Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2017 “Disuguaglianze” di Barbara Biagioli

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017

Quella mattina Andres si era svegliato con la nausea e la testa pesante, non voleva andare a lavoro, ma lo aspettava una riunione importante.

La doccia lo fece riprendere, andò in cucina; la casa era vuota e silenziosa, Camilla era già uscita per andare a lavoro, scelse la capsula del caffè “forte”, assaporò lentamente ogni sorso poi si vestì , prese le chiavi e uscì.

Arrivato in ufficio la segretaria lo accolse con un altro caffè e gli ricordò gli impegni della giornata, ma lui aveva la testa altrove; la discussione della sera prima con Camilla, sua moglie lo aveva scosso –Non può aver detto veramente una cosa simile, avrò capito male- pensava tra sé e sé , mentre si dirigeva in sala riunioni.

La giornata passò relativamente veloce; l’azienda per la quale lavorava stava lanciando sul mercato una nuova rete televisiva, erano in piena campagna pubblicitaria, eppure non riusciva a concentrarsi.

-Mi sfogherò a tennis con Giulio, vediamo cosa ne pensa-

Verso le 17.00 uscì dall’ufficio con il borsone del cambio, mentre cercava le chiavi della macchina, svoltò l’angolo per entrare in garage scontrandosi con una bellissima ragazza dai capelli rossi, facendole cadere dei documenti.

“oh scusami tanto, ti sei fatta male? Aspetta ti aiuto a raccogliere” disse lui, piegandosi per prendere i fogli per terra.

“no tranquillo” rispose la ragazza

“meno male! Comunque piacere Andres”

Però a quel nome la ragazza ebbe una strana reazione e lui se ne accorse.

“piacere mio, Rebecca” rispose un po’ imbarazzata.

“ci siamo già incontrati per caso?”le chiese Andres incuriosito.

“ no, non mi sembra, ora devo scappare ciao!”

Un po’ perplesso riprese il borsone e si avviò alla macchina –eppure ho come l’impressione di averla già vista, mah-

Arrivato al circolo si cambiò e raggiunse Giulio; suo amico storico, nulla facente e grande giocatore di tennis.

“ehi amico! Che faccia che hai, cosa ti è successo?” gli chiese l’amico, dandogli una pacca sulla spalla.

Andres gli raccontò della strana conversazione con Camilla e della sua preoccupazione, era convinto che lei avesse una relazione e che andasse avanti già da qualche tempo.

“ma ti pare!!! Camilla non farebbe mai una cosa del genere. Dai andiamo a giocare pippa, avrai capito male come al solito” rispose Giulio con un sorriso ironico.

Ma Andres continuava ad essere sempre più confuso, qualcosa non tornava.

La loro relazione era sempre stata basata sulla libertà e il rispetto reciproco, non le aveva fatto mai mancare nulla ed era stato contento quando qualche mese prima le aveva detto che si era iscritta al corso di tango.

Passò la settimana, era sommerso di lavoro e l’argomento di quella sera non uscì più; le cose sembravano in superficie sempre le stesse ma c’era tensione nell’aria, si era creato più silenzio tra loro; Andres decise che doveva inventarsi qualcosa.

Sapeva dove si trovava la scuola di tango e gli orari perché un paio di volte l’ aveva accompagnata, così decise di farle una sorpresa; si vestì come piaceva a lei e prenotò il ristorante –sono sicuro che le piacerà!- pensava mentre si guardava allo specchio prima di uscire.

Erano le 21.00, giusto in tempo per la fine della lezione, parcheggiò, prese la giacca e uscì dalla macchina.

La scuola si trovava all’interno di una vecchia palazzina, aveva un giardino condominiale , qualche lampione, una vasca con i pesci al centro e delle panchine. Da lontano notò due ragazze che parlavano, ma era buio e non riusciva a distinguere bene chi fossero, ma qualcosa alla bocca dello stomaco lo stava avvisando.

Le due ragazze non si accorsero che qualcuno le stava osservando e ad un certo punto accadde quello che doveva essere, le due si baciarono, una bacio vero.

Andres che in quel momento si era avvicinato riconobbe la ragazza dai capelli rossi  e rimase senza fiato nel vedere che l’altra ragazza era proprio la sua Camilla.

Scese un freddo glaciale, il mondo iniziò a girare, la nausea diventò sempre più forte, fu colto da un senso di totale smarrimento; se ne stava lì, fermo, impalato, senza muovere un muscolo.

