Premio Racconti per Corti 2024 “Via Antonio de Curtis” di Alfonso Sentina
Categoria: Premio Racconti per Corti 2024INT – SCALE PALAZZO POPOLARE – MATTINA
Gilda, donna mora di mezza età, strofina lo straccio sulle scale del palazzo. Ogni tre quattro passate fa un passo indietro a scendere i gradini. Scopettone, acqua, strizza lo straccio e ricomincia. Ha un sorriso appagato.
Gilberta, donna robusta, sale le scale e incontra Gilda. Per passare Gilberta si fa stretta al muro, badando a scegliere le zone meno bagnate dei gradoni dove mettere i piedi.
GILBERTA
Ciao Gilda
Gilda si rivolge a Gilberta tenendo una mano su un fianco e lo scopettone nell’altra. Ha gli occhi pieni di energia e un sorriso che scopre i denti.
GILDA
Gilbé buon giornooo … Come staii? Passa pure che’ oggi i gradini li faccio brillare.. ahh se non passasse il cane dei Pedigrosi
GILBERTA
Sto bene, ma c’ho avuto una nottataccia… ho sognato mio suocero, te lo ricordi?
GILDA
Bon’anima…
GILBERTA
Mi diceva di non andarci al negozio di Duccio, ché con lui so’ solo guai …
Gilberta supera Gilda che riprende a strofinare.
GILDA
Non ti preoccupare Gilbè… che i sogni delle persone… non hanno mai fatto male a nessuno
GILBERTA
See, see… stammi bene …
INT – BAGNO APPARTAMENTO GILDA – GIORNO
Gilda si trucca allo specchio. Top nero, spalle scoperte. Occhi profondi. Morde il rossetto per uniformare i colori. La gonna si agita sfiorando le gambe.
dri-driiin
Gilda attraversa il corridoio, sbuca nel salottino e apre la porta. Marco è moro, magro, ha sedici anni. Marco sgrana gli occhi.
INT – SOGLIA DELLA PORTA, SALONE APPARTAMENTO – GIORNO
Marco resta sulla soglia di casa, di fronte alla mamma.
GILDA
Dai.. che fai lì impalato? Vieni a vedere .. vieni
MARCO
Ma cosa devo vedere?
Gilda prende Marco per la manica della giacca. Tirandola gli scappa di mano.
GILDA
Dai vieni … guardaa
I due si affacciano alla finestra. Gilda indica un motorino parcheggiato nel giardino condominiale.
EST – STRADE DELLA CITTA’ – GIORNO / TRAMONTO
Marco è felice. A bordo del motorino, percorre le strade della città.
EST – VILLA COMUNALE – SERA
Marco parla con due amici del motorino, davanti all’ingresso di un giardino comunale.
TANCREDI
Non hai capito!? Se ci metti la sito plus ti prende almeno 20 km di allungo
COZZA
Seee… lascia stà Tancrè.. perdi di scatto, o ci cambi tutto… il gruppo termico, pistone, fasce, carburazione, oppure…
MARCO
Oh ma vi pare che cambio tutto, gli levo la marmitta, gli cambio il motore… questo rimane così. A me mi piace così com’è… Oggi c’ho fatto un po’ di rodaggio … va’ che è una bellezza
Passano alcune autovetture sulla strada antistante il parco comunale.
Bruum – pausa – bruuum …
TANCREDI
Andiamo a farci un giro?
MARCO
Io vado a casa ché sono stato fuori tutta la giornata
TANCREDI
Vabbè Marcolì, noi andiamo da Carletto poi andiamo a casa pure noi
COZZA
Ciao Marcolì
TANCREDI
Bella Marco
MARCO
Ciao regà!
I ragazzi si allontanano in sella ai loro motorini.
bruu-umm
EST – PALAZZI POPOLARI – GIORNO
Arsura nel quartiere.
Frinire delle cicale
Intonaco screpolato del palazzo dove Gilda e Marco vivono.
INT – APPARTAMENTO GILDA – GIORNO
Marco nel salone cerca disperatamente la madre. Spaventato urla.
MARCO
Ma’ maaaa… m’hanno rubato il motorino!
Gilda è disorientata, guarda Marco, non risponde.
MARCO
(disperato)
Stavo andando da Tancredi, l’avevo parcheggiato qua sotto
GILDA
Non urlare. Non ti preoccupare, vedrai che lo troviamo quel disgraziato
MARCO
(furibondo)
Ma che diciiii? Me l’hanno fatto Ma’… è andato… che vuoi trovare?
Entrambi camminano per casa frenetici, si affacciano più volte alla finestra. Marco è arrabbiato. Gilda tocca il figlio sulla spalla.
Il televisore è acceso sul notiziario delle 13.
GILDA
Daiii andiamo dai Carabinieri a fare la denuncia
Marco afferra la madre per un braccio.
MARCO
Non hai capito, l’hanno fatto stanotte. Non lo troviamo più, l’hanno smontato
(cambia tono su “smontato”)
Sparito. E’ andato. Rubato…
GILDA
Marco lasciami che mi stai facendo male
Gilda guarda Marco con forza e si strappa di dosso la mano del figlio.
Dissolvenza
EST – STRADE DEL QUARTIERE (CAMPO RIONALE) – GIORNO
Marco fuma. Cammina sul marciapiede, svolta l’angolo sul campetto rionale in terra delimitato dalle facciate dei palazzi.
“Campetto rionale”
Scritta in basso
Marco butta la sigaretta. Saltella per raggiungere il centro del campo e mima le movenze di un calciatore. Si dirige verso la rete scartando due avversari immaginari. Doppio passo a saltare l’avversario. Marco si avvicina alla porta. Carica il tiro. Goal.
China il capo. Sostiene il fiatone per qualche secondo.
Alza il braccio destro, indicando il cielo.
Il quartiere è quiescente.
Frinire delle cicale
INT – APPARTAMENTO GILDA – GIORNO
Gilda stira una camicia. Alza il volume della radio. Entra Marco.
GILDA
T’ho stirato la camicia
MARCO
Quella rossa a quadri?
GILDA
Yes
MARCO
Grassie
Marco si avvicina alla mamma che ripone l’asse da stiro tra il muro e l’armadio del corridoio.
Gilda si gira, evita Marco e va in cucina. Marco la segue.
MARCO
Come stai?
(sorride)
Gilda non risponde. E’ contentissima. Di spalle a Marco. Ha tra le mani la macchinetta del caffè che cerca di aprire. Sorride. Marco si avvicina alla mamma. E l’abbraccia.
Fine.