Premio Racconti nella Rete 2016 “Meglio dell’Artusi” di Maria Giulia Benini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2016“Buongiorno e benvenuta, lei è la nostra prima cliente! Posso aiutarla?”
“Si cara, vorrei una copia dell’Artusi.”
“Che cosa?”
“Il libro di Pellegrino Artusi, quello delle ricette… per mia nuora, che non sa cucinare.”
“Oh, mi dispiace, non lo trattiamo.”
“L’avete finito?”
“No signora, il titolo non è proprio in elenco. Comunque c’è qualcosa sulla cucina naturale, si accomodi! Abbiamo inaugurato oggi, sono sicura che qui troverà qualcosa per sua nuora…”
“Ma come è possibile che non ci sia? E’ il libro che non può mancare in nessuna cucina….E quando manca, succede come a casa di mio figlio, che si mangiano i surgelati. Senta, me lo ordina per favore? Va bene anche per la prossima settimana, mia nuora compie gli anni domenica.”
“Forse non mi sono spiegata signora, questa è una libreria esoterica.”
“Eso…terica? Ah… ho capito! Quindi avete solo i libri di cucina per i cosi…quelli che mangiano solo i semi? Perché sa, mia nuora è fissata con la storia che la carne fa male. A mio figlio non gli fa mai un bell’arrosto, o due polpettine. Mangiate un po’ di carne, che siete pallidi tutti e due, le dico, ma lei sempre lì con quella roba da canarini. Sembra un po’ un canarino anche lei, con quei capelli tagliati corti corti…ma non devo parlare così di mia nuora, in fondo se mio figlio è contento, devo essere contenta anch’io. Allora facciamo così, mi dia qualcosa di cucina…enterica.”
“Guardi signora, questi sono i titoli che abbiamo al momento, glieli metto tutti qui così può dare un’occhiata con calma. Questi sono illustrati con la descrizione di tutti i passaggi, anche per i meno esperti.”
“Grazie signorina, lei è proprio gentile. Signorina?”
“Mi dica.”
“Questi libri qui non vanno mica bene, hanno delle ricette troppo strane. No, no, ho deciso che prima le prendo l’Artusi, poi potrò regalarle anche uno di questi, magari il prossimo anno, quando avrà imparato qualcosa.”
“Se vuole abbiamo anche un bel reparto oggettistica, sono sicura che le verrà qualche altra idea nel frattempo.”
“Vediamo… quanto vengono quei mortai per il pesto, laggiù? Accidenti, ce ne sono di enormi, rifornite anche i ristoranti?”
“Cosa? Ah, quelle sono ciotole tibetane.”
“Va bene, fa lo stesso, tanto ormai di italiano non si trova più niente. Il pesto lo faranno buono anche quelle.”
“No! Signora, le ciotole tibetane si suonano!”
“Ma hanno pure il pestello…”
“Serve per farle vibrare, sono strumenti musicali, le chiamano anche campane tibetane.”
“Vuol dire che mentre uno pesta il basilico e i pinoli suona anche?”
“Non servono a fare il pesto, servono solo per suonare. Hanno poteri curativi, sa? A seconda della grandezza hanno una tonalità diversa, e possono curano molte malattie.”
“Aaaah … Belle però, tutte lavorate, coi ghirigori. Curative dice? In questa qui grande ci potrei fare il pediluvio quando mi fanno male i calli … ho provato di tutto senza nessun giovamento, va a finire che questa mi fa passare il mal di piedi … Quasi quasi ne prendo due, la grande per me e la piccola per mia nuora … così magari succede un miracolo e almeno un piatto di maccheroncini al pesto a mio figlio glieli prepara.”
“La piccola viene ottanta, la grande gliela posso fare trecento.”
“Cosa? trecento euro?”
“Si, è un occasione, senta come suona…”
“No, lasci stare, per me può suonare anche il liscio dell’orchestra Casadei ma ero entrata per comperare un libro, mica per spendere metà della pensione.”
“Cosa ne dice di una bella lampada di sale?”
“Di sale?”
“Guardi, sono tutte li dietro.”
“Ah, quegli strani sassi rosa sono lampade?”
“Certo, e oltre che ad illuminare hanno anche la funzione di togliere gli ioni negativi e di purificare l’aria.”
“Aspirano anche la polvere quindi?”
“No, tolgono la negatività dalla casa.”
“Intende dire che potrebbe tenere lontana quella pettegola ficcanaso della mia vicina che non perde occasione per vantarsi che lei ha già due nipotini e un terzo in arrivo? Quella sì che è negativa! Potrei tenerla lontana con una delle sue lampade rosa?
