Premio Racconti per Corti 2011 “Il tuo pensiero mi segue ovunque” di Matteo Minerva
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Un pensiero ossessivo, specie se è quello della donna amata che ti ha lasciato può rendere difficile concentrarsi anche sulla cosa più semplice.
Per MARCO la metafora è presa alla lettera: la presenza di Paola, la sua ex, lo segue in ogni azione quotidiana. Vede comparire il RICORDO DI PAOLA quando si prepara il caffè. Si distrae nel contemplare i suoi occhi :”erano verdi giusto?! sì. a volte con la luce sembravano blu” così il caffè viene dimenticato e si brucia: “lo vedi?!” dice Marco, con dolcezza, al ricordo che lo squadra “Perché continui a stare qui? Sei solo un ricordo. Non riesco a farmi neanche un caffè se mi perseguiti così”. Il ricordo di Paola resta in silenzio a guardarlo in ogni azione quotidiana: in piedi sul limitare della porta, accanto a lui sulla poltrona mentre guarda la Tv (Marco si distrae a guardarla ed “ecco!mi hai fatto perdere la scena che ci piaceva”), in piedi in bagno mentre Marco si fa i denti o la doccia (“No dai, almeno qui non mi seguire”).
Ai colloqui di lavoro o in altre circostanze Marco viene sempre distratto dal Pensiero di Paola che lui vede fisicamente e a cui si rivolge (“non ora dai!”) tra la perplessità di chi lo vede parlare al vuoto.
Persino la sera, a letto, quando Marco prova ad addormentarsi il ricordo di Paola lo segue:”insomma ricordo,basta và via, per favore. Se resti qui non posso addormentarmi…ma che ci rimani a fare?! tanto…cioè…sei un ricordo non è che possiamo fare molto…”.
Marco telefona alla vera PAOLA per convincerla a venire per provare a mandare via lei quell’ostinato “RICORDO DI PAOLA” (magari tra di loro, essendo così simili,si capiscono). Paola non vuole tornare a vedere Marco, insiste su quanto le faccia bene non vederlo, sul fatto che anche lei si è rifatta una vita. Ha nuovi interessi e anche un nuovo uomo ma Marco riesce a convincerla.
Paola, quando arriva da Marco, è molto fredda. Marco, nel vederla bella come la ricordava, è in difficoltà. Lei lo prega di fare presto perché un “amico” la sta aspettando.
Paola nel vedere il “RICORDO DI PAOLA” sembra ingelosirsi. La situazione presto si ribalta: Paola, tra il geloso e l’invidioso, lancia frecciatine a Marco a proposito del ricordo che lui ha di lei: “Di certo non ho le guancie così piene, e i miei capelli sono decisamente più chiari…oddio che acconciatura! mai avuto un taglio del genere”
Paola si decide a liberare Marco da quel “ricordo” che le fa concorrenza.
Dall’iniziale scontro Marco e la vera Paola finiscono col rievocare ricordi sempre più piacevoli del tempo in cui stavano insieme, il tutto sotto gli occhi dolci del Ricordo di Paola (sempre in silenzio in mezzo a loro).
Paola alla fine tra il riso e il pianto bacia Marco. Gli rivela che anche lei pensa sempre a lui. E la vita che si è rifatta? il nuovo uomo? l’amico che la sta aspettando?
Paola apre la porta di casa e svela sul pianerottolo il RICORDO DI MARCO: eccolo il suo uomo. Anche lei non si è liberata del suo ricordo.
Paola e Marco e i rispettivi ricordi cenano tutti insieme.
Paola e Marco ( o forse i ricordi di loro, perché ormai è impossibile distinguere ) sono pronti per uscire di casa per la sera : ” noi usciamo”… gli altri due “Paola e Marco” seduti sul divano a vedere un film li guardano e un po’ scherzando un po’ preoccupati gli chiedono: “ma poi ritornate, vero?”
FINE
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Tenerssimo, nel suo piglio fantascientifico!!!