Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2025 “Goll & Chopin” di Ugo Mauthe

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025

Goll è sepolto di fronte a Chopin. Si parlano dal 1950, prima non potevano perché Goll ancora viveva anche se moriva ogni giorno più di quanto normalmente si muoia. Chopin gli parla di più di quanto Goll parli a lui perché si sente in colpa. Succede che la gente sale sulla tomba di Goll per fotografare quella di Chopin. Goll lascia fare, tanto non può morire di più né morire di nuovo, aspetta con pazienza che se ne vadano, così potrà ascoltare Chopin, la sua voce bianca e nera.

NdA

Yvan Goll è un affascinante poeta vicino ai grandi movimenti dell’avanguardia europea. Scomparso nel 1950, è sepolto a Pére Lachaise. Nel 1955 la sua tomba è stata spostata di fronte a quella di Chopin. Per linearità narrativa mi sono preso la licenza di fissare la vicinanza fra i due artisti già nel 1950.

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14 commenti »

  1. Racconto breve, stilisticamente perfetto e originale.
    Domanda: la frase “moriva ogni giorno probabilmente di più…” deriva dal fatto che Goll era ammalato di leucemia?

  2. Gentile Marcoleo, grazie per aver apprezzato il racconto. Quando lo scrissi dovevo essere appena uscito da un’ennesima rilettura di Erba di sogno, riportandone la sensazione di uomo molto sofferente, nel fisico e nell’anima.

  3. Bell’apologo sulle arti e gli artisti, certo definirlo racconto…

  4. Gentile Gianni, grazie per aver prestato attenzione al mio microracconto 🙂

  5. Complimenti! Che estro geniale in poche righe. Mi hai ricordato l’ironia e il gioco delle parole di Achille Campanile.
    “…la sua voce bianca e nera”, una vera chicca poetica.

  6. Mamma mia, che riferimento importante, grazie di cuore gentile Clelia!

  7. Minimalista ma c’è tutto il necessario. Il lettore aggiunge con piacere i dettagli. Bravo!

  8. Gentile Alessandro, Chopin Goll e Ugo ringraziano di cuore 🙂

  9. Trovo questo scritto molto interessante. Essenziale, asciugato, scarnito e tuttavia evocativo, obbliga il lettore a fermarsi, a leggere e rileggere.
    Due soli personaggi che hanno molto in comune: sono entrambi morti; sono entrambi artisti; entrambi parlano, si parlano, entrano in relazione ciascuno con l’altro per mezzo della voce, della parola. L’uno si sente in colpa nei confronti dell’altro. L’altro non dà peso a quanto accade: ciò che conta è solo la voce. Una voce assoluta, purissima: bianca e nera.

  10. Gentile Loredana, grazie di cuore per la tua bella lettura 🙂

  11. Non una parola di troppo. Breve, originale, evocativo.

  12. Gentile Cinzia, grazie di cuore per esserti soffermata sul mio microracconto 🙂

  13. G E N I A L E !!! Si legge tutto d’un fiato 😀 😀 😀 Bravissimo Ugo!!!!

  14. Ciao Barbara, che piacere! Grazie di cuore, sei troppo generosa 🙂

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