Premio Racconti nella Rete 2022 “Anna ed io”di Maria Teresa Meiattini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022Anna, Anna è questo il tuo nome vero? L’ho sentito pronunciare all’infinito da tuo marito, disperato, ormai stremato, accasciato su se stesso. Anna lascia che mi avvicini a te e che ti ascolti. Non me lo impedire, ti prego. Adesso salgo e sono disposta ad ascoltarti ad ascoltare il tuo dolore. A volte tra donne ci si intende di più. Promettimi che mi darai il tempo di arrivare più vicino a te e guardarti negli occhi. Stai tranquilla salirò da sola, non temere, non ti tradirò.
Ti ho promesso che saremmo state sole io e te. Anna sono qui a destra, affacciata alla finestra alla tua destra. Se allungo la mano posso toccarti. No, no, non ti allontanare non fare scatti. Ti ho promesso: nessun tradimento! Non voglio prenderti con l’inganno. Voglio solamente ascoltarti. Guardami Anna. Ma lo sai che hai due meravigliosi occhi azzurri, impauriti. Sei stanca ,tanto stanca, non sopporti più il peso della vita. Si, so cosa vuoi dire, mi sono sentita ,a volte, anche io così. Ma passa, tutto passa. E’ così.
Non lasciare che un attimo di disperazione abbia il sopravvento sulla tua vita. Sono sentimenti e i sentimenti, per definizione, ,sono mutevoli. A volte sono come velocissime nuvole minacciose che oscurano il cielo preannunciando bufera, ma poi un improvviso vento impetuoso le spazza via velocemente ed ecco il cielo si rasserena. Tu non sei il tuo dolore, la tua sofferenza, tu sei altro. Non sei venuta per caso in questo mondo, in questo tempo. Tu sei unica, non ce n’è un’altra come te, sei insostituibile. Quello che devi fare lo puoi fare solo tu e nessun’altro. Sei su questa terra con un preciso compito, cerca di scoprirlo.
Ognuno di noi ha un preciso compito e penso che sia doveroso per ciascuno di noi scoprire quale sia il proprio. Sappi che sono qui perchè sono convinta che qualunque cosa possa succedere a te, coinvolga totalmente anche me ,come qualsiasi altro essere vivente su questa terra. Siamo tutti collegati da un sottile filo invisibile che ci tiene uniti, saldamente uniti. Se ti lasciassi andare perderei anche una parte di me. Vorrei farti capire che in questo momento tu sei preziosa ai miei occhi e che sarei disposta a fare qualunque cosa per dimostrartelo.
Vedi, tu sei sul cornicione di uno dei palazzi più alti della città ed io sono affacciata ad una finestra dell’ultimo piano di questo palazzo. Io soffro terribilmente di vertigini ,non riesco a guardare di sotto, sto guardando solo te, negli occhi, i tuoi profondi occhi azzurri. Ecco, se dovesse essere l’unico modo per ricondurti dentro ,sarei disposta a venirti a prendere lì, sul cornicione. Ma tu continua a guardarmi negli occhi. Aspetta, prendo una sedia e salgo sul davanzale della finestra. Guardami Anna, sono anch’io sul cornicione, come te, ma guardami sempre. Ho fatto un passo verso di te, ora provo a farne un altro. Non ci riesco, sono impietrita dal terrore, sento venir meno le forze.
Se distogliessi lo sguardo dai tuoi occhi sarebbe la fine, se solo guardassi giù, sarei attratta dal vuoto. Aiutami Anna le gambe mi tremano, non resisto un minuto di più, ti prego Anna aiutami, afferrami la mano e portami in salvo. La vista mi si sta offuscando, non vedo più i tuoi occhi azzurri, ma sento la tua mano stringere la mia e sento la tua voce rassicurante che mi dice: ancora un passo solo un passo e saremo dentro.
Bello il passaggio sui sentimenti, mi ha colpito particolarmente.