Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2013 “La Terra Meravigliosa” di Giovanna Bertino (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

“Mamma, quando arriviamo?”

“Presto, piccini miei, presto.”

“Ma io ho fame!”

“Ho fame anch’io, ho tanta  fame, mammina”

“Quand’ è che  ci dai da mangiare?”

Alla luce della luna piena, Mamma Volpe guardò i suoi quattro cuccioli, con quelle loro piccole bocche spalancate,  e provò una fitta al cuore. Il cibo era finito da tempo e lei non aveva nulla da dar loro, neanche un misero osso spolpato. Aveva anche tentato più volte di afferrare qualche pesce che nuotava in superficie, ma aveva seriamente  rischiato di cadere nell’acqua gelata, senza prendere nulla.

“Allora, quand’è che ci dai da mangiare, mammina?”

Mamma Volpe sospirò. “Cercate di dormire, adesso,  e vedrete che domani arriveremo a destinazione e potremo tutti mangiare a sazietà.”

“Ma tu ci avevi promesso che saremmo arrivati ieri!” protestò Berta, piagnucolando.

“Hai ragione, cara, ma anche le mamme sbagliano. Su, chiudete gli occhietti  e lasciatevi cullare dalle onde del mare.”

I volpacchiotti si strinsero gli uni contro gli altri e  Mamma Volpe li coprì con la sua grande e morbida coda azzurra.

Com’erano diventati magri!

“Poveri cuccioli miei – pensò –  da giorni e giorni  in viaggio su questo lastrone di ghiaccio alla deriva, senza cibo, senz’acqua, senza riparo.”

Mamma Volpe sentì un  brivido freddo salirle lungo la schiena al pensiero che, se fosse arrivata un’onda un po’ più grande, sarebbero finiti tutti sott’ acqua e sarebbero annegati.

“Forse non è stato saggio partire- pensò –  eppure….”

“Mamma, mamma, ci racconti una storia mentre dormiamo?”

“Siii! Raccontaci la fiaba della volpe e la cicogna!”

“No, non sempre quella! Io voglio la storia della volpe e il corvo!”

“Guarda che mica comandi tu! E’ mamma che decide.”

Mamma Volpe sorrise e per un attimo dimenticò il mare, la fame e la paura  Le tornò alla mente la sua bella tana tra i ghiacci, lì dove i suoi piccoli erano nati e cresciuti, dove ogni sera si azzuffavano giocando, dove lei era solita narrar loro le storie del mondo. Poi, un brutto giorno, il vento polare le aveva portato fin sulla soglia di casa lo sparo  dei fucili e il latrato furioso dei cani. “Che storia ci racconti, mammina?”

Mamma Volpe tirò su il muso un istante per annusare l’aria prima di rispondere e capì che la meta era vicina, dopotutto. Si era alzato un venticello  caldo, che spingeva velocemente la zattera di ghiaccio verso sud .

“Se volete- fece subito dopo – vi racconto della Terra Meravigliosa.”

“E’ la terra dove stiamo andando?”

“Proprio così, proprio quella”

“Evviva, evviva!” gridarono in coro i volpacchiotti.

“Dunque, piccoli miei – disse Mamma Volpe con solennità – il posto dove andiamo a stare è un posto MERAVIGLIOSO! Lo dico davvero! Un  posto dove ci sono boschi, ruscelli,  campi a perdita d’occhio, montagne e colline. Un posto dove non si soffre mai né la fame né la sete, un posto…”

“Vuoi dire che possiamo mangiare quando vogliamo, mamma? – la interruppe Baby, il più magrolino dei suoi quattro cuccioli, quello che il viaggio aveva indebolito più degli altri.

“Certamente! E se non mi sbaglio, ci sono grasse galline che ci aspettano nei pollai!”

I volpacchiotti sgranarono gli occhi per lo stupore.

“Speriamo che domani arriviamo!” sospirò  Betty, la  golosa, toccandosi il pancino più vuoto di una zucca vuota e leccandosi i baffetti!

“E in questa Terra Mervigliosa avremo anche una grande tana?” chiese  Beba  tutta eccitata.

“Grandissima, e ognuno di voi potrà avere una stanza tutta sua.”