“Beh, non funzionano proprio così, ma sono begli oggetti, no? Arredano.”
“Insomma, proprio belli non direi! Scusi sa! No, no, non mi convincono mica tanto. Vediamo un po’ qualcos’altro … Uh, bellino il posacenere con la sabbietta! E questo cos’è, l’affarino per togliere le cicche? Mia nuora fuma come un turco, sa che quasi quasi glielo regalo?”
“Ma non è un posacenere…”
“Ah no?”
“E’ un giardinetto zen.”
“Un giardinetto?”
“Serve per rilassarsi quando si è stressati. Si rastrella pian piano la sabbia e ci si sente più calmi … ma forse non è l’articolo giusto … Continui a dare un’occhiata, magari trova qualcosa che vada bene per sua nuora.”
“ Il tegame per la paella quanto viene?”
“Cosa?”
“Quello piccolo, da due, lì a sinistra. Gli altri son troppo grandi, tanto non invita mai nessuno, e se per miracolo dovesse invitarmi dove ce n’è per due ce n’è anche per tre. Quanto viene quello piccolo?”
“Ma non è un tegame, signora, quello è un gong …”
“Si, adesso mi venga a dire che anche quello non serve a cucinare ma si suona! Ma non è che lei è un po’ burlona signorina?”
“Non mi permetterei mai di prendere in giro una cliente, signora mia, soprattutto la prima che entra nel negozio che aspettavo di aprire da un anno! Ho fatto i debiti per avviare questa attività, ci ho messo mesi per cercare il posto adatto. E poi ho consultato un’astrologa per sapere quale sarebbe stato il momento giusto per aprire e lei mi ha detto che il gran giorno era oggi. In più ho interrogato i Ching, e le rune celtiche e il pendolino, e tutti quanti erano d’accordo sul fatto che avrei dovuto trattare con un riguardo assoluto il primo cliente che fosse entrato, perchè avrebbe segnato il destino della mia attività. Quindi, nonostante mi aspettassi ben altro per questo primo giorno, signora, mai e poi mai mi verrebbe in mente di prenderla in giro.”
“Va bene, ma non si agiti tanto. Figlia mia, certo che lei tra tutti i negozi che poteva aprire ha scelto una cosa ben strana … Scrive sull’insegna che è una libreria e poi non tiene l’Artusi, vende dei mortai che non fanno il pesto ma che suonano, dei brutti sassi lampada, dei posacenere col rastrello che non si possono usare. Comunque non si scoraggi, è solo all’inizio, vedrà che pian piano si farà un nome, lei è così gentile, disponibile, si tratta solo di avere pazienza.”
“Grazie per le sue parole.”
“Certo ha degli articoli un tantino difficili da vendere. Se magari apriva una bella merceria le avrei portato tutte le mie amiche del quartiere, quello sì era il negozio che mancava. Comunque, ora siamo qui. Mi dica un pochino, non ce l’ha un regalo normale per mia nuora? ”
“Lo troviamo, lo troviamo, farò qualsiasi cosa per farla uscire col regalo giusto.”
“Anche perché incomincio ad avere un po’ di fretta, si sta facendo tardi e devo fare la cena per mio marito. Ah, ecco qua, lo sapevo che trovavo l’idea giusta! A mia nuora le regalo un bel mazzo di carte, vedo che qui ce ne sono tanti, ha proprio un bell’assortimento! Così la smette di obbligare mio figlio ad uscire tutte le sere per andare al ristorante o al cinema o chissà dove. La sera è fatta per riposarsi, dico io: si cena, si fa una partitina e e poi a letto presto, che se fanno in questo modo magari è la volta che ci scappa il nipotino per me. Ecco, allora prendo queste qui da Briscola.”
“ Quelli sono mazzi di Tarocchi.”
“Ah. E come si gioca?”
“Non servono per giocare …”
“Dovevo aspettarmelo …”
“Però si possono interrogare per qualsiasi tipo di problema, per fare una domanda, chiedere un consiglio… Vede, c’è il Tarocchino di Bologna, il Tarocco di Marsiglia, e poi le Sibille, gli Angeli …”
“No, no, lei è fuori strada. Mia nuora non chiede consiglio a nessuno. Crede di sapere sempre tutto, mia nuora. Io glielo dicevo a mio figlio, quella è una donna in carriera, cucinerà male, ti attaccherà il vizio del fumo, non vorrà fare bambini… Ma poi sa com’è, una madre cerca sempre di aiutare i figli, per quello ho avuto l’idea dell’Artusi. E a proposito, se vuole un consiglio, ne ordini un bel po’ di copie, vedrà che le vanno a ruba, non come quei tegami che suonano.”
