Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti per Corti 2019 “Turno di notte” di Ugo Mauthe

Categoria: Premio Racconti per Corti 2019

Esterno notte.

Strada urbana di periferia semibuia, un lampione illumina la fermata dell’autobus, non c’è nessuno.

Il rumore di un grosso motore entra in audio subito seguito in video dall’ingresso dell’autobus tutto illuminato.

L’autobus si ferma rumorosamente, sfx molto in primo piano: motore, frenata, porte idrauliche che sbattono.

Scendono alcuni passeggeri che si allontanano frettolosamente in varie direzioni.

Interno autobus.

L’autista controlla nello specchietto, capiamo che è rimasta solo una coppia di innamorati, sono seduti in fondo.

Dettagli dei gesti dell’autista che chiude le porte e girando il volante riporta l’autobus in carreggiata.

Esterno notte.

L’autobus illuminato si allontana e con lui il rumore.

Interno autobus.

L’autista dà un’occhiata distratta allo specchietto.

Dettaglio specchio.

Nel riflesso vediamo i due appassionatamente abbracciati, forse stanno per andare un po’ oltre il lecito per un luogo pubblico.

PP autista che fa un’espressione perplessa.

Di nuovo dettaglio specchio.

Si capisce che le effusioni dei due stanno diventando sempre più intime.

L’autista fa per parlare nell’interfono per le comunicazioni interne per dirgliene quattro, poi ci ripensa.

Le sue dita premono dei pulsanti.

Esterno, totale autobus.

Le luci interne dell’autobus iniziano a spegnersi dalla coda al muso, in una sequenza non reale opportunamente pilotata.

PP della coppia.

I due sono sul pavimento dell’autobus, abbracciati e semivestiti, leggermente illuminati solo dalle luci intermittenti provenienti dalla strada.

Esterno.

L’autobus viaggia nella notte con tutte le luci interne spente.

Interno.

L’autista getta un’occhiata allo specchietto, s’intravvede qualche cosa.

Sorriso dell’uomo che riorienta lo specchietto in modo da non poter vedere nulla.

Esterno.

Palina di una fermata, un paio di persone in attesa.

Interno.

Soggettiva dell’autista che vede la fermata.

Esterno.

Le persone in attesa stendono il braccio per chiedere al conducente di fermarsi.

L’autobus è vicino

ma passa senza fermarsi,

si allontana

e le persone lo mandano a quel paese.

Interno.

L’autista sorride.

Esterno.

Palina di una fermata, qualcuno in attesa.

L’autobus arriva e di nuovo passa senza fermarsi.

Questa inquadratura si ripete altre due o tre volte, cambiano solo il verso di marcia e la location della fermata.

Interno.

L’autista guida tranquillo, con un mezzo sorriso, protegge quello che sta accadendo in fondo al suo mezzo.

L’apparizione improvvisa di una luce lampeggiante che si riflette nel parabrezza attrae la sua attenzione, riorienta lo specchietto.

Dettaglio specchietto.

La coppia è in piedi, hanno prenotato la fermata, che lampeggia.

Lei si sta ancora sistemando e lui ha l’aria un po’ stropicciata.

Esterno.

Palina di una fermata, qualcuno in attesa.

L’autobus rallenta e si ferma rumorosamente, sfx molto in primo piano:

motore, frenata, porte idrauliche che sbattono.

I due innamorati scendono, i nuovi passeggeri salgono nell’autobus buio.

Che prima di ripartire torna a illuminarsi, con la sequenza di prima, ma invertita.

La luce dell’autobus illumina per un attimo la coppia che si sta allontanando allacciata.

I due si voltano verso l’autobus.

Interno.

L’autista li sta guardando e fa un cenno con la mano, loro rispondono.

Esterno.

L’autobus si allontana tutto illuminato, i due innamorati camminano immergendosi nel buio.

Il film non è parlato, con i campi appropriati si sentono soltanto gli effetti sonori dell’autobus in movimento e, quando necessario, i sospiri della coppia e le reazioni delle persone “abbandonate” alle fermate.

