Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2018 “L’incontro” di LauraBi

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018

La porta si aprì con un leggero cigolio. Dagli scuri delle finestre una sottile lama di luce faceva brillare grumi di polvere sospesi nell’aria stantia. Nella penombra la signora, compostamente seduta in una seggiola di legno tarlato e cuoio consumato dal tempo, mi guardo’ dritta negli occhi con un sorriso sdentato e beffardo.
I suoi occhi erano punte di spilli, un guizzo vitale del tutto insospettabile in quel corpo dove il tempo aveva banchettato a lungo.
Avevo atteso lungamente quell’incontro, avevo camminato tanto per raggiungere quel luogo. Durante il viaggio avevo preparato accuratamente tutte le domande che avevo intenzione di rivolgerle.
Le ripassavo mentalmente una ad una cercando di memorizzarle bene. Non avevo potuto portare niente con me, solo la mia curiosità e la mia stanchezza. Quella era stata la prima regola. Se ne erano aggiunte altre nel tempo. Tanti sacrifici che avevo accolto con leggerezza purché il mio desiderio di incontrare la Signora si avverasse.
Ora la mia mano si era incollata alla maniglia di quella porta e non intendeva lasciarla andare. Potevo ascoltare il mio respiro affannato a furia di correre dietro ai miei pensieri. Sentivo le mie tempie pulsare e la mia bocca era asciutta di parole. Con uno sforzo sovrumano ripresi contatto con la mia mente, milioni di dubbi e domande affollavano la mia testa come gente impazzita in preda al panico.
La porta si chiuse alle mie spalle con un sinistro tonfo sordo e io non ebbi coraggio di farmi troppo avanti…” per rispetto” -mi dissi, per paura in realtà.
La risata sgangherata e stridula con la quale fui accolta, mi fece raggelare le ossa. La signora smise di ridere e lentamente, estrasse da una tasca dell’abito consunto, un orologio a cipolla. Mi fece cenno di avvicinarmi e le sua mano ossuta apri’ la mia che era si era chiusa in un pugno esangue, e ci poso’ l’orologio.
“Ecco, finalmente ci incontriamo” – disse senza distogliere lo sguardo da me. Dunque cosa ti ha spinto a intraprendere questo viaggio?
Vedo che sei bella e fresca e profumata e così dicendo inspiro’ avidamente il mio odore come se volesse saziarsene.
“E’ vero,ho fatto un lungo viaggio, ho attraversato lacrime di gioia e fiumi di dolore. Ho respirato limpidi cieli azzurri di speranza e ho sfidato venti impetuosi e nuvole gravide di pioggia. Ho scalato ripide montagne dalle vette di cristallo e percorso torridi deserti. Ho affrontato mari accarezzati da lievi venti di bonaccia e schiumosi e gonfi di tempesta. Tutto questo per incontrare te, perché ardo dal desiderio di porti delle domande”
“Mia cara, la curiosità ha il suo prezzo – disse la signora. Io ti risponderò, ma tu non potrai uscire dalla porta da cui sei entrata. Quando ti avrò risposto, tu non sarai più la stessa. Accetti dunque questa condizione?”

“Mi aspettavo che tu volessi in cambio qualcosa e accetto la condizione – dissi facendomi coraggio” poi proseguii.. Anche io, se vorrai, potrò rispondere ad una tua domanda, e in cambio dovrai offrirmi la possibilità di ritornare a casa. Se non mi farai domande
Io rimarrò con te, se me ne farai e io ti risponderò, mi lascerai andare”.
La signora mi squadro’ con commiserazione.. evidentemente era certa di non provare alcuna curiosità nei miei riguardi, quindi senza pensarci troppo mi rispose: “Così sia!”

“Dunque cosa vuoi sapere da me?”
“Ebbene, io voglio sapere perché tu esisti”.
La signora tiro’ su vigorosamente col naso e con aria di sufficienza mi rispose: “Mia cara, io esisto perché tu esisiti. Se tu non ci fossi io non avrei motivo di esserci”.
“Non capisco..io non ho bisogno di te, non mi sei necessaria anzi, ho paura di te”.

“Sbagli ad avere paura di me. Senza di me tutto quello che fai non avrebbe scopo, saresti inutile, non ti renderesti neppure conto di esistere. Ti sembrerà strano, ma io sono la tua guida”.

“Io non voglio limiti, non ho bisogno di guide la gente mi ama così come sono. E’ vero, a volte sono difficile, spesso sono dura, ma anche quando sembra che stare con me sia impossibile, nessuno vorrebbe lasciarmi andare. Non puoi certamente dire altrettanto di te”.

“Vedo che sei testarda, non capisci che non esiste la luce senza il buio?
Che non esiste il bianco senza il nero?” Io sono quella che fa la differenza, quella che fa si che tutti ti desiderino e ti sentano così preziosa”.

Mio malgrado cominciai a capire. La signora aveva ragione e io non sapevo come togliermi da quell’impiccio. Non volevo restare sua prigioniera. Ora che avevo compreso, dovevo rivelare a tutti la verità e,soprattutto, dovevo trovare un modo per andarmene subito da lì. Ma il patto era chiaro: dovevo suscitare la curiosità della vecchia.