“Che ne dice di regalarle un buon profumatore di ambienti agli olii essenziali?”
“Olii? Non credo apprezzerebbe. Lo sa che obbliga mio figlio a togliersi le scarpe quando entra in casa sua? E’ maniaca del pulito. No, gli olii non vanno bene, ci manca solo che unga il divano nuovo per colpa mia. Senta, si sta facendo tardi, sono le sette e venticinque e lei dovrà chiudere … magari torno con calma la settimana prossima, ho ancora un po’ di tempo per decidere.”
“No! Aspetti ancora un momento, non ho fretta di chiudere, ci mancherebbe!”
“E poi io volevo un libro, lei è molto carina ma qui stiamo andando fuori strada, magari ripasso domattina con le idee più chiare.”
“ Aspetti! I libri…E’ vero! Lei era entrata per un libro, l’ho portata fuori tema con gli oggetti, tutta colpa mia. Venga qui, guardi che assortimento di libri! E’ nel posto giusto!Vediamo…magari qualcosa per il fitness, la cura del corpo … Che ne dice? Se ho capito qualcosa di sua nuora dovrebbe essere un tipo di donna che ci tiene a restare in forma, ad avere un bel corpo elastico e tonico.”
“Su questo aspetto ci ha azzeccato in pieno. Ma io non ci capisco niente di questa roba di ginnastiche, non saprei cosa scegliere. E poi ho dimenticato a casa gli occhiali per leggere … facciamo così, torno domani con gli occhiali.”
“No!!”
“Ma ora è proprio tardi, anche lei dovrà pur andare a casa …”
“Non ho nessunissima fretta, non pensi a me, concentriamoci su sua nuora!”
“Beh, allora, deve sapere che mia nuora è proprio fissata con la magrezza. Pensi che quando faccio le lasagne per mio figlio lei non le vuole nemmeno assaggiare! E poi si alza un’ora prima tutte le mattine, ma mica per preparare a mio figlio una bella colazione sa? Per andare a correre! Sa cose le ho sentito dire? Che se non si decideva a fare un po’ di ginnastica anche lui presto sarebbe diventato un vecchio con la pancia … a mio figlio, che è così bello!”
“Allora siamo a cavallo, un bel libro di fitness o discipline orientali … e poi, signora, oggi c’è lo sconto del primo giorno, sarebbe un peccato perderlo. Ecco qua, guardi, c’è l’imbarazzo della scelta: questo ha anche il dvd, e guardi quest’altro che bella edizione! Yoga, Tai Chi, i Cinque Tibetani!”
“Per favore, non ricominci coi nomi strani! Tanto qui qualcosa che ha un nome normale non lo trovo, ormai l’ho capito. Vediamo un po’… e questo qui? Bello! Con le scritte d’oro! Forse questo potrebbe andare … Qui se non mi sbaglio fanno gli esercizi in coppia, è vero? Così magari si convince anche mio figlio a fare un po’ di ginnastica … com’è il titolo? Ka… ma… Kama… accidenti agli occhiali, non vedo proprio niente…”
“Signora aspetti…”
“Guardi, non me lo dica nemmeno sto titolo, tanto non lo capirei… però questo è un bel libro, fine, elegante, credo che mi farebbe far proprio bella figura. Oh Gesù, com’è tardi, mio marito avrà chiamato i pompieri ormai! Devo proprio andare via!”
“No, ferma!”
“Sono quasi le otto, è tardissimo!”
“ Signora! Lei ha fatto un’ottima scelta! Ottima!Glielo incarto in trenta secondi!”
“E va bene, lo incarti pure. Togliamoci questo pensiero.”
“Ecco, ecco fatto, tenga!”
“Grazie signorina, alla fine sono soddisfatta. Anche se non è proprio l’Artusi, un bel libro per mia nuora l’abbiamo trovato.”
“Grazie a lei signora. E le assicuro, questo è molto meglio dell’Artusi”.
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Io sono la prima ad aver letto il tuo racconto..so fare benissimo i tarocchi , ed anche i Ching ,e vedo e prevedo che …piacerà molto !!
Molto molto carino…complimenti per i dialoghi e in bocca al lupo!
Ahahahahahahah MG, non me la ricordavo, la fine!!! Davvero geniale!
Grazie grazie! E se lo dicono i tarocchi….
ma la signora dopo è andata a lezione di yoga? bella penna la tua MG
Oggi fanno più vittime le mode del benessere che una innocua vita sedentaria, dunque trovo perfetto il tempismo nella scelta del tema in entrambi i tuoi racconti. L’umorismo immediato e brillante.
Molto divertente, brava!
Hai una scrittura accattivante umorismo immediato. Brava!