“Evviva! Evviva!!”  esclamarono in coro i quattro cuccioli, sgusciando fuori da sotto la bella coda azzurra di Mamma Volpe e riempiendo di baci il suo muso appuntito. Poi, ubbidienti, tornarono al calduccio sotto la grande coda azzurra e si addormentarono di colpo, cullati dal dondolio dolce del mare.

Alle prime luci dell’alba Mamma Volpe, che aveva vegliato tutta la notte senza mai chiudere occhio, intravide  una lunga striscia bruna dritta davanti a sé e sentì subito  il cuore balzarle in gola per la felicità: il lungo viaggio era  concluso e i suoi cuccioli erano tutti salvi nella Terra Meravigliosa.

 

“Mah che cosa c’è laggiù, in mare?! – strillò la volpe rossa sulla collina – Ehi, Jack, tu che vedi?”

Jack arrivò di corsa e fissò il piccolo blocco di ghiaccio alla deriva che  il compagno indicava. Contò cinque sagome azzurrognole.

“Sono clandestini, John, ci  puoi scommettere- disse con rancore – Le solite odiose volpi artiche! Maledette! Vengono qui a rubarci il cibo e la casa! Presto, cacciamole via.”

“Aspetta! – disse John  acuendo la vista– Non vedi che è una mamma con i suoi cuccioli?”

“E allora? Me ne frego! – ringhiò Jack  afferrando una grossa pietra – Questa terra è nostra e qui  non ci possono stare.   Mangeranno tutte le nostre galline!”

Ma John  trattenne l’amico con la sua zampa robusta. Fissò la piccola zattera alla deriva nel grande mare blu: se non li avessero soccorsi subito, i naufraghi sarebbero morti tutti.

“No, non possiamo mandarli via. ” disse

“E allora che ci facciamo?”

John pensò ai suoi piccoli, a sua moglie, alla sua tana accogliente.

“Me li porto a casa” disse semplicemente.

E prima che Jack potesse fermarlo,  John la volpe si lanciò giù, con un balzo, lungo il sentiero roccioso che conduceva alla spiaggia, e lì  rimase tranquillo ad aspettare che il blocco di ghiaccio toccasse terra.

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51 commenti »

  1. Una bella immagine da trasmettere anche agli adulti, per ricordare i drammi della sopravvivenza e la speranza dell’accoglienza.
    Cristina Lorenzetti

  2. …complimenti anche per questo racconto Giovanna, positivo, ottimista e solidale. Buon Anno!!

  3. grazie, Cristina ed Eleonora, per il vostro commento.
    Ho voluto parlare ai bambini dei migranti e dei rifugiati, cercando di utilizzare il linguaggio della favola. Spero che il tocco sia rimasto leggero, nonstante il tema scottante.

  4. Complimenti, un bellissimo modo di raccontare delle tematiche straordinariamente attuali con leggerezza ma senza banalita’.
    Mi e’ piaciuta molto.

  5. grazie, Matteo, sono contenta che la mia favola ti sia piaciuta

  6. L’idea non è male e anche lo stile è adatto ad una favola. Solo che per far arrivare il messaggio che vuoi dare (la paura dell’altro, dell’immigrato, la mancanza di solidarietà), secondo me, non sono sufficienti le parole, ma servono immagini. Provo a spiegare: avrei fatto arrivare la volpe artica proprio di fronte alle 2 volpi e avrei descritto un litigio, i commenti crudeli, il disagio di mamma volpe e poi la difesa da parte della volpe buona. Ma rimane comunque un buon racconto per bambini.

  7. Grazie, Silvia, per il tuo commento. Certamente avrei potuto aggiungere dell’azione, ma volevo rendere l’idea dei naufraghi ( così come purtroppo accade) indifesi, in balia del mare e delle decisioni altrui. Poco potrebbe fare mamma volpe per difendere se stessa e i suoi volpacchiotti.

  8. Il racconto affronta con molta delicatezza un tema tanto duro e doloroso.
    Forse anch’io, come dice Silvia Tamarri, sul finale avrei aggiunto il confronto diretto della volpe artica con le altre due.
    Ma comunque nel complesso il tuo lavoro è molto buono. Ed è ammirevole il tuo desiderio di trasmettere conoscenza dell’attualità e valori positivi ai bambini.

