Premio Racconti per Corti 2011 “L’Ascensore” di Matteo Minerva
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Un’ Anomala storia d’amore tutta in ascensore. ELISA è una semplice casalinga. Ama molto leggere.
Le sue mattine cominciano appresso ad ALDO, il marito rozzo che deve prepararsi per andare al lavoro. Gli prepara il caffè,gli porta la camicia stirata, gli trova le chiavi senza neanche avere un grazie. A casa l’unica voce a sentirsi è quella della TV (della De Filippi o del GF). Alla solita ora, per Elisa, a spezzare il pomeriggio arriva l’uscita…ma solo per fare la spesa.
Elisa rincasa sempre alla stessa ora con le buste della spesa e si incontra con GIULIO, l’inquilino del piano di sopra.
Si scambiano il solito saluto. GIULIO, un sessantenne distino con aria malinconica da professore d’altri tempi, nota sempre, tra sé, i libri diversi, che ELISA porta sotto braccio mentre in mano tiene le buste della spesa. Ogni volta uno diverso. Romanzi o libri di poesie. Ogni volta Giulio si offre di tenerle le buste. Poi salgono in ascensore.
Elisa scende al suo piano. Un saluto. Le porte dell’ascensore si richiudono. Ognuno rincasa.
Un giorno uguale agli altri, alla stessa ora, Elisa e Giulio si incontrano in attesa dell’ascensore. Dopo il saluto ordinario Giulio nel vedere il libro di Neruda che Elisa ha con sé recita il primo verso sorridendo :“questa volta lasciate che sia felice”.Salgono in ascensore Elisa semplice e timida come una bambina, nel silenzio imbarazzato di quando si sale in ascensore, recita un verso successivo a quello citato da Giulio:“il mondo è oggi la tua bocca”. Un sorriso dolce di Giulio.Di nuovo silenzio. Elisa e Giulio si baciano.
L’ascensore arriva al piano di Elisa che esce risistemandosi vestito e capelli. Giulio rimane in ascensore pensieroso.
La sera dopo Elisa e Giulio si rincontrano. Così per altre sere. Un verso nuovo recitato ogni volta dopo essersi salutati ed essere saliti in ascensore con un sorriso complice e giocoso.
Una sera, nel salire in ascensore insieme, dopo il loro bacio, Giulio chiede a Elisa di andarsene con lui che sta traslocando. Elisa non sa che dire. L’ascensore si ferma, va via la luce. Dopo lo spavento iniziale Elisa bacia ancora Giulio. Fanno l’amore. Quando torna la corrente e l’ascensore arriva al piano di Elisa, che si è ricomposta, Giulio schiarendosi la voce le chiede se non sale da lui. Lei sta per aprire la porta di casa ma ci ripensa. Lascia sul pianerottolo le buste della spesa e sale con Giulio nel suo appartamento. Le valigie sono pronte per il trasloco. Solo pochi mobili sono rimasti nell’appartamento. Sulla scrivania di Giulio, Elisa vede oltre ai tanti fogli scritti da Giulio, dei foglietti appesi al muro. Su ognuno di loro data e ora e un verso o una citazione. Elisa capisce che ogni giorno si riferisce ad un loro incontro e le citazioni ai libri che lei portava con sé. Giulio le indica il foglietto con la citazione di Neruda “è la data di quando ci siamo baciati” e ripete il verso che si erano scambiati.
Escono insieme dall’appartamento. Mentre stanno caricando le valigie in macchina, Aldo, il marito di Giulia, la ferma. Non l’ha trovata in casa e ha visto le buste lasciate sul pianerottolo. Elisa non sa che dire. Prima che Giulio possa intervenire dice al marito che stava solo dando una mano al “signore”. Aldo le risponde male e insieme tornano a casa. Elisa si ferma per guardare Giulio, ma non sa che fare. Riesce solo ad augurargli buon viaggio. Quando Elisa ed Aldo salgono in ascensore lei, sul pavimento dell’ascensore trova il libro di Neruda. Lo raccoglie distrattamente sorridendo ad Aldo e accennando al fatto che deve essergli caduto.
L’ascensore si ferma. “Che palle” è il commento di Aldo. Elisa sorride, sfoglia il suo libro e trova il foglietto di Giulio con il verso citato.
FINE
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Finale amaro, in un racconto dove il romanticismo tenta di sopravanzare la quotidianità spesso crudele.
Fa riflettere.
Grazie. mi fa molto piacere il tuo commento.
M.
Interessante l’approccio dell’ascensore. Se lei fosse partita sarebbe forse poco credibile, dopo una così breve “relazione”. Mi piace.
Grazie Massimiliano. da parte di un grande amante della scrittura fa molto piacere un “mi piace”.
Ho dato un’occhiata veloce al tuo sito: appena avrò più tempo non vedo l’ora di leggero qualcosa di tuo.