“Mia signora la tua saggezza mi ha aperto la mente e ora sono in grado di vedere la tua forza. Vedo che non hai niente da chiedermi, non sei curiosa di sapere perché tutti mi desiderano, non ti interessa assaggiare il mio gusto dolce, eppure sono certa che non sei rimasta indifferente al mio profumo. Ammetto la mia sconfitta. Ecco mi siederò di fianco a te e nessuno saprà mai della tua potenza perché tu non esisterai. Ci annulleremo insieme così io non esisterò e tu non avrai motivo di esistere…”
La signora ebbe un moto di stizza, per la prima volta si sentì in pericolo.Era vero, aveva odorato il profumo della vita così inebriante e fresco e capi’ in un solo istante che non avrebbe potuto rinunciarci, che la sua stessa fetida esistenza di morte non avrebbe avuto più alcun senso, senza la presenza della Vita.
Dunque, ancor prima che potesse rifletterci su, una domanda affiorò sulle sue labbra secche: “Mia cara, ti puoi avvicinare? Puoi farmi sentire ancora il tuo profumo?”…

Le due signore Vita e Morte, questa volta si capirono al volo. La porta si aprì e Vita torno’ a casa più lucente che mai.

Da quel giorno Vita invento’ i ricordi, un inganno sottile alla morte. Nessuno muore mai veramente finché esistono i ricordi da tramandare di bocca in bocca, di cuore in cuore.

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26 commenti »

  1. Semplicemente: bellissimo!!
    Complimenti!

  2. Semplicemente: grazie di cuore!

  3. Il tema della Vita e della Morte è affrontato in modo originale in questo racconto. Questo incontro-scontro mi ha ricordato l’atmosfera magica e carica di simboli del Settimo sigillo di Bergman. A dispetto di un’atmosfera dark il messaggio che se ne trae è in fondo positivo: il finale ristabilisce uno status quo nel quale i due personaggi riprendono i rispettivi ruoli che non sono antitetici ma sono elementi comuni e inscindibili dell’esistenza umana. È ben scritto, si legge tutto d’un fiato, suscita riflessioni, ricordi, emozioni. Che pretendere di più da un racconto breve?

  4. Grazie Akhenaton. Le tue belle parole mi stimolano a cercare di migliorare ancora

  5. Molto brava Laura. Scritto molto bene, con un modo originale e di trattare un argomento assolutamente non banale.

  6. Ti ringrazio per le tue belle parole e la tua sensibilità

  7. Mi è piaciuta quest’aria di mistero accompagna il tema più antico dell’Uomo.

    Brava!

  8. Grazie! Parlare di vita e di morte un po’ aiuta ad esorcizzare le nostre paure

  9. Ciao Laura, molto bello il tuo racconto, bello e originale. La vita e la morte che si affrontano a viso aperto, sono incuriosite l’una dall’altra e in un primo tempo ognuna pensa di bastare a se stessa, per arrivare poi alla consapevolezza di essere, invece, complementari. Nessuna delle due sarebbe esistita senza l’altra e alla fine del loro colloquio, aleggia nell’aria un senso di rispetto reciproco.

  10. Si, la questione è proprio quella che hai evidenziato. Ti ringrazio per il commento.Laura

  11. Un racconto dal potente sottotesto spirituale. Non può esserci la Luce senza le Tenebre, verissimo!
    Complimenti.

  12. Grazie el commento. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato

  13. Racconto bello e originale la bella descrizione ci presenta in modo piacevole alla lettura questo inconsueto incontro. Brava!

  14. Grazie!

  15. Anch’io ho trovato questo tuo racconto molto originale. Hai saputo trattare in modo lieve tematiche pesanti e profonde: brava!

  16. Grazie Anna

  17. Bello! Racconto fantastico pieno di immagini simboliche sul tempo, io ci ho visto uno scontro fra una giovane di Raffaello e una sibilla michelangiolesca in un contorno da quadro surrealista. Bellissima la frase finale.

  18. Commento fin troppo generoso il tuo! Grazie di cuore

  19. Mi sono immaginata queste due “signore”: la prima teme la seconda, però un po’ anche la sfida… E infine la accetta o comunque ne accetta l’esistenza. Bello il finale, con i ricordi quali inganno sottile. Mi viene da pensare a tutti coloro che non sono più, ma che rivivono infatti ogni volta che li rammento. Brava e… grazie per le emozioni e le riflessioni che susciti.

  20. Grazie per il tuo bel commento e per aver compreso così bene il messaggio finale. In effetti mantenere in vita i ricordi, le parole di persone che non sono più con noi, compie questo miracolo di farle continuare a vivere.

  21. Un’allegoria davvero molto suggestiva. L’ho trovato un racconto di forma e stile insolito, sospeso in una dimensione allo stesso tempo straniante e familiare. Bella l’idea che un opposto non possa esistere senza l’altro, è un insegnamento che spesso dimentichiamo.

  22. In risposta a Ivana Librici

    Grazie Ivana, il tema della vita e della morte mi ha sempre suscitato riflessioni che ho cercato di condividere in questa piccola onirica storia. Mi ha fatto molto piacere ricevere il tuo commento.

  23. Un racconto suggestivo denso di metafore e alte liriche. Molto poetico

  24. Cara Laura, il tuo racconto è davvero notevole, di grande profondità ed eleganza. Provo sempre una grande ammirazione per chi riesce ad affrontare temi complessi e di valore filosofico, senza rinunciare alla raffinatezza della scrittura. La brevità poi lo rende quasi aforistico. Complimenti davvero!

  25. In risposta a Margherita Altea

    Ti ringrazio di aver letto e apprezzato

  26. In risposta a Giada Gussardo

    Cara Giada il tuo commento e’ fin troppo generoso. Mi fa piacere tu abbia apprezzato e mi spinge a scrivere ancora di altri “incontriI” im… possibili? Grazie

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