Se mai dovesse esserci un accompagnamento musicale, risorse permettendo potrebbe essere un sound-alike della canzone Albergo a ore, però vivacizzata e con un colore contemporaneo.

 

 

 

 

Loading

43 commenti »

  1. Bentornato Ugo, in veste totalmente diversa! Dal SEMaforo all’autobus :). Sarebbe divertente e intrigante questo corto, sto cercando di immaginare che aspetto dovrebbe avere l’attore interprete dell’autista: un mix tra il sornione e il rassicurante, un po’ lo zio della coppia che pensa “Beati voi!”. Complimenti : originale e accattivante come sempre!

  2. Segue commento:sto cercando di immaginare che aspetto dovrebbe avere l’arrote

  3. Bonjour, cher ami; il me semble un court de Renoir.Blanc et noir. très joli.Bonne chance!

  4. Ciao Silvia, grazie! non mi ero mica reso conto di essere passato da un semaforo a un autobus…vedi, sono proprio un topo di città al 100%.

    Buongiorno gentile Laura, grazie del suo grande complimento, troppo buona!

  5. Bello e facilmente realizzabile questo corto che mi piace molto. Complimenti

  6. Gentile Monica, grazie mille, anche per la valutazione sulla realizzabilità, un aspetto che a volte viene trascurato e di cui ho cercato di tenere conto. Grazie ancora!

  7. Tratti l’argomento in modo delicato. Quasi poetico, direi. Suggerisco, se mi posso permettere, di aggiungere alla scena finale un’immagine della ragazza che lancia un bacio, soffiando sulla mano, al conducente. Che ricambia.

  8. Gentile Gaetano, grazie per le belle parole e grazie per la dritta.. Fingendo che questo corto si giri è molto probabile che sul set il gesto che suggerisci venga fuori spontaneamente, perché il tuo è un bel suggerimento 🙂

  9. Ciao Ugo, mi è piaciuto il tuo soggetto. Semplice, delicato e poetico. Mi hai fatto venire voglia di cimentarmi anch’io con il corto!

  10. Ciao Ivana, hai colto il punto: semplicità, delicatezza e forse un soffio di poesia erano un po’ i desiderata. Spero di trovare presto il tuo soggetto 🙂

  11. Un corto tutto giocato su luci e ombre. Anche io, come Laura, l’ho visto in bianco e nero, silenzioso e di atmosfera. L’albergo a ore pero’ come musica hmmm… sicuro? I due a me stanno simpatici!

  12. Gentile Marco, grazie per la tua interpretazione, anche a me piace così: basterebbe trattare la fotografia nel modo giusto per avere un monocromatico fascinoso. Per la musica, be’, non ho in mente la canzone come tutti la conoscono, ma un pezzo che le assomiglia, un sound-alike appunto, che può essere arrangiato e colorato come si vuole, solo una suggestione niente di più… però per rispondere alla tua precisa domanda: no, non sono sicuro. Se mai dovessi vedere il film realizzato niente di già facile che sulla colonna cambi idea!

  13. Singolare e inaspettato. Non sono un’intenditrice, ma il non parlato associato al gioco di luci e di rumori mi sembra geniale.

  14. Bello questo corto, che immagino invece con i colori della notte. Un autobus e il suo conducente , il conducente quasi un meccanismo della macchina, ingabbiato da percorsi e fermate, l’immagine dei due ragazzi che trascendono e oltrepassano quei ritmi… Anch’io però concordo con Marco sulla colonna sonora forse meglio Vasco Rossi e la sua vita spericolata , perché in fondo l’autista con la sua decisione si appropria di quell’attimo per dare colore con la trasgressione anche alla sua giornata. Comunque complimenti Ugo.

  15. Gentile Donatella, grazie mille per le sue belle parole ma geniale proprio non direi, è una buona storia – forse – che si può realizzare in vari modi, tutto qui.

