Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2024 “L’ospite” di Elisabetta Imperato

Categoria: Premio Racconti per Corti 2024

-Mi chiedo se è il caso di litigare per una cosa così insignificante.

-Eh già perché per te quello che è accaduto sarebbe una cosa insignificante.

-Certo, è arrivato all’improvviso quasi ad ora di pranzo e…

-E tu che ti ostini a non chiudere mai la porta come si deve. Basta una piccola spinta e chiunque può intrufolarsi in casa: truffatori, ladri, malintenzionati, magari anche un assassino.

-Sei il solito esagerato. In fondo lui mi ha chiesto garbatamente di entrare perché aveva una gran sete. Mi è sembrato piuttosto giovane ma alquanto malmesso perché zoppicava e si lamentava, trascinandosi a fatica.  Mi ha fatto una gran pena e sono stati i suoi occhi malinconici a parlare al posto suo. Ci siamo guardati a lungo e mi sono fidata.

-E tu probabilmente gli avrai offerto di rimanere a pranzo. Magari invitandolo anche per la cena. Dimmi la verità ha dormito da noi ieri?

-Adesso cominciamo pure con la gelosia. Sei irrecuperabile e non ti fidi di me. Tu non ci sei mai e mi sono stufata di restare sempre sola per giorni e giorni. Anch’io come te che con la scusa del lavoro te ne vai in giro e conosci gente, avrei bisogno di un po’ di compagnia.

-Comunque io non lo voglio in casa neanche se il poveraccio viene solo per un goccio d’acqua. Non siamo mica un ente di beneficenza o il Fatebenefratelli

-Adesso mi hai stufato. Questa è anche casa mia e faccio quello che mi pare. Sei tu che hai insistito per acquistare questa villetta a piano terra che dà su un giardinetto aperto sulla strada. Se avessi voluto isolarmi dal mondo avresti dovuto comprarmi un castello. E poi Ernesto….

-Ernesto? Conosci anche il suo nome? A questo punto siamo arrivati? Vedo che ormai c’è una certa confidenza tra voi, magari vi date anche del tu. Ti ha detto lui di chiamarsi così?

-Assolutamente no. Ho sentito che la nostra vicina di casa ieri quando lui si è avvicinato, lo chiamava con questo nome e gli ha detto sgarbatamente di andar via, che non lo vuole più tra i piedi. Evidentemente il soggetto gironzola da un po’ nel nostro quartiere. Sarà di certo un senza tetto. Ma ti assicuro che è un essere innocuo. Tra l’altro ha un portamento elegante, quasi aristocratico, segno che viene da una buona famiglia. Forse è solo un po’ sfortunato e anche timido perché è rimasto fermo sulla soglia e non si decideva a venire avanti. Mi guardava con occhi supplichevoli che dicevano più delle parole. Ti assicuro che non farebbe male a una mosca.

-Io in questa casa non conto più niente. Lui arriva quando gli pare, si accomoda e mangia e beve

a casa nostra. Sei tu irrecuperabile.

-Guarda ora stai davvero esagerando. Lui non è così sfrontato come lo dipingi. Te l’ho già detto, ha addirittura aspettato che insistessi per entrare. E da parte mia solo quando ho capito che era una creatura perbene, affidabile e bene educata l’ho fatto accomodare. A modo suo mi ha fatto capire che era assetato e soffriva di solitudine.

Mentre i due continuano a litigare si sentono dei rumori provenire dall’esterno.  Piccoli passi, su e giù sulla soglia di casa, annunciano che qualcuno aspetta con discrezione di entrare.

-Chi c’è là fuori? Hai sentito anche tu? Sicuramente è lui che ha scambiato casa nostra per un ospizio o per un ristorante.

-Si è lui. Ernesto. Finalmente potrai incontrarlo e smetterla con le tue paturnie. Ora te lo presento.

Vedrai che ti piacerà e farete amicizia.  È un buonissimo gatto persiano.

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6 commenti »

  1. Racconto breve che affronta la tensione tra una coppia a causa di un inaspettato ospite misterioso. La conversazione riflette le diverse percezioni dei due sullo sconosciuto che ha varcato la soglia di casa loro. La rivelazione finale sul vero “Ernesto” porta a una sorprendente risoluzione che scioglie le tensioni. Una piccola storia che con garbo e ironia ci ricorda quanto sia importante comunicare e fidarci l’uno dell’altro nelle relazioni.

  2. Il racconto rende con efficacia situazioni di malcontento fin troppo comuni all’interno di una coppia. Ernesto, il convitato di pietra, é “l’effetto sorpresa” che riesce a strappare un sorriso al lettore stravolgendo la trama condotta ingannevolmente sino alle ultime battute. Simpaticissima lettura

  3. Il lettore è cucinato a fuoco lento, lentissimo, una parola dietro l’altra. Fino ad arrivare alla fine quando, dopo essere stato cotto a puntino, Elisabetta Imperato si diverte a sconvolgerlo ancora di più deludendo le sue aspettative e ribaltando il suo punto di vista. Brava brava.

  4. il racconto è ben strutturato. Riesce a nascondere gli indizi nella prima parte confondendo il lettore sulla identità dell’ospite. E il finale è molto bello perchè l’effetto spiazzante è riuscito. “Scrivere è nascondere qualcosa in modo che venga scoperto”
    Complimenti

  5. Dialogo ben impostato con finale a sorpresa. Lettura scorrevole.

  6. Agile botta e risposta basato sugli atteggiamenti di conflitto della coppia ( mancanza di disponibiltà maschile, apertura femminile). Racconto condotto abilmente attraverso l’equivoco, il malinteso, regalando una chiusura simpatica, efficace.

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