Premio Racconti nella Rete 2025 “La finale” di Silvia Tommasin
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025Domani è il giorno. È la quarta finale consecutiva che disputo, so come funziona. Anche stavolta sono arrivata fino qui un incontro dopo l’altro, senza chiedere niente a nessuno, senza concedere niente a nessuno. Un ultimo sforzo, un altro po’ di concentrazione, domani a quest’ora sarà tutto deciso.
Ci siamo, domani finalmente proverò chi sono. I critici, la stampa, il pubblico, nessuno pensava che sarei arrivata fino a qui, fino alla finale, già al mio primo torneo importante. Sono impaziente di iniziare, sono pronta per questo momento da sempre!
Certo lei è molto più giovane di me, è più agile, veloce, forse anche più forte, ma ha meno esperienza, meno tattica. Va all’attacco, è impetuosa come un’adolescente, è entusiasta per tutti i risultati che sta ottenendo: devo sfruttare questo suo entusiasmo a mio favore. La farò stancare, credere di avermi impugno, e poi la rimanderò indietro, la batterò colpo su colpo.
Lei è vecchia ormai, la vedo che non si muove più come una volta. Pondera ogni azione, risparmia il fiato, ed io farò in modo che non possa risparmiare nulla. Renderò inutilizzabili i suoi schemi, sfruttando la mia energia. Sarà emozionante vederla indietreggiare davanti a me e rallentare sempre di più. La batterò, so che posso farlo!
Il pubblico sarà dalla mia parte. Mi incita, apprezza il mio gioco ed il mio modo di essere al di là dello sport. Sono anni che i marchi più importanti chiedono il mio volto per le loro pubblicità e che, ad ogni arrivo in aeroporto, mi aspettano decine di fan per foto ed autografi. All’arrivo a Seul mi aspettavano messaggi, rose ed applausi. Sarà ancora così.
Tutti gli occhi saranno puntati su di me, il pubblico vedrà come affronterò l’incontro, sarà lì con me e mi inciterà, si innamorerà di me. Gli sponsor mi cercheranno, le mie foto compariranno sui cartelloni pubblicitari e, in ogni luogo in cui andrò, i fan mi seguiranno. All’aeroporto di Seul erano pochi a gridare il mio nome, ma nella prossima città aumenteranno!
C’è anche chi si è stancato di me, che dice che è ora che faccia spazio alle più giovani, che non ho più nulla da dimostrare. Ma non è così, li deluderò e vedranno che ancora non sono in rovina.
E chi invece ancora incita ed ama la vecchia generazione sarà stupito ed amareggiato, perché dovrà inchinarsi a me, la nuova vincitrice!
Ogni finale che gioco, anzi addirittura ogni incontro, aumenta la mia ansia da prestazione. Sarà l’incontro in cui fallirò? O riuscirò a superare questo e quindi la tensione salirà ancora di più al prossimo e poi al prossimo, fino a quando succederà e, come quando si rompe un elastico teso, dopo lo strappo si tornerà all’equilibrio? Intanto devo affronta domani.
Non ho nulla da perdere e tutto da guadagnare, investirò tutto quello che posso nell’incontro di domani. Nessuno si aspetta nulla da me, in troppi mi sottovalutano o mi ignorano, non mi piace, ma sarà ancora più grande la soddisfazione quando dovranno ricredersi. Assalirò la roccaforte, la espugnerò, domani sarà il mio giorno!
Domani è arrivato, devo finire di prepararmi. Dieci minuti di meditazione per calmare il respiro e prendere coscienza di me, posso farcela. Sono sempre io
Ci siamo, è quasi l’ora. Sono irrequieta, scattante, ho fame di conferme e di vittorie. Devo incanalare tutta questa energia ed usarla. All’arrembaggio!
Gentili telespettatori, oggi si disputa l’incontro finale del torneo e promette grandi emozioni. La detentrice del titolo, la numero uno, contro la nuova stella, che si affaccia prepotentemente alla scena mondiale. Due stili di gioco completamente diversi che si incontrano e scontrano! Il cielo coperto permette una tregua dal sole e dal caldo, e tutto lo stadio è concentrato su ciò che accade in campo. Le contendenti il titolo stanno finendo di riscaldarsi a bordo campo, mentre l’arbitro si appresta a salire in postazione. Si è posizionato, lo vediamo controllare la situazione. Le giocatrici si preparano, la sfidante saltella pronta a ricevere, la numero uno soppesa la racchetta pronta a lanciare: “Ready. Play.”
La numero uno palleggia un paio di volte, ora si inarca e lancia con potenza la palla, chirurgica all’angolo opposto del campo. Gli scambi diventano serrati. La nuova stella attende con calma e concentrazione, recupera una palla corta con un colpo sottorete. Stiamo assistendo ad un colpo di scena dopo l’altro. A sorpresa, la detentrice del titolo attacca con potenza e velocità, non dà tregua alla sfidante, e, nonostante siano già a più di metà incontro, non dà segno di stanchezza. La sfidante non cede, sta dimostrando pazienza e tattica, come non aveva ancora fatto fino ad oggi. Entrambe le concorrenti mostrano di essere all’altezza del titolo: dopo giorni di attesa, finalmente sono una davanti all’altra, e non è come ce lo aspettavamo!