“1, 2, 3, 4, …” contò con un filo di voce.

Poi l’unica cosa che riuscì a fare fu quella di girarsi e andarsene.

Salì in macchina e partì, dopo qualche metro si dovette fermare per vomitare; lo shock era stato devastante.

Milioni di domande lo assalirono, non riusciva a reggere tutto quel rumore nella testa – Avrò visto male, non poteva essere lei, Camilla non mi avrebbe mai fatto una cosa simile e soprattutto non con una donna! Magari erano solo effusioni tra amiche-

Era nel panico totale, non riusciva più a ragionare in maniera lucida e oggettiva, il cellulare squillò, era lei, non rispose.

Si sentiva umiliato, impotente,Camilla la aveva tradito, non poteva crederci; si sedette sul bordo del marciapiede, fece un lungo respiro e si accese una sigaretta.

Tornò a casa che era quasi l’alba,posò le chiavi nello svuota tasca vicino alla porta e si avviò in camera da letto. Camilla dormiva, rimase sulla porta a guardarla per un tempo indefinito, si seddete sul letto, le diede un bacio e le lacrime iniziarono a scendere.

“ehi, cosa ti prende? Ti senti male? Mi hai spaventata” disse lei ancora insonnolita.

“Andres guardami! Cosa ti è successo? Sei sparito, ti ho chiamato una decina di volte ma il tuo telefono era sempre spento, Andres rispondimi!”

Lui continuava a guardarla senza riuscire a dire una parola, poi prese coraggio e le disse tutto; che l’aveva vista con quella ragazza, del loro bacio e delle tenerezze che si scambiavano e che non aveva avuto il coraggio di parlarle.

“ok ok! Ti racconto tutto” disse lei con le lacrime agli occhi.

“ma che cazzo stai dicendo Camilla?! Siamo sposati da 8 anni, ci conosciamo da sempre e tu ora ti accorgi che ti piacciono le donne?? Ecco il perché di tutti quei discorsi la settimana scorsa, non avevo proprio capito nulla, che scemo!”

“ Andres aspetta! Lasciami spiegare, non sono impazzita all’improvviso… è una cosa complicata.

Rebecca ed io siamo diventate amiche, abbiamo parlato molto ci siamo confidate, tu non ci sei mai e ormai a mala pena mi guardi, con lei è nato subito un legame ed  successo. E’ accaduto solo con lei, volevo parlartene ma sono confusa e imbarazzata anche io e non sapevo come affrontare il discorso e tu sei sempre così schivo”

Andre non poteva credere a quelle parole, gli girava la testa e il sangue ribolliva.

“ Quindi adesso cosa vuoi fare? Puoi farla venire a vivere qui con noi, magari facciamo un mènage-à-trois, così magari ti si schiariscono le idee” disse con un sorriso provocatorio.

“ma che razza di idee ti vengono in testa!! Non mi sembra il momento delle tue provocazioni, ora non ci sono di nessun aiuto”

In quel momento Andres si alzò dal letto, prese lo zaino e senza pensare mise dentro le prime cose che trovò nell’armadio, guardò Camilla, che era ancora seduta sul letto e lo osservava in preda al panico.

“ ti semplificò la decisione, vado via io! Mi dispiace Camy , ma ora non riesco neanche a guardarti in faccia, non sono nella condizione di pensare lucidamente; ora ho solo bisogno di stare solo e metabolizzare, ciao”

“no! Andres aspetta ti prego!” disse lei tra le lacrime in ginocchio sul letto, ma lui era già uscito dalla stanza.

Afferrò le chiavi della macchina, lasciando quelle di casa, si infilò la giacca e uscì, sapendo che la speranza si chiudeva con quella porta. Silenzio.

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8 commenti »

  1. Una storia interessante. Un limguaggio fluido, scorrevole di facile e piacevole lettura.

  2. Grazie mille, questo è il mio primo racconto! mi fa piacere che ti sia piaciuto.

  3. Bel racconto sul tema controverso dell’omosessualità e dell’amore tradito.

  4. GRAZIEEE!!!!

  5. Mi è piaciuto lo stile fluido e scorrevole, e anche l’originalità della storia. Brava!

  6. bello, Barbara! Complimenti!

  7. Bello, scorre via piacevolmente.

  8. Mi è piaciuto molto il tuo modo di raccontare i piccoli gesti della quotidianità. E’ davvero un racconto piacevole!

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