Premio Racconti nella Rete 2022 “La gatta” di Cinzia Bambini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022Una gatta, che dico, lei è quella micia all’apparenza cauta, amichevole con tutti, sempre alla scoperta di luoghi nuovi, di particolari che la incuriosiscono come solo un cucciolo innocente e puro sa fare. Laddove non avverte pericoli si muove con fare brioso, contrapponendosi ad attimi in cui alza una zampina alla volta, nel suolo in cui cammina, evitando possibili insidie o precipizi inattesi dove non c’è una mano tesa pronta a salvarla. Con i suoi splendidi baffi lunghi e setosi, fiuta tutto ciò che la circonda: i gesti , le parole, i fruscii e quei rumori tanto forti da farla certe volte sobbalzare. Tutta nera, pelo lucido, folto e lungo, quasi a sembrare una lunga chioma di capelli ricci, occhioni grandi e leali, di un bel color nocciola, esaminano, pietrificano e parlano da dentro l’anima, quell’anima che in pochi toccano e che sanno vedere. Fuori dagli schemi e imprevedibile. Quando miagola, emana positività, fiducia e semplicità ma ogni tanto si adagia, sul davanzale di quella finestra ad osservare fuori, ammirata dai passerotti, dalle rondini che volteggiano e vorrebbe essere libera, come loro, di volare nell’immenso cielo azzurro, lontano da nuvole e tempeste, pensando alla sua vita e a quello che vorrebbe.
Gatta arguta ,osserva scrupolosa ciò che accade intorno a lei, sensibile e a tratti molto delicata come una bolla di sapone che al soffiar del vento si dissolve. Solo lo sguardo attento di chi le vuole bene percepisce quei piccoli miagolii, lievi, soffocati , sussurrati come il suono soave di un carillon, una ninna nanna dolce e pacata. Lei, con un capriccio legato ad ogni suo riccio, la passione sfrenata e le idee temerarie, manda spesso fuori di testa chi le sta attorno. Disorienta fino al punto che nessuno riesce a scorgere, tra quelle linee marcate e a tratti sottili, il solo bisogno di tenerezza, facendo volatizzare e addolcire in un lampo, tutti i suoi capricci, come quando al mare dopo una tempesta guardi all’orizzonte, chiudi gli occhi e un filo di vento ti accarezza il viso e tu sospiri, prendendo da questo tutta la linfa , l’energia e la serenità cercata.
A sorpresa regala spesso qualche graffio qua e là. E’ birichina, si diverte, mordicchia e gioca, ma dopo, nel silenzio e nell’oscurità della notte torna ad accarezzare e a baciare quei piccoli graffi, mettendosi vicino al calore che nutre intorno a sé. Spinge la testina con vigore per essere abbracciata, coccolata , adagiandosi con tatto e una morbidezza che solo un batuffolo di cotone ha. Rannicchiata, dorme tra le braccia di chi l’accoglie con amore. Se giochi a sua insaputa, se le pesti una zampina, lei ti guarda, tira fuori gli artigli , grida e reagisce come una leonessa ferita, la rabbia la fa piangere facendo crollare il mondo intero, però poi, si addolcisce. Amante dei suoi sentimenti così veri e buoni spesso torna ad essere una cucciola, quella gattina che con gli occhi grandi e profondi ti guarda e chiede: “ Coccolami !!!”.
Che bella e amorevole descrizione del mondo “gattesco”… Ho rivisto il mio gatto. Mi ha molto emozionata
Mariarosaria Rossi grazie mille. Gentilissima e mi ha fatto piacere averla riportata ad un ricordo caro.