Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2025 “Coincidenze” di Giacinto Panella

Categoria: Premio Racconti per Corti 2025

Villetta elegante fuori città, immersa in un giardino curato, siepi potate e una fontana zampillante al centro del tappeto verde. L’aria è immobile, interrotta solo dalle sirene spiegate di due auto dei carabinieri che frenano bruscamente davanti al cancello.

I militari scendono in fretta e si precipitano all’interno. Appena entrati trovano ad attenderli una donna sulla quarantina, bionda, tailleur elegante.  

Il maresciallo Ricci la riconosce subito.

«Signora Martini, ma come è potuto succedere?» chiede con un tono trafelato.

La donna si porta una mano alla bocca, gli occhi appena lucidi. Fa un cenno con il capo e li guida lungo il corridoio fino al bagno.

Il corpo nudo di un uomo giace immobile nella vasca da bagno. La schiuma densa attenua le bruciature sulla pelle. Un odore acre aleggia nell’aria.

Il maresciallo osserva la scena e scuote la testa.

«Lo conoscevo bene suo marito,» dice, voltandosi verso la donna. «Passava spesso in caserma per informarsi sui casi più interessanti. Diceva che a volte si ispirava alle nostre indagini per i suoi romanzi gialli.»

La signora Martini si copre il viso con le mani, accenna ad un singhiozzo che rimane strozzato.

Il maresciallo continua, con un tono più pensieroso:

«Morire esattamente nello stesso modo… sembra quasi una vendetta dell’ispettore Stella.»

La donna alza gli occhi, confusa. «Cosa?»

«L’ispettore Stella. Il protagonista dei suoi romanzi. Non trova strana questa coincidenza? È morto esattamente come lui, fulminato nella vasca da bagno…»

Lei esita un attimo prima di rispondere:

«È… solo una coincidenza. Mio marito restava ore immerso nella vasca, con la radio accesa sul bordo, per trovare l’ispirazione giusta.»

«Capisco» esclama Ricci.

I due si spostano in salotto mentre gli altri militari prendono annotazioni.

«Vede, signora,» riprende il maresciallo, «quando suo marito mi disse che nel suo prossimo romanzo l’ispettore Stella sarebbe morto, mi sembrò strano che lo facesse morire in questo modo. Gli suggerii una fine più eroica, magari durante una bella sparatoria. E sa cosa rispose lui?»

La donna, con lo sguardo fisso in avanti, tace.

«Mi disse che era talmente stufo di quel personaggio da volerlo eliminare nel modo più banale possibile.»

 «Quando prendeva una decisione era cocciuto come un mulo,» replica lei, con lieve disappunto nella voce.

Il maresciallo si congeda «l’aspetto più tardi in caserma per il verbale.»

Poi esce, lasciandola sola.

Nel bagno gli addetti delle pompe funebri, con gesti misurati e discreti, portano via la salma.

La donna resta immobile poi quando sente il rumore delle auto allontanarsi si lascia cadere sulla poltrona. Socchiude gli occhi, lasciando che un sorriso affiori sulle sue labbra.

Ripensa alla discussione avuta col marito. A quella sua arroganza insopportabile. Alla sua testardaggine. Al suo rifiuto categorico di cambiare il finale del libro.

Aveva provato a fargli capire che non era una buona idea, che il pubblico non avrebbe accettato una morte così insulsa.

Ma lui no. Lui voleva liberarsene per sempre ed allora le era venuto spontaneo spingere quella radio nell’acqua.

La donna sospira, si alza e si avvicina alla scrivania. Prende una foto del marito, scattata qualche anno prima durante una presentazione.

«Te l’avevo detto che non era una buona idea,» sussurra, accarezzando il vetro della cornice.

Poi il sorriso si allarga.

«Ho già chiamato l’editore. L’uscita del romanzo sarà anticipata. Tutti i tuoi libri saranno ristampati. Sai… la morte prematura di uno scrittore fa sempre impennare le vendite. Alla fine mi renderai molto più da morto che da vivo.

E tutto questo… solo per una coincidenza.»

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2 commenti »

  1. Appena letto e mi piace. E’ un racconto ben congegnato, con una costruzione classica e forse un po’ troppo prevedibile, ma efficace e con un finale che chiude con gusto amaro e ironico. Si legge con piacere e lascia il sorriso storto tipico delle storie ben riuscite. Complimenti!

  2. Leggo solo ora il tuo gradito commento, grazie Isabella Santarelli.

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