Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2022 “Colui che vola sul mare” di Robby Merlo

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022

Era un tranquillo pomeriggio d’estate e la nostra protagonista, Kaila, si stava facendo un tranquillo giro in bici per le praterie fino a quando scoppiò un temporale, visto che casa era lontana, si vide costretta a rifugiarsi in una torre abbandonata, dai ragazzi del suo paese conosciuta come ‘’torre degli spiriti’’.

Essa era il suo unico luogo di riparo, vista la continua pioggia, Kaila capì che sarebbe rimasta lì per un bel po’.

Passò circa mezz’ora prima che Kaila si accorgesse di non essere totalmente sola, si sentivano strani rumori provenire dal sottoscala del secondo piano, essa, con tutto il suo coraggio e la sua volontà, decise di andare a controllare. ‘’E’ così impolverato…’’ pesava nel mentre che saliva le varie scalinate, notò qualcosa di luminoso con la coda dell’occhio, sembrava quasi una luce a neon.

Ma il nostro eroe non aveva paura, no signore, e quindi, senza ripensarci, corse a vedere cos’era quella strana luce.

‘’Credo sia un gatto?’’ pensò tra sé e sé ‘’No, non è possibile che QUEL COSO sia un gatto!’’ continuò a dirsi fino a che il misterioso ‘’gatto’’ aprì bocca: ’’Ciao’’ disse con molta timidezza, la ragazza tirò un urlo e subito dopo replicò: ’’TU PUOI PARLARE?!” e di ripicca intervenne il ‘’gatto: ’’TU PUOI VEDERMI?!’’ erano, entrambi, visibilmente confusi.

Kaila fece per andarsene, anche di fretta, ma l’ambiguo gatto glielo impedì: ’’Per favore, non andartene! Se puoi vedermi vorrà pur dire qualcosa!’’ Kaila si fermò di colpo, pensava di essere impazzita? Si, ovviamente, chi non l’avrebbe pensato? Ma qualcosa la fece rimanere, forse la pioggia o la tenerezza che gli faceva quel ‘’gatto’’, non sapeva esattamente cosa, ma comunque decise di restare.

‘’Sei rimasta?’’ disse il ‘’gatto’’ incredulo ”Sì” rispose di conseguenza ‘’Non so perchè, forse mi fai solo tenerezza’’ continuò con aria amichevole.

Dopo essersi seduta,Kaila, pose una domanda all’animale:’’Una cosa, perché ti sei domandato del come io riuscissi a vederti?’’

”Beh mi sembra semplice…’’ rispose facendo poi un piccola pausa prima di proseguire:’’…Sono uno yokai’’ Kaila lo guardò perplessa:’’Uno yokai? Che sarebbe?’’ lo yokai la guardò a sua volta con uno sguardo incredulo:’’Non è possibile che tu non sappia cosa sia!’’ ‘’Te lo giuro! Non ne ho la più pallida idea!’’ gli urlò Kaila, così,lo yokai, iniziò a spiegare:’’Uno yokai è uno spirito della cultura giapponese,praticamente un fantasma’’ ‘’Quindi io vedo i fantasmi?!’’ chiese con fare allertante e lo yokai le rispose totalmente tranquillo:’’A quanto sento, credo di sì’’ Kaila sospirò e continuò a parlare in un fare quasi calmo:’’Tralasciando che sto probabilmente impazzendo e tra qualche giorno finirò in un manicomio, come ti chiami?O come posso chiamarti?’’ la coda dello yokai iniziò a scuotersi ed esso rispose:’’Mi chiamo Komasan, ma se vuoi puoi chiamarmi Kairo’’ Kaila sorrise prima di potergli rispondere:’’Che figata i nostri nomi sono molto simili! Kairo e Kaila cambiano solo le ultime due lettere!’’ ‘’Non mi avevi ancora detto il tuo nome’’ fece notare Kairo, e Kaila si mise a ridere:’’ Ah giusto! Sono così smemorata!Comunque adesso la sai’’ concluse la frase con un grande sorriso e i due cominciarono a chiacchierare: di cos gli piacesse, di quale fosse il loro carattere,amicizie, rivalità…E, in poco tempo, diventarono grandi amici.