  16. Gentile Anna Rosa, credo che il bello di una sceneggiatura sia che fin quando rimane sulla carta tutti possono girarsi il film nella propria testa. Se la proponessimo a due o tre registi ognuno proporrebbe un diverso trattamento. E anche una diversa idea dii colonna sonora. Poi si discute sulle proposte e magari si fa una cosa differente da tutte quelle discusse prima 🙂 ma mentre aspettiamo, per gioco, i registi grazie mille per aver letto questa storia e averla commentata con tanta sensibilità 🙂

  17. Veramente carino. Originale la scelta dell’assenza di dialogo e il ricorso ad effetti sonori. Le tue note accurate e puntuali contribuiscono a rendere visibile la lettura e mentre leggi di vedi scorrere davanti le immagini. Purtroppo ai miei tempi non mi sono mai capitati autisti così comprensivi e sensibili 🙂 Complimenti!!

  18. Grazie gentile Danilo per le tue belle parole, Autisti così neanche ai miei di tempi 🙂 e che ci vuoi fare, l’amore ha i suoi strani percorsi.

  19. Bello, molto simpatico e romantico, nonostante le ovvie reazioni delle persone lasciate a bordo strada. Del resto non si può accontentare tutti !

  20. Gentile Pasqualina, grazie di cuore, anche per la simpatia 🙂 perché no, non si può accontentare tutti e io alla mia verde età ancora credo che il primo da accontentare sia sempre l’amore.

  21. Tutto è preciso, pensato e scritto con metodo, quasi fosse una fucilata ma non dolorosa: l’astio e le lamentele le lasciamo a chi crede di poter salire ma non può, poiché gli viene negato. L’autista assume un ruolo necessario, cui l’autore relega un ruolo non invasivo ma decisivo. Sembra quasi voler dire che l’amore non è per tutti e la passione colora soltanto istantanee che restano nella mente di chi la ha vissuta a pieno.
    Complimenti all’autore.

  22. Grazie gentile Mattia, lei ha colto il punto tecnico: in effetti il corto è stato scritto con metodo, stralciando il brano da un racconto pre esistente e adattandolo a un linguaggio appena appena più video, giusto per aiutare il lettore a immaginare il film e a montarselo nella testa. Ma ha colto anche un sottotesto: l’amore è una passione che seleziona i suoi fan anche se i fan a volte non se ne accorgono.Grazie ancora.

  23. C’ero, su quell’autobus e anch’io ho inclinato lo specchietto e ho sorriso – bello – La poesia vince sempre

  24. Ciao Antonella, come ben sai la parola poesia per me è importante, molto importante e quindi il tuo commento per me è molto, molto importante. Grazie di cuore 🙂

  25. Complimenti ! davvero coinvolgente ! la trasgressione, o quella che sembra tale, accettata e accompagnata nel suo realizzarsi, perchè trasgressione non è ma manifestazione di ciò che di più bello può accadere tra due esseri umani 🙂

  26. Buongiorno gentile Elisa, grazie di cuore per le belle parole. E sì, l’autista sa quale sia la cosa più bella che può accadere tra due esseri umani. Sarebbe bello se lo sapessero anche molti altri. Grazie ancora 🙂

  27. Bello. Perchè, scusami la sfacciataggine, non provi a scriverne un seguito in cui l’autobus diventa il vero soggetto, nel quale le sensazioni sono le sue, come cosa sulla quale siamo appoggiati come corpi? Io l’ho già fatto per un concorso radiofonico, ma ormai ho esaurito il mio bonus per il 2019. Comunque prova, e poi ce li possiamo spedire. Coraggio

  28. Buongiorno gentile Marcello, grazie per il commento e lo spunto, che sì, potrebbe anche essere. Quella di far “vivere” le cose, in una sorta di animismo sia pure semplificato è una modalità che applico spesso ai miei racconti, anzi, ne ho fatto anche un romanzo che si intitola Qunellis. Quindi non sei sfacciato, se mai siamo sulla stessa lunghezza d’onda! Grazie ancora 🙂

  29. Ciao Ugo, ho letto quasi subito il tuo corto e ho seguito sullo schermo la storia: ci sta, è proprio un bel soggetto, ci fa scivolare verso un mondo possibile, perchè no? Poesia e sorriso non ti fanno certo difetto 🙂 Bello e possibile, il tuo Turno di Notte. Alè!