  9. Grazie, Rossana, per il tuo commento. Sono contenta che tu abbia apprezzato il mio semplice racconto. Detto da te, che sei così brava, il complimento vale doppio!

  10. Cara Giovanna ho pensato ai bambini in ascolto, a quanto i tuoi messaggi riescano ad evocare o semplicemente placare. Il messaggio rassicurante che la mamma riesce bene a consegnare e un approdo che ristora. grazie. Molto bello

  11. Una fiaba scritta con leggerezza, nella maniera giusta per attirare l’attenzione dei bambini. Il tema della solidarietà va sostenuto e favorito anche parlandone con lo stile di questo racconto. Il finale però ci lascia abbastanza nel dubbio riguardo la reazione effettiva che avranno la moglie di John e i suoi piccoli volpini.

  12. Emanuela e Roberto, vi ringrazio per i vostri commenti. Ho cercato di toccare con semplicità un tema drammatico e ormai, ahimè, parte della nostra storia. La reazione della moglie volpe e dei volpacchiotti? Bè, per i volpacchiotti non mi preoccuperei, i bimbi sanno essere generosi molto più degli adulti, mentre per la moglie volpotta, mi auguro che sia altruista e solidale comne il marituzzo! Altrimenti si scatenerà l’inferno. Ma questi, cari bambini, è un’altra storia.EHEHEH!!

  13. Anche questa è una favola piena di significato, complimentoni!! Ai bambini bisogna insegnare fin dal principio cos’è giusto e come bisogna pensare…purtroppo poi la vita è diversa da come ce l’aspettiamo, ma l’importante è continuare ad insegnare cose del genere!!

  14. Caro Alessandro, grazie, grazie, sei troppo generoso nei tuoi commenti! Tanti auguri per il concorso e per una Buona Pasqua!

  15. Macchè generoso, figurati, dico quello che penso…in bocca al lupo anche a te, grazie mille, Buona Pasqua!!

  16. Non so perché il tuo nome nel commento che mi hai lasciato non era cliccabile, perciò ti ho cercata con la funzione Search. I tuoi racconti sono teneri, come dovrebbero essere le storie per bambini. Questo mi piace in modo particolare perché ci sono le volpi. Complimenti.

  17. Mi piace! Se mi permetti lo leggerò alla mia nipotina.

  18. Grazie, Vajean per il tuo bel commento e grazie anche a te, Laura. Se la favola la leggi alla tua nipotina non puoi farmi che piacere! Sono i bimbi i giudici più severi! Un abbraccio.

  19. Mi piace il tema che hai scelto, decisamente attuale. I bambini oggi vengono in contatto quotidianamente con la questione immigrazione e credo sia necessario sensibilizzarli. Le volpine poi sono ben descritte, meraviglioso il manto “azzurrognolo”! Brava!

  20. Grazie, Nicoletta, per il tuo commento e per le belle parole!!

  21. Giovanna,
    avrai pensato che la mia assenza di commenti significasse che i tuoi racconti non mi piacciono: errore.
    Mi scuso, anzi, per non averti commentato prima: da una parte, la mancanza di tempo che mi costringe a pochi commenti al giorno. dall’altra, ammetto, il mio limitato interesse nel genere da te prediletto. Secondo errore (mio, questa volta).
    E’ che la vita, vedi, ti porta spesso a dimenticare che esista un mondo migliore, un luogo dove le favole esistono.

    Soprattutto, ti porta a dimenticare che le favole insegnano: insegnano ai bambini che i draghi esistono, ma anche che si possono sconfiggere.
    Insegnano che il male c’è, ma che l’amore può – deve! – essere ancora più forte.
    Un mondo senza favole sarebbe un mondo infinitamente più povero, perché le favole sono straordinarie maestre di vita.
    Perdona me, e chiunque l’abbia dimenticato.

    Questo racconto, Giovanna, avvince dall’inizio alla fine.
    il tema ecologico e assieme sociologico è molto più che attuale.

