
Un suono ovattato di risate arriva da lontano.
FLASHBACK
La scena diventa in bianco e nero.
Su un prato di margherite, un ragazzo e una ragazza ridono teneramente, stando un po’ a distanza, timidi. Poi, lui raccoglie una margherita e gliela porge. Lei la prende, e le loro mani si sfiorano.
Le campane suonano a festa. Lui mette un anello al dito a lei, e lei fa lo stesso con lui. I due giovani si tengono per mano mentre escono dalla chiesa, sotto una pioggia di riso lanciato da parenti e amici.
Suona la sveglia.
OGGI
Scena a colori.
Le mani dei due anziani sono di nuovo intrecciate. Una mano nodosa di lei spegne la sveglia, e torna dov’era. Le mani di lui non ci sono.
Brevemente, si ripetono le scene della colazione, davanti al comò, della tv. Con il brusio della televisione di sottofondo, torna la notte.
Le mani nodose di lei si girano dall’altro lato del letto, e stringono nuovamente quelle di lui.
Torna un suono ovattato di risate.
FLASHBACK
In bianco e nero.
La tavola dove la donna fa colazione è imbandita. Le voci sono tante, di adulti e bambini, e sono accompagnate da un’allegra e vivace musica swing. È una festa. Mani di grandi e piccini che prendono del cibo da tavola, ci sono risate, voci che fanno un conto alla rovescia, poi lo scoppio degli auguri e dei cotillon, mani che alzano i calici per i brindisi. L’uomo e la donna si abbracciano teneramente. Le mani di lui accarezzano dolcemente le mani di lei.
Mentre la musica jazz continua, si susseguono brevemente scene di feste in cucina, fino a che dal bianco e nero si passa al colore, con la grana tipica dei video anni ‘80. I bambini delle prime feste sono cresciuti, e sono arrivati nuovi bambini.
Altre scene di vita quotidiana.
Finché, una mattina, le mani di lui, ormai invecchiate, accarezzano quelle di lei.
Subito dopo, sono immobili, incrociate sul petto.
Tante mani, anziane, adulte, giovani, le stringono. Le accarezzano. Si contorcono. Asciugano lacrime.
Il corpo dell’uomo è in una cassa, che viene chiusa con un coperchio. Delle mani sollevano la cassa, e la portano via.
OGGI
Suona la sveglia. La mano nodosa della donna la spegne. Si siede sul letto, di spalle. Mentre lei resta ferma, il passare delle ore è scandito dai cambi di luce, fino ad arrivare al buio della notte.
Al buio, le sue mani nodose sono ferme. Inizia una musica dolce. Le mani di lei si muovono verso l’altra parte del letto e, improvvisamente, le mani nodose di lui tornano a stringere quelle di lei.