Premio Racconti nella Rete 2025 “MG” di Alessandro Ambrosini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025Gianni? Mi senti?
Sì Maria, che c’è?
Niente, avevo voglia di parlare con te. Ho troppi pensieri.
Che pensieri?
Penso a noi due, alla nostra vita insieme. Quanti ricordi.
Belli o brutti?
Belli, a quelli brutti non penso più.
Non è stato sempre così.
Hai ragione, ma adesso per me contano solo quelli belli. Ho una gran nostalgia di tutte le cose che abbiamo fatto insieme e anche di quelle che avremmo potuto fare.
Certo, se ne avessimo avuto il tempo.
Abbiamo ancora tempo per farle e per sognarne altre ancora.
Maria?
Sì?
Ma tu ti ricordi, sì insomma, lo sai, che ci siamo separati?
Dai Gianni, cosa c’entra adesso questo, ci vogliamo ancora bene, no? Io te ne voglio tanto.
Da più di vent’anni.
Così tanti? Mi sembra ieri.
Per me non è un bel ricordo.
Neanche per me, ma non mi va di parlarne, sono troppo stanca.
Anche quando mi hai lasciato hai detto che eri stanca, anzi hai detto che ti eri rotta, testuali parole.
Ma dicevo così per dire, ho solo esagerato un po’ perché tu non volevi capire. Comunque, poi mi sono pentita e ti ho cercato, sei tu che non ne hai voluto più sapere.
Dopo otto anni!
Ti prego non discutiamo, non ne ho le forze, ti ho detto che voglio parlare di cose belle stasera. Ho anche una strana angoscia, come un peso, proprio qui, sul petto.
Vorrei accontentarti, ma per me non è facile.
Ma perché fai tante storie?
Perché ci sono delle difficoltà.
Uffa, ancora con la separazione, ti ho detto che sono pentita e ti chiedo scusa ancora una volta.
Sì, lo capisco, però c’è anche il fatto che io, insomma, dai, che non ci sono più.
Adesso sei qui con me.
Maria, sono morto.
Ti prego, no.
MOR-TO, da quasi tre anni.
Ecco, sei il solito, vuoi sempre rovinare tutto. Ma non puoi essere un po’ carino con me? Io ti penso e parlo con te tutte le sere da quando sei mancato e anche da prima.
Non tutte.
Quasi tutte comunque, ti prego, stasera ho più che mai bisogno di te, cerca di essere carino, vuoi?
Va bene Maria, scusami, anch’io ti ho pensato tanto in questo tempo che siamo stati lontani. Gli anni passati con te sono stati i più belli della mia vita. Torneresti da me se te lo chiedessi? Maria, vuoi tornare con me? Maria? Maria? Ci sei?
Sono qui, amore!
![]()
All’inizio sembra una banale telefonata tra due che si erano lasciati, poi… La mancanza assoluta di ambientazione costringe il lettore a focalizzare l’attenzione sui protagonisti del dialogo, secondo me ottima scelta. Una domanda: la mancanza delle virgolette è voluta?
Ciao Marcoleo, grazie per il commento. Non ho messo le virgolette per suggerire sin dall’inizio che c’è qualcosa di strano. Ci sono riuscito?
Sì, ci sei riuscito
Incontrare un racconto di solo dialogo è un fatto raro, già solo per questo MG meriterebbe attenzione. Ma secondo me la merita anche per la resa del parlato e per la credibilità della situazione, forse non comunissima ma nemmeno così rara, di due ex che negli anni finiscono per rimpiangersi, indipendentemente dal finale a sorpresa, doppia sorpresa direi. Complimenti 🙂
Grazie dei complimenti Ugo. Ho fatto questa scelta minimalista per mantenere un certo ritmo nella sequenza delle rivelazioni, lasciando anche molto all’immaginazione del lettore.
Trovo questo racconto davvero coinvolgente, caratterizzato da una dolce malinconia e ben strutturato. Complimenti!
Grazie andreas, ho cercato di condensare in poche righe una lunga (anzi eterna) storia d’amore.
Tanta delicatezza e tanto amore! Grazie e complimenti Alessandro!
Grazie a te Clelia, mi fa piacere che tu abbia colto questo aspetto.