Racconti nella Rete®

25° Premio letterario Racconti nella Rete 2025/2026

Premio Racconti nella Rete 2013 “Ballerina” di Eleonora Marchiori

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

Con il busto eretto e il mento teso in avanti Celine non vedeva nessuno se non il sole, fuori dalla finestra, che baciava la Tour Eiffel.

La gamba piegata in un leggero pliiè anticipava il relevè che sarebbe seguito.

Ricordava ancora le parole di monsieur che le erano rimbombate in testa accelerando i battiti del cuore.

Un leggero capogiro la fece barcollare sciogliendo una ciocca dei capelli castani.

Il pavimento di legno, lucidato a cera, era ricoperto di polvere sottilissima lasciata dal talco dei piedi e delle mani.

Nel cervello, le parole martellavano all’unisono con il cuore:

–         ce l’hai fatta! ce l’hai fatta!

Tutte le campane del mondo suonate a festa non avrebbero reso l’idea della gioia provata quando, il maestro, le aveva annunciato che sarebbe stata l’etoile dell’operà.

Le sue compagne si erano affrettate a piccoli passi ticchettanti sul pavimento per festeggiarla e lei si era schermita con le mani quasi a giustificarsi, era però consapevole di quanto aveva sofferto per giungere a tanto e quanti sacrifici si erano imposti i suoi per farle raggiungere quel traguardo. Lo doveva a loro se era riuscita nel suo intento.

La mamma ancora quella mattina, con una carezza, l’aveva incoraggiata e l’abbraccio profumato al sapone di Marsiglia del babbo l’aveva accompagnata in quella prova d’esame così dura.

Celine era felice, il visino punteggiato da efelidi era lucido e umido, gli occhi a mandorla apparivano socchiusi nella concentrazione ed il corpo teso come le corde del violino di sua sorella era pronto per l’esecuzione del passo che sarebbe seguito. Quel corpicino così magro che il vento avrebbe potuto sollevarlo. La ragazzina non vedeva l’ora di tornare a casa.

Le scarpine a punta quadra nere consunte ed il tutù stropicciato denotavano la povertà ma lei si era sforzata fino all’inverosimile piangendo per ogni insuccesso e faticando fino ad avere le vesciche sotto i piedi.

La promozione l’aveva meritata ed ora in quella prova generale il petto minuto si alzava ed abbassava sotto il corpetto nello sforzo dell’ultimo passo di danza. Quell’immagine di regalità e fierezza in un corpo di bambina, di soli quattordici anni, aveva colpito qualcuno che nell’ombra, con mani esperte,  aveva tracciato il profilo con un carboncino. Celine non avrebbe mai saputo che quel momento sarebbe stato venduto un secolo dopo da Sotheby’s. Del resto non lo sapeva nemmeno Degas che sarebbe riuscito, in seguito, a congelare l’attimo di felicità in una statua di bronzo.

 

 

 

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15 commenti »

  1. Molto carino. La leggerezza della protagonista tradotta in uno stile delicato ed efficace. Un racconto davvero originale!

  2. Molto tenera la figura di questa ragazzina che lotta strenuamente per coronare il suo sogno.
    Hai descritto molto bene la sua forza di volontà.
    Il finale offre ancora più incisività al racconto, attraverso quella presenza nell’ombra dell’artista che la immortalerà.
    Ho trovato molto originale e ben riuscito questo tuo tentativo di creare un ponte tra narrativa, pittura e scultura, dando voce alle emozioni della giovane ballerina raffigurata nella scultura dell’artista francese.
    Buona fortuna per la selezione, Eleonora. E buon anno nuovo.

  3. Grazie per il complimento Gioacchino e ricambio gli auguri per l’anno nuovo!

  4. Danza, pittura e scultura unite insieme in una bella pagina narrativa che raccoglie in sè emozioni uniche.

  5. La passione che sostenuta anche sopra le avversità insieme alla fiducia e al sostegno di chi sta attorno può diventare magia , per chi la vive e chi assiste, ed interpreta altrettanto appassionatamente! Grazie Eleonora!

  6. Un racconto carino che, forse, avrebbe reso di più in prima persona.

  7. Un racconto elegante e delicato. Davvero bello!

  8. Che racconto poetico! E’ stato bellissimo rivivere l’atmosfera, i suoni, i colori, gli odori… insieme alla fatica, ai sogni, ai battiti del cuore che un’aspirante étoile vive nei teneri anni a cavallo dell’infanzia e della giovinezza. Davvero brava!

  9. Grazie, Eleonora, per le emozioni che mi hai fatto provare. Complimenti

  10. Tentativo originale di far ‘rivivere’ il particolare più importante di un famoso dipinto. Sarei anch’io del parere che forse andava gestito in prima persona, ma l’effetto positivo non è di poco conto e lo sottolineo. Brunello

  11. Sono d’accordo, niente male l’idea di condensare in così poche righe emozioni, arte e bravura, tra l’altro molto bene scritte.

  12. Grazie per i complimenti a tutti….vi auguro un bel…IN BOCCA AL LUPO!!! 😉

  13. Originale e magistralmente condensato (anche se personalmente avrei volentieri gustato per qualche altro minuto, l’atmosfera che hai saputo creare ;-)).

  14. Bello ed essenziale, brava davvero 🙂 in bocca al lupo Matteo

  15. E’ la grande gioia che dà il successo, quello inteso come il raggiungimento degli obbiettivi fissati e che, nel caso della ballerina, è di diventare l’etoile dell’operà. Il racconto è la celebrazione della forza di volontà che aumenta l’autostima e che è componente indispensabile per il successo, anche quello sociale e pubblico. Penso però che il riferimento finale alla statua della ‘Ballerina di quattordici anni’ abbia spento un po’ la magia del testo, vellutato e morbido come l’arte di Degas, che è universale perchè potrebbe riguardare le emozioni di una ballerina di ogni epoca. Brava Eleonora. Ciao.
    Emanuele

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