Premio Racconti nella Rete 2025 “L’odore del cedro” di Vanessa Fazzolari
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025Ben presto cominciai ad amare e ben presto…
Lo capii in un giorno qualsiasi, in cui il sole sembrava volermi dire qualcosa e io, per una volta, decisi di ascoltarlo. Non aveva voce, ma parlava attraverso i rami degli aranci e i passi dei passanti. Camminavo come sempre, lo zaino appeso a una spalla e la testa piena di “poi vedrò”. Era l’ultima primavera prima della fine dell’università.
Lo incontrai così, senza preavviso. Non era bello, non come si dice delle persone nei film. Aveva i capelli arruffati, un maglione troppo largo, e una voce impastata di sonno. Ma quando mi chiese se avessi mai annusato un frutto di cedro, qualcosa si incrinò dentro.
«Ha l’odore della terra dopo la pioggia», disse, porgendomi una buccia.
«Io sento il limone», risposi.
«Il limone è solo un fratello minore», replicò.
Sorridemmo entrambi. E fu quello il momento esatto: iniziai ad amare.
Non fu un amore che chiese permesso. Entrò come entrano le maree, cancellando le orme precedenti. Mi trovai a cercare il suo viso tra la folla, a sentire la sua voce nei silenzi, a temere ogni distanza. Mi raccontava storie strane: di alberi che ricordano i nomi, di cani che sognano i loro padroni, di lettere mai spedite. E ogni racconto era una carezza al mio cuore inquieto.
Ma ben presto…
Ben presto capii che non era destinato a restare. Certe persone sono come il vento di marzo: arrivano per confonderti i capelli, per farti chiudere gli occhi e desiderare qualcosa che non sai spiegare. Poi se ne vanno, e tu rimani lì, con la brezza addosso e una mancanza che ha il profumo del cedro.
Un giorno non venne più. Niente messaggi, nessuna scusa. Solo assenza.
Non lo odiavo. Non riuscivo.
Mi lasciò un libro di poesie greche con una foglia secca tra le pagine. Sopra c’era scritto, con la sua calligrafia inclinata:
“Anche l’attesa può essere amore, se sai abitarla.”
Lo lessi cento volte. Poi imparai a camminare di nuovo, senza aspettare di vederlo a ogni angolo. Ma ogni volta che passo vicino a un albero di agrumi, cerco il profumo più acre. Cerco lui.
Perché sì, ben presto cominciai ad amare.
E ben presto, imparai a ricordarlo.
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