Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti per Corti 2014 “Razzo” di Jacopo Mondini

Categoria: Premio Racconti per Corti 2014

Nico detto “Razzo” è l’assistente del malavitoso più spietato della città, per lui fa qualsiasi cosa. È soprannominato Razzo perché quando porta a termine un compito, lo esegue con velocità e determinazione. Il suo boss è Joe “Martello” Barber. Si fa chiamare Martello perché schiaccia senza pietà tutto quello che lo infastidisce, oggetti, animali, insetti, persone e giocattoli. Soprattutto persone.

La moglie di Martello è fuori (anche di testa) tutto il giorno per una massiccia seduta di shopping (grazie al cielo!) Approfittando dell’occasione, il grande Boss incarica Razzo di sbarazzarsi di Fuffy, un cagnolino tremendo che passa le giornate ad abbaiare, correre e disintegrare tutto quello che trova in casa. (scarpe in cuoio 2.700 euro, tende in seta 16.000 euro, gambe del tavolo in avorio 49.000 euro, una mano mozzata 1.000.000 d’indizi). Da quando è arrivato, Martello fa fatica a concentrarsi, riposarsi, dormire, andare al cesso e godere delle attenzioni della sua Signora, (sesso e coccole) ormai riservate per il 90% solo al piccolo cane. (sesso incluso…)

E così, Razzo prende in consegna Fuffy e si dirige verso la vecchia tangenziale, tristemente famosa per essere una delle zone predilette per l’abbandono di cani, gatti, pesciolini rossi e altri animali domestici (è la tangenziale dei bastardi, quelli veri!) È molto semplice, basta togliere il collare, e tornare a casa dicendo di aver cercato ovunque senza risultati. La colpa ricadrà sul povero e ignaro domestico che ha lasciato la porta aperta (c’è sempre una pedina da sacrificare e Martello ha già archiviato il curriculum di almeno venti domestici). Verrà giustiziato in caso non si dovesse più trovare il cane entro sette giorni e a fare il secondo lavoro più sporco sarà Billy “Fuoco”, il braccio destro del capo. Si chiama Fuoco perché quando uccide qualcuno, non ha esitazioni di nessun tipo (se dovesse scegliere in mezzo al deserto tra bere un bicchiere d’acqua o eliminare una persona, opterebbe senza problemi per la seconda chance).

Questo è quello che dovranno raccontare alla Signora al suo ritorno. La porta di casa e il cancello del giardino sono rimasti stranamente aperti per pochi minuti e Fuffy è scappato. Si arriverà alla conclusione che avere un piccolo cane è solo sofferenza, perché pensare di perderlo dopo essersi affezionati tanto, porta soltanto un gran dolore. In base a questa spiccia teoria da rifilare alla consorte, Martello ha già acquistato un pappagallo brasiliano che aiuterà a calmare lo sconforto della donna (ma quando mai?). Non sarà un cane ma stando in gabbia non ci sarà il pericolo che scappi. Si chiama Phedrosso e verrà consegnato a sorpresa 24 ore dopo la scomparsa di Fuffy. Martello si è assicurato che sia bello, grosso, colorato, castrato e soprattutto muto.

Razzo parte per l’infame compito, Fuffy rompe le scatole per tutto il viaggio, talmente abbaia che riesce anche a cambiare le stazioni radio. Una volta arrivato alla tangenziale, Razzo si assicura che nei paraggi non ci sia nessuno, prende il cane e lo appoggia in terra senza guinzaglio. Arriva all’improvviso una video chiamata sullo smartphone. Razzo pensa di aver per sbaglio attivato YouPorn invece è Perla completamente nuda che si agita in pose molto invitanti e trasgressive sul letto. Perla è la sua bellissima amante segreta nonché la fidanzata ufficiale di Fuoco (che intruglio!). Razzo si sbarazza in fretta del cane e corre a tutta velocità verso la stanza del motel in cui attende Perla. Quando guarda sul sedile a fianco però ricorda di non aver tolto il collare a Fuffy (ecco la cazzata più grossa del secolo!). Torna indietro ma il cane non c’è più. Martello telefona intanto su tutte le furie e chiede perché ci stia mettendo così tanto, il terrore di rivedere Fuffy è altissimo. Per reggere il gioco è uscito anche lui in macchina insieme a Fuoco a far finta di cercare (piccola e calcolata prova d’amore).

Mentre Razzo si sfonda le meningi per trovare una storia plausibile (fantastica di riuscire a spiegare tutto a Martello prima in cinese e poi in spagnolo commuovendo tutti), incontra sulla strada di ritorno l’auto del boss schiantata contro un albero (forse una botta di c..o). Fuffy ha riconosciuto la macchina e le è corso incontro facendoli sbandare. Quando Martello esce dalla macchina cade in terra con le gambe spezzate e ad accoglierlo calorosamente leccandolo su tutto il volto c’è il cagnolino con tanto di collare e medaglietta. In quel momento arriva una telefonata di Perla che vuole sapere che fine ha fatto il suo grande Razzo (senza giochi di parole, tutti sappiamo a cosa si riferisce). Alle spalle a origliare c’è Fuoco che sfortunatamente illeso si avvicina lentamente e dopo aver riconosciuto l’accento della fidanzata al telefono, la chiama, trovando appunto il numero occupato.

A 24 ore di distanza incontriamo nel bellissimo giardino di Martello la sua Signora che per assicurarsi che Fuffy non scappi più ha portato a casa Flaffy, una femmina della stessa razza, stesso colore ma dall’abbaiata ancora più forte. Martello invece con le gambe ingessate sta su una sedia a rotelle mentre Fuoco, professionale come sempre, prende la mira verso una quercia gigante. Legato alla quercia c’è Razzo che vorrebbe implorare, spiegare ma ormai ognuno di loro ha più di un valido motivo per ucciderlo e non dimentichiamo Phedrosso, il pappagallo brasiliano. Il venditore, di cui si sono già perse le tracce, ha mentito su un piccolo dettaglio: parla cinque lingue e passa minuti interi a dar dello stronzo a chiunque si muova.

 

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3 commenti »

  1. Scherzosamente, mi ricorda le vicende di Dudu. Divertente.
    Angela Lonardo

    p.s. fammi sapere cosa pensi del mio racconto “Il ragazzo della frutta”

  2. Povero Martello, boss “decaduto”. La sua triste storia ricorda quella di un film che ha come protagonista Robert De Niro. Comunque è la fotografia di una triste realtà. Spesso le attenzioni si stanno dirigendo verso gli animali domestici, trascurando i propri cari. Ben descritto. Se vuoi puoi esprimere un commento sul mio racconto “Febbre d’estate”.
    Pasquale Marinelli

  3. Grazie Angela, ottima l’idea di Dudù, potrebbe essere un potenziale protagonista.

    Grazie Pasquale, tra il comico demenziale e la commedia nera, viene fuori la triste realtà sull’abbandono degli animali e per fortuna il nostro protagonista a quattro zampe la fa (inconsapevolmente) pagare a tutti alla fine.

    Corro subito ai vostri racconti. Avete per caso letto Gilda? è nella sezione Racconti nella Rete. (Liberamente tratto da una storia vera).

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