Premio Racconti per Corti 2011 “Superman intervista gli italiani” di Luca Satta
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Nell’estate del 2010 si è verificato un evento che ha dell’incredibile. Un uomo in costume da Superman si è aggirato per le strade d’Italia per videointervistare i passanti. Il lato incredibile della cosa sta nel fatto che tutti quelli intervistati sono apparsi fermamente convinti dell’esistenza reale dell’uomo d’acciaio, altrimenti conosciuto con lo pseudonimo di Clark Kent. Ne sono emerse così testimonianze autentiche di italiani che mettono a nudo le proprie speranze, paure, ambizioni e strategie esistenziali, di fronte all’uomo simbolo di forza inesauribile e incorruttibile onestà.
In proposito sono state avanzate diverse ipotesi: si è trattato di una forma innocua di isteria di massa, o dell’ennesima presa in giro televisiva, fino a scomodare l’imminente avverarsi di antiche profezie.
Il materiale video che segue è stato rinvenuto da un giornalista sul luogo dell’ultima intervista.
[bambino napoletano]
Supermàn ti piace la pizza? Il fidanzato di mia sorella tiene una pizzeria, se vuoi ti ci porto. Ma tu sei vero o sei solo vestito? Li tieni i poteri? E fa vedere
[assicuratore]
Mi chiamo Marco, ho trent’un anni e lavoro in una compagnia di assicurazioni. Devo dire che mi fa un po’ strano essere intervistato dal mio idolo dell’infanzia. Anzi, non riesco quasi a crederci. Leggevo le tue avventure e adesso sei qui davanti a me, in carne e ossa… e materia cosmica! E’ semplicemente fantastico! Scusa se ti faccio una domanda un po’ stupida, ma tu sei assicurato? No perché durante i tuoi salvataggi ti capita di provocare danni anche ingenti. Non so nemmeno se esiste una polizza per questo tipo di sinistri, forse qualcosa che va bene per i disastri naturali… Scusa, deformazione professionale. Lavori già con qualche compagnia? Scusa, hai ragione. Davvero fantastico!
[studente di fisica]
Immagino tu conosca l’equazione di Dirac. Come, non la conosci? Quella dell’antimateria. Ah, touché! tu ci hai fatto a pugni con l’antimateria. Pensi si possa organizzare un seminario in facoltà da noi, dove ci racconti un po’ delle tue esperienze cosmiche? Splendido! Pensi possa avvenire in un orizzonte temporale più proprio del processo di decadimento dell’uranio o della scadenza di uno yogurt? Domani? Fotonico! Il prof sbaverà dalla gioia.
[due ragazze]
Come faccio a sapere che sei davvero tu? [la ragazza si tocca all’improvviso una spalla] Scotta! Ma, mi hai solo guardato. Allora è vero, sei davvero Superman. Che figata! Mari, vieni, una cosa pazzesca, vieni, lascia stare il cellulare, lo mandi dopo quel messaggio. Lo vedi chi è lui? Si, quello vero. Io credevo che era uno di quelli che ti danno i buoni sconto per il supermercato. Scusa, sei pure un gran figo!
[seguono svariate interviste: a un negoziante, una cantante lirica, un uomo di culto, un deputato, uno spacciatore, un capitano di industria, uno stuntman, ecc., fino a che, durante l’intervista di un giornalista, accade quanto segue]
Cos’è, sei stufo di rispondere a domande e hai deciso di ribaltare la prospettiva?
[sullo sfondo dell’inquadratura, alle spalle del giornalista, si intravede un tizio armato di pistola. Il braccio di Superman entra nell’inquadratura e trascina via il giornalista per toglierlo dal tiro del tizio armato che esplode un paio di colpi. Superman continua a inquadrare e si vede il tizio che scaglia via la pistola e si tiene la mano dolorante. Poi la telecamera viene posata a terra a inquadrare il tizio che scompare in una folata di vento rosso-blu]