Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2016 “Un’abitudine sbagliata” di Domenico Marseglia

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2016

<<Non preoccuparti>> le disse. <<Anche se non ci frequenteremo più… Ma chi c’impedisce, dico io, di continuare a fare le cose che più ti piace fare assieme?>>

<<Dici?>> gli chiese Samantha.

Dal tono di voce con cui glielo chiese, del tutto tranquillo, Tommi capì che stava prendendo piuttosto bene il fatto che, in sostanza, la stesse scaricando.

<<Eh… Continueremo ad andare insieme all’Idea>> iniziò a improvvisare. <<E a sparlare delle tue amiche… Come se nulla fosse successo.>>

<<Ma come faremo se… se non staremo più insieme?>>

<<Chattando>> buttò lì. <<Lo faremo chattando… Quindi quello di continuare a frequentarci, se ci pensi bene, è un problema tutt’altro che… insormontabile.>>

La stava prendendo in giro. E lo stava facendo piuttosto malamente.

Quella baggianata del continuare a fare le cose che più le piaceva fare assieme, d’altra parte, l’aveva buttata lì giusto per.

<<No, infatti… Tutt’altro che insormontabbile… Sì… A presto, allora>> lo salutò Samantha aprendo la portiera dell’auto.

<<A presto.>>

Rimase ad ammirare per l’ultima volta la plastica e snella perfezione del fondoschiena e delle gambe della sua ex.

“O è molto più cretina di quel che ho sempre pensato, oppure…” meditava aspettando che fosse scomparsa al di là del portoncino della palazzina in cui abitava. “Oppure l’ha presa con stile… E che stile!”

Rimise in moto chiedendosi: “Che l’abbia sottovalutata?”

La sera dopo era seduto di fronte a Odisseo.

Era il suo primo sabato sera da single dopo più di due anni; e per la prima volta dopo tanto tempo poteva, finalmente, godersi di nuovo il suo programma televisivo preferito.

<<Come sei vecchio>> si era lamentata Samantha il paio di volte che, saltata l’uscita, aveva insistito per vedersi quella “palla di documentario”…

Eppure c’era qualcosa… “Forse non mi sono sforzato di comprenderla fino in fondo” iniziò a ripetersi mentre avvertiva i primi sensi di colpa.

E continuò a ripeterselo fino a quando lo smartphone non diede un blip.

La foto di una delle camerette in esposizione all’Idea…Ti piace? Quel povero cornuto di mio fratello vuole che faccio da madrina al suo sgorbietto.”

Alzò gli occhi al soffitto… Proprio in quel momento Odisseo fu interrotto dalla pubblicità.

<<E va bene>> mormorò digitando: “Hai pensato di regalargliela?”

“Ti piace?”

“Bella.”

“E ti credo: costa un occhio della testa… Spero proprio che non cresce babbeo come al padre.”

Tommi si schiaffeggiò forte la fronte con il palmo di una mano:

“È pur sempre tuo fratello.”

“A proposito di quella svergognatissima di mia cognata… Ma lo sai chi ha intenzione d’invitare?”

Si versò due dita di gin e le ingollò entrambe prima di digitare: “Al battesimo?”

“Al battesimo.”

“Chi?”

“Il suo ex! “

“E chi sarebbe?”

“Alfredo… Quel gigolò da quattro soldi che si è fatto tutte le vecchie baldracche che vanno in quel suo buco di palestra.”

“Non ho presente.”

“Dopo che quella svergognatissima si mise con quel povero becco di mio fratello questo Alfredo si mise con Marcella.”

“La tua collega?”

“La mia collega… Ti ricordi quella settimana bianca che ci siamo fatti un paio d’anni fa?”

“C’erano pure loro?”

“Ti ricordi che non ha mai mai tirato fuori il portafogli?”

“Come faccio a ricordarmi, di tutta una settimana bianca, un particolare tanto insignificante!”

“Sul serio?”

“Fatti loro.”

“Ah ma io a un certo punto la presi da parte Marcella e gliene dissi quattro perché va bene tutto ma gettarsi via così con uno che oltretutto potrebbe averci pure l’ADSL… Fosse bello almeno… A i denti tutti storti… Ah ma glielo dissi a Marcella… E mi anno detto che a pure precedenti penali.”

“Marcella? E chi lo avrebbe detto!”

“Deficiente! Alfredo a precedenti penali… Per detenzione di sostanze stupefacienti lì a.”

“Stavo scherzando.”

“Se c’era una cosa di te che mi dava il nervoso quando stavamo insieme era che non si capisce mai quando scherzi.”

“Hai ragione. Dovrei fare più attenzione: è un’abitudine che ha solo qualche pro e moltissimi, troppi contro…”

“Dovresti proprio… Che fai stasera? Non dirmi che ti stai vedendo a quella palla di documentario… Io mi sto preparando per andare a fare due salti in disco con Valerio… Hai presente a Valerio?”

“Attenta a non prenderti l’ADSL.”

“Promesso… Geloso?”

<<Al diavolo tu e Valerio. Chiunque esso sia!>> sbottò digitando: “Tranquilla.”

“Ti manco?”

“Direi di no.”

“Nemmeno un po’?”

“Ti ho scaricata da meno di ventiquattr’ore.”

“Il solito stronzo.”

“Scusa, ma la pubblicità è appena finita e sta iniziando la seconda parte di quella palla di documentario.”

Spense lo smartphone, ma solo dopo aver bloccato il numero della sua ex, si versò altre due dita di liquore e iniziò ad aumentare il volume del televisore.

Si fermò solo dopo essere riuscito a coprire le mute imprecazioni che stava sbraitando dentro di se.

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