    Il viaggio dei piccoli con lo stomaco che brontola per la fame è un’immagine che coinvolge, e assieme commuove.
    Come non pensare al viaggio di tutti i piccoli ‘stranieri’ col pancino vuoto e la ‘pelliccia’ di colore diverso (scuro, nella maggioranza dei casi), che le mamme stringono al petto, avvolgendoli sotto un’inesistente coda pelosa per tenerli al riparo dal freddo e dalle onde del mare durante un’interminabile viaggio verso la speranza?…
    Le immagini che hai evocato mi hanno fatto venire i brividi e salire le lacrime agli occhi.

    Niente da eccepire nella scrittura: lieve e garbata, come si addice a genere e tema trattato.
    Stile elegante e sicuro. Brava, davvero.
    Applaudo, per ben più di un motivo, e ti auguro davvero tanta fortuna.

    Ti abbraccio,
    Nikki / Monica
    PS: ‘La vita ha le parole che può; la favola le parole che DEVE’. (Aldo Busi).
    Non dimentichiamolo.

  22. Cara Nikki, non merito un commento così lungo e così bello!
    Ti ringrazio e ti abbraccio

  23. Ricambio volentieri la visita e aggiungo un commento ai molti che già hai ricevuto. Anche tu, a quanto pare, hai trattato il difficile argomento della “non-accoglienza”. Anche se con ambientazioni completamente differenti, ho ritrovato col tuo racconto una certa affinità. Un sentito In bocca al lupo 😉

  24. È una bella favola. Tranquillizza. Mi piace soprattutto l’ammissione pacata che “anche le mamme sbagliano” ma riescono comunque a far sognare e a raggiungere la “Terra meravigliosa”. Che dare di più a dei cuccioli ? Molto bello!

  25. Io ti invidio molto perchè sai trattare un tema terribile ed attuale con parole semplici, allusive per chi conosce l’argomento ” scottante” L’hanno già detto in tanti ma voglio aggiungere il mio parere e cioè che è molto bello e molto giusto affrontare certi argomenti con parole adatte per insegnare ai bambini certi valori ( amicizia, fratellanza, solidarietà ). I bambini assimilano tutto e sono una speranza per un mondo migliore. Speriamo che certe questioni etnie, colore della pelle eccetera vengano superate. Questo augurio è di ordine generale naturalmente. Il tuo racconto è fresco e bello.

  26. Vorrei ringraziare Silvia Bello Molteni e Giuliana Vercesi per i loro commenti e le loro belle parole.

  27. Davvero molto bello e toccante! Da far leggere ad adulti e bambini

  28. Grazie, Cinzia, per il tuo bel commento.

  29. Brava Giovanna, sei riuscita in un racconto per bambini ad affrontare un tema così delicato, commuovendo e facendo riflettere noi adulti! Complimenti e buona fortuna!

  30. Ti ringrazio, Laura per l’apprezzamento. Molto gentile.

  31. Sorry, volevo dire : grazie, Linda!

  32. Davvero bellissimo. Non sono un esperto di favole, ne ho lette poche, e me ne hanno lette ancora meno, però questa mi è piaciuta molto. La storia è semplice e delicata, ma nasconde una grande attenzione nei riguardi dei temi trattati che traduce il racconto in un’ottima allegoria. È un peccato per me che non abbia letto favole come la tua quando avrei dovuto! Comunque complimentissimi, uno splendido messaggio ben raccontato!

  33. grazie, Ale, sei molto gentile.

  34. Una favola delicata, sarebbe bello che avesse un prosieguo…o forse anche no, per lasciare il finale aperto all’immaginazione di ciascuno. Semplice e diretta, parla per immagini, proprio come dev’essere in un racconto destinato ai bimbi.

  35. Cara Laura, adesso sono io che ti ringrazio!

  36. Mi è piaciuto tanto anche questo racconto. La mamma è una figura straordinaria nella sua solitudine a combattere per i suoi cuccioli. Prezioso il messaggio di accoglienza verso i più deboli.