La pioggia cessò e Kaila decise di tornare a casa ma prima fece una promessa a Kairo:’’Ti prometto che domani tornerò!” ‘’Davvero?’’ chiese,Kairo, con aria incredula e Kaila continuò:’’Ovviamente! Sembri essere molto simpatico, e poi sto cercando degli amici…’’ ‘’Allora non ti devi preoccupare,ci sono io!’’ rispose prima che Kaila potesse anche solo riprendere fiato.

Così si salutarono e Kaila pedalò fino a casa e arrivata iniziò a raccontare del suo nuovo amico, i genitori rimasero molto felici al sapere di questa notizia visto che Kaila non ha mi avuto tanti amici e trasferirsi in un posto totalmente nuovo per la scuola non fu molto piacevole per lei.

Kaila ,finita cena, corse in camera e decise di illustrare Kairo con un disegno: fece ,per prima cosa, la sua enorme testa con i suoi bellissimi occhi gialli poi passò alle sue due fiammette blu appoggiate alla testa e le sue indimenticabili guanciotte rosse.

Continuò con il suo corpo bianco e con la sua pancia su un azzurro molto chiaro, e dopo di ciò, la sua codina blu. Oltre a tutto ciò, il suo piccolo amico, aveva un sacco verde oliva con alcune spirali bianche.

Inutile dire che aveva delle sembianze da gatto bianco:’’Chi sà per quale motivo…’’ si domandò Kaila.

‘’Kaila, è ora di andare a dormire, cosa ci fai ancora sveglia!?’’ urlò sua madre e Kaila rispose di seguito:’’Adesso vado! Solo un secondo!’’ Come ultima cosa aggiunse il nome del suo amico sul foglio e così appariva:Kairo.

La mattina dopo, come promesso, corse dalla torre abbandonata per vederlo:” Hey Kairo! Sono tornata!’’ nessuna risposta, così Kaila decise di salire al piano superiore, dove lo incontrò ieri e come sperato lo trovò, ma non era solo.”Ciao Kaila! Allora sei venuta veramente!’’ Kairo aveva un enorme sorriso in faccia:”Vieni ti faccio conoscere i miei amici!’’ continuò, Kaila consentì con un cenno di testa, ma non sembrava molto tranquilla.

Nella stanza c’erano altri tre fantasmi che sembravano a loro volta spaventati dalla presenza di Kaila, ma non fecero parola fino a che Kairo li presentò:’’Lui è Walkappa”  una specie di papera blu con una foglia sulla testa, sembrava molto amichevole:’’Lui è Dandodle’’ continuò Kaito, sembrava essere un cane dal pelo rosa, l’unica cosa che staccava dal suo aspetto canino era la sua faccia umana, sembrava anche abbastanza presuntuoso. ‘’E ultimo ma non per importanza…Kyubi!” era una volpe a sette code bipede, viola e ocra, mi guardava male fin dall’inizio e sembrava la più seria di tutti e cinque, Kaila compresa!

Kuybi fu l’unica a parlare ponendo una domanda a Kairo:’’Perchè ci stai esponendo ad un umano, non può sentirci’’ Kaila intervise immediatamente:’’In realtà sarebbe il contrario…’’ tutti gli yokai rimasero a bocca aperta su come Kaila potesse vederli, si guardarono, poi guardarono Kairo e, in fine, guardarono Kaila ancora più confusi di prima.

Dopo di ciò partirono molti litigi rivolti a Kairo, visto che aveva fatto amicizia con un’umana che poteva sentirli e cose del genere, così Kaila intervise:”Sentite, non è colpa sua se io posso sentirvi o se sono qua è stata tutta colpa del caso, quindi se poteste stare zitti e la smetteste di dargli la colpa saremmo tutti più tranquilli!’’ tutti si zittirono, tranne Kyubi che iniziò ad andare di matto:’’Ma stattene te zitta! Noi abbiamo tutto il diritto possibile di parlare!’’ Kaila diventò rossa dalla rabbia:’’Se è per questo anche io ho diritto di parlare,ma ciò non vuol dire che io possa gridare a Kairo dandogli tutte le colpe!’’ Kyubi si rivolse di colpo a Kairo:’’LE HAI ANCHE DETTO IL TUO VERO NOME!?’’ ‘’Vero nome?’’ si chiese Kaila per poi continuare a parlare:”TI STAI ZITTA!?” tutto ciò iniziava a diventare abbastanza spregevole, per questo Kaila iniziò un disputa con Kyubi che venne poi ‘’vinta’’ da lei stessa.