  30. Nulla è più necessario del superfluo, a volte. E qui è proprio colui che è estraneo all’amore – che quei giovani si scambiano in maniera così diretta e tenera allo stesso tempo, come in una poesia di Prévert – che fa in modo che quell’amore possa esistere. Ho apprezzato moltissimo il tono lieve della narrazione, e i silenzi che riescono a diventare un’armonia che lascia intendere tutto, senza svelarlo. Non servono parole se le immagini riescono a raccontare una storia d’amore di cui noi lettori – e spero, in futuro, spettatori – siamo stati testimoni a dispetto del resto del mondo che non vede altro che un autobus buio che si allontana. Complimenti davvero, caro Ugo, e un sincero in bocca al lupo!

  31. Antonella, che dire, grazie di nuovo, con un cuore in aggiunta 🙂

  32. Girolamo, ho appena letto il suo ringraziamento al mio commento… “uno scrittore che apprezzo molto” era già tanto, anzi tantissimo per una penna amatoriale come me. Grazie di cuore e in bocca a lupo anche lei 🙂

  33. Semplice, delicato. Nella notte ?e priorità diventano altre. Bello!

  34. Semplice, delicato. Nella notte le priorità diventano altre. Bello!

  35. Grazie per le belle parole, gentile Simona. La notte cambia ogni cosa, a volte ( ma mi sembra abbastanza raro ) in meglio.

  36. Ciao Ugo! Non so se ti ricordi di me: Lucia 2017, I figli del fiume. Anch’io come te ed altri ho approfittato di quest’occasione, e mi sono cimentata in un racconto per corti. Che piacere ritrovare te e la tua penna spedita. Anche stavolta siamo in mezzo a una strada con luci accese che poi qui però si spengono … Hai scritto una storia d’amore breve – come da regolamento – ma bella e intensa. L’amore è sempre un tema importante, in qualunque forma se ne parli. Anche l’autista forse è un po’ innamorato, è romantico, favorisce la coppia che ha scelto casa sua per amarsi … peccato che di autisti così ce ne siano davvero pochi (almeno qui a Roma!). Complimenti e alla prossima!

  37. Ciao Lucia, qui ti sto dando del tu, nel mio commento al tuo corto del lei, sono un poco pasticcione, lo so! Grazie mille per le tue belle parole, sai che non mi ero reso conto che strada era con Sem e che strada è anche oggi con l’autobus. Che voglia dire qualcosa? grazie ancora!

  38. Nella mia mente il film l’ho visto. La coppia dell’autobus mi hanno richiamato alla memoria la famosa foto del bacio dei due ragazzi sull’asfalto di Vancouver mentre attorno infuriano gli scontri. Le differenze sono molte e sono ovvie, l’urgenza dell’irrimandabile è la stessa.

  39. Buongiorno gentile Luca, grazie per la bella lettura, l’amore è spesso una esperienza urgente e travolgente, ne sappiamo qualche cosa quasi tutti. Un caro saluto 🙂

  40. Molto poetico, Prevert, l’innocenza, e come dici in uno dei tuoi commenti l’urgenza dell’amore. Ma non c’è da dimenticare la cortesia dei mezzi pubblici. Da vedere.

  41. Gentile Vincenzo, grazie di cuore per le belle parole e il prezioso riferimento poetico 🙂

  42. Bellissimo! Nella mente sei riuscito a proiettarmi le immagini di un corto poetico, originale e travolgente come la passione di cui narri. Mi piace il silenzio in cui hai avvolto la storia, così come mi piace il gioco di luci e ombre: aiutano a calare lo spettatore in un’atmosfera intima, chiusa su se stessa. è stupenda l’idea di questo autista che dona spazio e tempo all’amore, con discrezione, senza malizia, un po’ romantico e un po’ ribelle. Non posso che unirmi agli altri commenti e complimentarmi con te per questa tua ennesima prova di bravura e talento. Bravissimo Ugo: ormai la tua penna è una garanzia!

  43. Gentile Carola, che parole belle che mi hai scritto! Mi lusingano e mi fanno venir voglia di ricaricare la penna per scrivere qualcos’altro. Grazie di cuore 🙂

Lascia un commento

Devi essere registrato per lasciare un commento.