  37. Grazie, Marcella, per i tuoi commenti lusinghieri.

  38. Giugno, finalmente!!!

  39. Mi è piiaciuta molto la tua favola. Il testo mi ha affascinato fin dalle prime righe anche se ho colto ‘la morale’ della favola con il dialogo tra le due volpi della ‘terra meravigliosa’. In quel punto ho capito il messaggio e, quando ho riletto la favola, ho sentito la sofferenza dei personaggi, l’ansia e la fame dei cuccioli, la sofferenza della madre per l’incertezza del domani e per il peso della responsabilità mancando un appoggio nelle scelte, la forza di esprimere la solidarietà e lo sforzo per raggiungerla senza combattere alcuno e anche l’atteggiamento xenofobo che serpeggia e che vive perchè c’è la paura dell’altro. Belli i dialoghi e la scittura è sciolta per far capire che a tutti è richiesto un impegno adeguato per la sopravvivenza della società e che è importannte il ruolo della famiglia e del prevalere dello spirito di solidarietà.
    Complimenti Giovanna.

  40. Brava! Tanto di cappello!

  41. mese fondamentale! 23 giugno giorno di pahaliah, 27 giugno matrimonio di papà e mamma nel 1957, 28 giugno morte di mia madre nel 2004, 29 giugno mio compleanno (un pensiero è gradito) cosi ogni anno dal 20 al 30 giugno sto in piedi a stento e il peso è molto e l’angelo è stato tradito tante volte a occorre dimenticare: qualche martini e qualche massaggio cinese. e solo perchè a milano mancano le fumerie d’oppio! CEMF ps giovanna ma che hai te con giugno?

  42. 🙂

  43. Emilio, perché “giugno, finalmente”? Perché finalmente siamo arrivati alla scadenza di questo concorso per me, che ho postato i miei racconti nel 2012, interminabile! Adesso si passa alla seconda fase, relativamente breve, e sapremo alleluia il nome dei 25 selezionati. Dopodiché la rete sarà per me solo la rete dei pescatori, se riesco ad andare un po’ al mare.Ti faccio in anticipo gli auguri per il tuo compleanno e approfitto anche per ringraziare Emanuele Ratti e Pietro Garuccio per i loro commenti.

  44. Sono una lenta io (e chi mi conosce lo sa bene :-)) ma prima o poi arrivo. Premessa per dirti che ho letto solo ora i tuoi racconti Giovanna ma ti scrivo subito per dirti che li ho trovati entrambi molto belli! Ricchi di messaggi positivi e di facile e piacevole lettura. Questo fra i due è il mio preferito, per la presenza di dialoghi che, a mio avviso, lo rendono più accattivante e coinvolgente per le orecchie a cui è diretto (quelle dei bambini). Ho amato fin dal principio questa mamma dolce e coraggiosa ed i suoi cuccioli, che sono diventati, da subito, anche i miei. Complimenti Giovanna e grazie per avermi fornito due belle storie da leggere a mia figlia la sera!
    P.S. ti riporto il commento di mia figlia quando ho finito di leggerle questo racconto: “Bravo John!!” (ha gridato esultante :-)).

  45. Grazie, Loredana, per il tuo commento e le belle parole. E grazie anche alla tua volpacchiotta!

  46. Errore, imperdonabile errore. Volevo ringraziare Fancesca Costantini per il suo commento e le sue belle parole al mio racconto “La terra meravigliosa”, ma mi è scappato un “Loredana”. Chissà perché. Rimedio subito e mando anche un grosso bacio alla sua generosa volpacchiotta

  47. Ciao GIOVANNAAAAA!!!!!!!!! MA Bentornata cara!!!!!!
    Un abbraccio grande…….Emanuela

  48. grazie, Emanuela, sei sempre cara e gentile con tutti. Un abbraccio anche a te.

  49. Non ti preoccupare Giovanna per l’iniziale svista nel nome. Anzi, sai che potrei fare? Usare Loredana come nome nel mio prossimo racconto (del resto nell’ultimo la protagonista si chiama Giovanna quindi spetta a te suggerire il prossimo ;-)). Grazie per il bacio alla mia volpacchiotta!

  50. Una bel racconto per infanti, Giovanna. Non è facile scrivere per i bambini, tu lo fai con grande abilità. Complimenti.

  51. Una bella favola per grandi e piccini per comprendere la solidarietà, la necessità di accogliere e non rifiutare chi è diverso solo perché lo è o lo siamo noi.
    Complimenti!

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