Premio Racconti nella Rete 2025 “La parmigiana” di Anna Volpe
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025– Sa, commissario, io sono famosa per la mia parmigiana! Lo dicono tutti che come la so fare io non è capace nessuna della famiglia, nemmeno la nonna Rosina… e ho detto tutto.
– Certo, signora, non lo metto in dubbio, ma…
– Guardi commissario che non è mica facile fare la parmigiana, a cominciare dagli ingredienti. Io vado sempre al mercato a comprare le melanzane, devono essere dell’orto e fresche. Le compero da Tilde che ha un orto biologico lontano dall’aeroporto, sennò che biologico è con tutti gli scarichi degli aerei! Che poi con il Covid sembrava che la gente viaggiasse di meno, ma invece hanno ricominciato a viaggiare peggio di prima e aumenta l’inquinamento.
– Signora, mi stia a sentire. Devo farle delle domande.
– Certo, commissario, per la parmigiana servono pomodori particolari. Io uso solo i San Marzano, ma si trovano sempre più di rado. Devo andare al mercato di piazza Vittorio, lì ci sono due banchi che vengono dai Castelli romani, altrimenti pensi che ci sono addirittura i pomodori cinesi…
– Signora, stia zitta. Mi faccia parlare, devo farle domande importanti.
– Pensi, commissario, che pochi giorni fa mio marito, il generale, mi dice che è bene prendere una donna di servizio, perché io ormai sono anziana, non so più fare bene le cose e devo farle fare a una donna.
– Capisco, signora, per lei è stata una brutta cosa…
– Sa, commissario, mio marito è un generale, è generale anche a casa, lui comanda e tutti dobbiamo ubbidire.
– Quindi?
– Quindi ha portato a casa questa donna di servizio, Alina, io ho dovuto insegnarle tutto sulla parmigiana, ma lei continuava a sbagliare: pensi che usava la mozzarella di bufala. Una incompetente. La bufala è troppo umida e lascia le melanzane bagnate. Per la parmigiana si deve usare la mozzarella per la pizza.
– Signora, basta, Alina è stata trovata per terra nella sua cucina, con la testa fracassata. Mi sa dire che cosa è successo? Non può essere certo stata lei, alla sua età, e che oltretutto cammina con il girello. È entrato qualcuno in casa?
– No, commissario, non è entrato nessuno. Sono stata io.
– Come lei, Alina è stata uccisa con un’affettatrice, è molto pesante! Come ha fatto lei a sollevarla?
– Mica l’ho sollevata io, ho detto ad Alina di spostare l’affettatrice sul bordo del tavolo per pulirla e quando lei si è abbassata ho dato una spinta al tavolo, ecco fatto.
– Non posso crederle, quello che mi racconta è orribile. In tanti anni di servizio non mi è mai capitata una cosa così.
– Anche essere messi da parte perché vecchie è orribile!
– Oddio, signora, ma dov’è suo marito, il generale?
– Sa, commissario, con la parmigiana ci sta bene il vino rosso. Noi il vino lo teniamo in cantina, sotto la tavernetta. È una zona fresca, ma non troppo fredda come il frigorifero. Mio marito è andato a scegliere il vino, quando è sceso io gli ho dato una botta con il girello. Non mi ricordo se gli ho detto che si è rotto uno scalino. Ho sentito un gran rumore in cantina, a buon bisogno ho chiuso a chiave la porta. Girano troppe persone pericolose, in questo periodo, ai Parioli…
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Una commedia nera che fa sorridere, solo per questo varrebbe la pena di leggere La parmigiana. In altre parole, un racconto con un’idea dentro: la vecchietta terribile – una versione aggiornata delle zie di Arsenico e vecchi merletti? – che trova modi creativi per far fuori chi in un modo o nell’altro (lui comanda e tutti dobbiamo ubbidire) la disturba e poi irretisce il commissario con il tormentone della parmigiana… un racconto veramente gustoso! 🙂
Grande Anna, sempre graffiante e originale nei tuoi racconti, è un piacere leggerti!!!
Brava Anna,un racconto pulito pulito, senza quasi lasciare tracce… perfetto come un delitto perfetto. Pensando alla tua propensione per la scrittura autobiografica, però… mi preoccuperei un attimo…
Fresco, ironico e avvincente.
Racconto ironico e divertente con un ritmo incalzante, complimenti Anna!
La protagonista: un’attempata signora “bene” – è moglie di un generale e abita ai Parioli – apparentemente scollegata da quanto la circonda, con inaspettata lucidità compie due omicidi. E con ancor più sorprendente disinvoltura si dichiara colpevole. Il movente? Per raggiunti limiti di età, era stata detronizzata: non era più la regina della casa! Non solo. Rischiava di non essere più la regina della parmigiana! Un racconto ben costruito, con una protagonista eccezionale. Una lettura piacevole e divertente!
Racconto tragicomico costruito brillantemente. E tutto sottoforma di dialogo! Complimenti! È sempre un piacere leggerti. Brava, Anna.
Bel racconto, davvero gustoso e con dialoghi azzeccati. Brava!
Troppo carino, geniale, veloce, fresco, ho sorriso molto nonostante “le vittime”. Bravissima davvero