Dopo questo casino, Kairo, propose una cosa:’’Sentite, facciamo una cosa,come se tutto questo non fosse mai successo, vi va bene?’’ Sia a Kyubi che a Kaila questo accordo andò bene e così, come successe con Kaila e Kairo, tutti e cinque formarono una strana amicizia che durò per molto tempo.

Stessi giorni, stessa routine, Kaila ormai andava solo alla torre abbandonata, non c’era giorno in cui rimaneva a casa o andava da altre parti, perchè aveva paura che se se ne fosse andata, anche solo per un giorno, loro sarebbero scomparsi e non sarebbero più tornati.

Vari giorni capitava che ci fosse solo Kairo, lui non disse mai il perché, così, un giorno di questi, Kaila glielo chiese: ’’Posso farti una domanda?’’ Kairo la guardò sorridendo: ’’Certo, spara pure’’ ‘’Perchè non sei mai uscito dalla torre?’’ Il grosso sorriso di Kairo si sciolse e i suoi grandi occhioni amichevoli si riempirono presto di lacrime e tristezza, la sua coda si nascose dietro le sue gambe e Kairo si zittì. ‘’SCUSA! NON INTENDEVO FARTI PIANGERE IO-’’ Kaila non potè nemmeno finire la frase che Kairo iniziò a raccontare: ’’Sai che io sono uno spirito no? Quindi saprai pure che sono morto…’’ effettivamente Kaila non si pose mai una domanda del genere, pensò sempre e solo alla loro amicizia, nel mentre Kairo continuò a raccontare: ”Beh… io morì proprio qua davanti, per colpa di un gatto bianco che mi tagliò la strada nel mentre che andavo in bici, visto che cercai di prendere la curva stretta per fare lo scemo finì giù dalla scogliera e puoi immaginare il resto…’’ gli occhi di Kaila si riempirono di pentimento: ’’Scusa, scusa, scusa, scusa, scusa, scusa, scusa! Non volevo farti tornare in mente quel brutto giorno…’’ Kairo addolcì lo sguardo e guardò Kayla:”Tranquilla, ormai è passato molto tempo, adesso non è più un pensiero tanto traumatico, grazie a ciò ho trovato anche dei nuovi amici, come te!’’ anche Kaila finì in lacrime ma poi si rallegrò grazie alle parole di Kaito. ‘’Senti, già che siamo in argomento, quanti anni hai ora e quanti anni avevi prima dell’evento?’’ Kairo rimase qualche secondo a pensare prima di rispondere: ’’Il 20 agosto è l’anniversario della mia morte quindi ora dovrei avere circa…23 anni da spirito, invece quando ero vivo avevo da poco compiuto 14 anni’’ Kaila lo guardò sorpresa e poi iniziò a parlare: ’’Sai io adesso ho 14 anni e sto per iniziare le superiori, mi sà che non ci sentiremo per un po’…’’ Kairo si rattristì di molto, anche se cercò di non farlo notare, ci mise un po’ ad elaborare cosa dire, ma poi rispose: ”Tranquilla, noi saremo sempre quà ad aspettarti!’’ Kaila fece cadere qualche lacrima e ringraziò.

Passo vario tempo da quel giorno, circa 1 mese, era il 20 agosto, l’anniversario della morte di Kairo e nessuno era nella torre, nemmeno lui! Kaila pensò che dovessero fare qualche rituale e così tornò a casa, ma nei giorni successivi nessuno si presentò.

Passò l’estate e Kaila non vide più nessuno dei suoi amici, fino al primo giorno di scuola dove incontrò quattro ragazzi, tre maschi ed una femmina, tutti con le stesse caratteristiche dei suoi vecchi amici, e proprio grazie a questo, loro cinque diventarono un grande e forte gruppo, con i suoi vantaggi e i suoi difetti.

Ancora oggi Kaila pensa che i suoi quattro amici presenti siano i suoi amici spiriti in un’altra forma.

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