Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2024 “La macchina del tempo” di Roberto Contini

Categoria: Premio Racconti per Corti 2024

La telecamera insegue un dialogo familiare, inquadrando alternativamente un ragazzo intento a giocare in cortile con lo skateboard e il volto di un vecchio, seminascosto nel buio, dietro a una finestra socchiusa.

“Nonno, ci sono altri film di Ritorno al futuro, oltre ai tre bellissimi che hanno ritrasmesso nei giorni scorsi?”

“Mi dispiace, Martino, ma dopo la trilogia che hai rievocato, purtroppo non sono stati girati altri episodi di quella fortunata serie”.

“Peccato! Ma almeno, qualche scienziato ha mai provato a progettare davvero una macchina del tempo? Sarebbe bello poter girovagare nel passato e nel futuro”.

“Mio caro, in un certo senso, le macchine del tempo già esistono: i libri di storia consentono di viaggiare nel passato, quelli di fantascienza di avventurarsi nel futuro”.

“Veramente, nonno, passato e futuro vorrei viverli e godermeli, non sfogliarli”.

“Così potrebbe essere, mio caro: i libri non sono fatti di carta né di inchiostro, ma di emozioni. Il rivestimento in cellulosa serve solo per consentirne la fruizione a noi, aridi materialisti”.

“Non prendermi in giro, nonno, io vorrei essere il protagonista dei viaggi nel tempo”.

“Ci sono anche questi marchingegni, tesoro, si chiamano ricordi e sogni a occhi aperti: permettono, sapendosi concentrare, di rivivere esperienze già esplorate, riprovandone intensamente le trepidazioni, oppure di immaginarsi in situazioni future, provando suggestioni indistinguibili da quelle reali”.

“Capisco cosa intendi nonno, ma io vorrei poter modificare il destino, come ha fatto Marty”.

“Puoi farlo, – assicura il nonno – il flusso canalizzatore di cui hai bisogno si chiama volontà e va esercitata con determinazione e con costanza, elementi più potenti del plutonio. Devi progettare i tuoi obiettivi, fissando date ragionevoli per realizzarli. Cimentati Martino, potrebbe funzionare, se il tuo cervello saprà raggiungere la velocità di ottantotto pensieri orari”.

“Grazie nonno del suggerimento, ci proverò. Ma allora, perché tu non hai mai trasformato la tua sorte?”

Il nonno viene ora inquadrato integralmente, trascurato e malvestito, incastonato in un ambiente squallido.

“Determinazione e costanza sono modalità più facili da consigliare che da adottare” risponde la voce del vecchio, in un sospiro.

“Vorrei saper tornare nel passato a prenderti, nonno”.

“Continua invece il tuo viaggio nel futuro; lo hai già intrapreso e stai procedendo alla non trascurabile velocità di sessanta minuti all’ora. Buon viaggio, Martino. Grazie comunque. Mi hai appena stimolato a riprogrammare il mio futuro: non è mai troppo tardi”.

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10 commenti »

  1. Che bello quel” vorrei saper tornare nel passato a prenderti, nonno”!!Un ‘ affermazione tanto potente, da riuscire a innescare una riprogrammazione non prevista, non scontata!

  2. Ti ringrazio Angela per la visita e per il tuo commento. Mi fa molto piacere il tuo apprezzamento.

  3. “Non è mai troppo tardi” questo è il prezioso messaggio di questo racconto per corti. Oltre alla nostalgia della saggia e avvolgente presenza dei nonni.
    Grazie Roberto.

  4. Bella relazione reciproca tra vecchi e giovani, uno scambio generazionale non scontato !

  5. Grazie a te Cristina per le belle parole che hai riservato al mio corto.

  6. Mi compiaccio, Marco, del tuo giudizio generoso. Grazie.

  7. Un bel racconto Marco che ha varie chiavi di lettura. Il nonno non è “un vincente” ma ha un grande amore per i libri che cerca di trasmettere al nipote: un viaggio nel tempo e nelle vite degli altri attraverso le parole scritte. Il nipote invece ama profondamente suo nonno e vorrebbe davvero poter viaggiare nel tempo come il personaggio del film di fantascienza per modificarne la vita togliendogli l’amaro sapore della sconfitta.
    Alla fine entrambi capiranno che i viaggi nel passato sono necessari per capire soprattutto gli errori e darsi degli obiettivi. Entrambi capiranno che hanno un viaggio nel futuro da affrontare, quello nella “vita che resta” . Complimenti Marco

  8. Ti ringrazio Anna Rosa per l’articolato commento. Mi chiedo se il “Marco” a cui ti sei rivolta sia sbucato dal passato o dal futuro.

  9. Scusa Roberto, sinceramente non so da dove sia sbucato Marco, forse dal passato magari qualche Marco Contini mio compaesano, visto che è un cognome presente nella mia isola (La Maddalena). Sono ancora più imperdonabile perché lo scorso anno abbiamo goduto insieme di menzione speciale. Comunque confermo invece il mio commento.

  10. Comunque Anna Rosa, grazie a Marco, ho saputo che vivi in un luogo incantevole e ho ricordato l’accostamento dei nostri nomi, nel 2023.

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