Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2025 “Le avventure di Peppino e Gianfranco: la notte di Capodanno” di Lisa Cirillo

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025

<<Peppino, hai visto quante persone ci sono a Time Square?>> chiese stupito Gianfranco. <<Sì, c’è tantissima gente… e guarda quanto è bello l’albero di Natale!>> rispose Peppino. <<Ragazzi, tra qualche minuto scoccherà la mezzanotte>>. <<Sono felicissima, non vedo l’ora che inizi un nuovo anno>> dissero Tina e Lola.

 I due ragazzi e le due ragazze stavano passando le vacanze natalizie a New York, e in quell’esatto momento si trovavano a Time Square per assistere alla caduta della palla. <<Ragazzi, avete visto quanto è bella la sfera sul palazzo quest’anno?? E tutte quelle magnifiche decorazioni!! Non vedo l’ora di vedere quanto sarà luminosa con tutti gli schermi spenti>> disse Lola. <<Hai ragione, è bellissima!>> rispose Gianfranco. <<Sta iniziando il conto alla rovescia>>. <<10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…HAPPY NEW YEAR!>>.

La sfera stava scendendo, quando ad un certo punto il sostegno che la teneva si ruppe e la palla iniziò a traballare. <<Oh no, si è bloccata!>>. <<Cosa sta succedendo?!>>. <<La sfera sta per cadere!!>> iniziarono a dire degli sconosciuti. I quattro amici si guardarono preoccupati perché la palla aveva iniziato ad avvicinarsi troppo al bordo del palazzo, e se avesse continuato a traballare in quel modo sarebbe caduta. <<Ragazzi, cosa facciamo? Avete visto cosa sta succedendo? Ho paura.>> disse Lola che sembrava stesse per avere un attacco di panico. <<Ehi Lola, stai tranquilla andrà tutto bene>> cercò di tranquillizzarla Gianfranco. <<Le ultime parole famose>> disse Peppino nell’esatto momento in cui la sfera si staccò dal sostegno e iniziò a precipitare giù dal palazzo.
<<AHHHH>>. <<SI SALVI CHI PUO’>>. <<QUALCUNO CI AIUTI>>. Le persone iniziarono a correre e urlare, si tiravano calci e spintoni chi per non essere schiacciato dalla palla e chi per non essere travolto dagli altri.

<<Ragazzi state tranquilli, la sfera non ci raggiungerà mai, è fatta di cristallo e quindi si romperà appena toccherà il suolo, perciò ci basta solo metterci dietro a quell’albero per non essere travolti>> disse Gianfranco troppo calmo per la situazione in cui si trovavano. Nell’esatto momento in cui la palla arrivò a terra non si ruppe, ma iniziò a rotolare verso i quattro ragazzi. <<Gianfranco, ma non potevi stare zitto??!!>> urlarono esasperati Tina, Lola e Peppino. <<Scusate, non volevo, ma state tranquilli se restiamo fermi immobili non ci vedrà e se ne andrà>> disse tutto contento Gianfranco per aver trovato così velocemente una soluzione. <<Sarebbe un’ottima idea… se quella fosse un orso e non un’enorme palla di cristallo che ci sta per schiacciare>> rispose infuriato Peppino. <<Allora sdraiamoci supini con le mani e le gambe all’aria fingendoci morti come degli opossum>> disse ancora Gianfranco.

I tre amici erano così esasperati dal comportamento dell’amico tanto da dimenticarsi della sfera, di cui si accorsero solo quando se la ritrovarono a pochi metri, i ragazzi e le ragazze cercarono di scappare, ma la palla era troppo veloce. <<Ragazzi vi ho voluto tanto bene, mi dispiace avervi portato sfortuna, però guardate il lato positivo: stiamo ancora correndo e nessuno di noi è ancora caduto>> nell’esatto momento in cui Gianfranco disse queste parole Tina e Lola inciamparono in una radice di un albero, mentre i due ragazzi scivolarono su una pozza di acqua; e quando la sfera li stava per schiacciare facendoli diventare delle sottilette, tutto diventò nero.
Nero…nero…nero…oh, una luce, erano per caso finiti in Paradiso? no…erano per caso finiti in un universo parallelo? No. I due ragazzi e le due ragazze si svegliarono in una stanza completamente bianca, si trovavano in dei letti al cui fianco vi erano dei monitor che emettevano un rumore fastidioso. BIP…BIP…BIP. <<Cos…cosa è successo? Dove mi trovo?>> chiese Peppino frastornato. <<Siete in ospedale, vostro nonno Giordano ha chiamato i soccorsi dopo che avete mangiato il cotechino di vostra nonna Proserpina, siete svenuti per 24 ore, abbiamo scoperto che il cotechino era in freezer da Capodanno dell’anno scorso>> disse un medico. <<Fortuna che non avete mangiato le lenticchie… chissà quando erano scadute>> rise il nonno.

Loading

Lascia un commento

Devi essere registrato per lasciare un commento.