Premio Racconti nella Rete 2025 “Giuseppe” di Franco Ortenzi
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025Peppino era un genio della matematica. Nessuno lo avrebbe detto nel ’22 quando, a soli dodici anni, cominciò a giocare sul serio. A dire il vero lo si poteva considerare un veterano, a sei già correva dietro a una palla di stracci sui campetti di Porta Romana; talmente bravo che se ne accorsero in più d’uno, il talento è un gran maleducato, alla fine si fa sempre notare; un ammiratore, anzi oserei dire un patriota, gli regalò un paio di scarpini (altri tempi, oggi parleremmo di molestie), che non avrebbe mai potuto permettersi diversamente; orfano del papà, precipitato nel baratro della Grande Guerra, la sua mamma si adoperò per quel che poté, durante quegli anni bui della nostra storia, e furono poverissimi; saranno ormai un centinaio d’anni e ancora oggi non riusciamo a liberarcene, mi riferisco all’ignoranza, all’egoismo, alla disuguaglianza… vi sembra che stia andando fuori tema, non è così, vedrete. Torniamo a noi: al Milan, quattordicenne, lo scartarono, era un mingherlino, come se per giocare a pallone ci volesse un fisico da gladiatore romano; furono suggestionati, probabilmente, dalla prosopopea sull’etica del maschio in voga allora; quelli dell’Inter, che a quei tempi si chiamava Ambrosiana, per motivi all’incirca gli stessi, molto più lungimiranti e accorti invece, se lo accaparrarono, sicché a sedici anni esordì in prima squadra, col soprannome balilla, ironia della sorte. Affermare che sia stato un fenomeno è riduttivo della sua dimensione di atleta. Nel decennio che seguì giocò, tra club e nazionale, cinquecentosessantatré partite, segnando trecentoquarantasei reti, portandosi a casa, dopo aver annichilito le difese di mezzo mondo – l’altro mezzo non era ancora sufficientemente evoluto per capire quello sport astruso -, solo due mondiali.
Scusate se è poco.
Ma, la matematica cosa c’entra?
Immaginate un campo di calcio, i passaggi, le triangolazioni, pura metrica euclidea; pensate a un cross o a una punizione che aggira la barriera, si tratta dell’applicazione dei concetti di derivata e integrale, siamo alle soglie del calcolo infinitesimale.
Il football, come tutte le cose umane, è un comune esperimento di fisica riferibile a un sistema cartesiano a tre dimensioni, dove un punto materiale è capace di muoversi utilizzando altrettanti “gradi di libertà”: la conoscenza, l’intuizione, la felicità.