Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2025 “Un viaggio senza binari” di Elisa Maini (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025

Nel cortile, tutto solo a fischiettare,
c’era un trenino di legno appoggiato su un asse,
sempre fermo, stava lì a aspettare,
che il suo bimbo da scuola tornasse.

Ore e ore senza far nulla,
solo vento e polvere brulla.
Oh, che noia, questi giorni senza allegria,
senza giocare, senza girare, senza compagnia!”

Ma un bel mattino, con stupore,
vide una piccola ombra far rumore.
Una farfalla, lieve e candida,
sulla locomotiva si era posata rapida.

“Via di qui, mi fai il solletico!”
Ma la farfalla, con svolazzo atletico,
gli danzava davvero molto vicino
come lui fosse un buon pasticcino.

Così il trenino, per evitala, girò e girò
in aria fece acrobazie, saltò e volò.
Ma che bello, che magia,
è come stare in giostra, è pura allegria!”

Poi, di colpo, un guaito leggero,
un bel cagnolino dal pelo nero
entrò nel cortile, attratto dalle piroette,
spaventò la farfalla, che si nascose tra le violette.

“Ora inizierà a mordicchiarmi!”
Pensò il trenino con preoccupati allarmi.
Ma invece il cane iniziò a saltare,
a correre in cerchio, a farlo giocare.

Si rincorrevano, senza pensieri,
più veloci dei treni veri.
Che gara stupenda, che emozione!
Non mi sono mai mosso con tanta passione!”

Ma il padrone lo richiamò,
e il cagnolino via se ne andò.
Il trenino, stanco e spossato,
si accucciò, assai stremato.

Chiuse gli occhi, sognò un pochino,
quando un gracchiare, forte e vicino,
lo fece sobbalzare togliendogli il fiato,
un corvo nero si era posato sopra il suo naso.

“Che fastidio, che baccano!”
Sbottò come un vulcano,
ma poi i passerotti intonarono un coro,
una musica dolce, un canto d’oro.

Note leggere, suoni incantati,
riempivano il cielo di sogni dorati.
Che errore ho fatto, che sciocchezza!
Questo concerto è una vera bellezza!”

E così, stanco ma felice,
il trenino si accucciò e sorrise,
pensò a quel giorno, partito noioso,
trasformato in un viaggio davvero gioioso.

Ma ecco il bimbo, triste e annoiato:
Oh che giornata… ha solo piovuto, ho solo aspettato!”
Il trenino rise, e poi capì,
Pensavo fosse lui il più felice… e invece no, eccomi qui!”

“Mai più invidierò chi va lontano,
la gioia si può trovare anche vicino a mano!
Con poco, con niente, con ciò che trovi,
basta guardare con occhi nuovi.”

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