Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti per Corti 2018 “Fuoricorso” di Luca Liborio Di Maio

Categoria: Premio Racconti per Corti 2018

A casa Bianchi si sta consumando una magnifica cena natalizia, in attesa della mezzanotte. Alberto, diciassettenne, all’ultimo anno di liceo scientifico, è al centro dell’attenzione dei parenti. A giugno sosterrà l’esame di stato e tutti hanno grandi aspettative nei suoi confronti; poi, dovrà scegliere il percorso universitario da intraprendere. Tra tutte, la domanda che i suoi familiari gli rivolgono più spesso è “Allora, cosa vuoi fare da grande?”; lui, un po’ offeso perché a suo modo si sente già “grande”, risponde che ancora non lo sa. D’altra parte, la scuola non gli ha dato granché modo di orientarsi nel mondo universitario e Alberto è nato in una generazione segnata dal termine “crisi”, a cui continuamente si ripete che il lavoro non si trova, neanche abbassando le proprie aspettative. Nonostante le preoccupazioni dei genitori, nei mesi successivi Alberto decide di non pensare troppo al futuro; cerca di godersi il suo ultimo periodo al liceo, seguendo anche le sue passioni, come suonare la chitarra.

A luglio Alberto supera a pieni voti l’esame di stato, rendendo fieri i suoi genitori che poco dopo lo spingono a scegliere l’università da frequentare. Egli sceglie Ingegneria, sia perché ritiene che con questa laurea sia più facile trovare lavoro sia perché alcuni suoi amici hanno fatto la stessa scelta; così potrà continuare a frequentarli.

Durante il primo anno di università Alberto non si rende conto della difficoltà degli studi e, convinto di poter usare lo stesso metodo impiegato al liceo (fare una “full immersion” pochi giorni prima delle verifiche), si abbandona per mesi all’ozio dedicandosi alla musica, a frequentare gli amici e a divertirsi. I genitori lo rimproverano aspramente ogni volta che non lo vedono studiare e il ragazzo cerca in tutti i modi di evitarli. A un esame Alberto viene però bocciato; la batosta fa crollare tutte le sue certezze.

Negli anni successivi Alberto studia duramente e riesce a dare molti esami, ma con tante rinunce e sacrifici: deve abbandonare le lezioni di chitarra, frequentare meno gli amici e non uscire più così spesso. Dato che però la materia non lo appassiona molto, comincia a chiedersi se la sua scelta non sia stata sbagliata dal principio.

Così, alla fine del quinto anno di università, Alberto ha ancora numerosi esami da dare. Ha iniziato a scrivere la tesi da poco e, suo malgrado, deve comunicare ai genitori, che aveva nel tempo allontanato per non essere costretto ad ascoltare i loro fastidiosi suggerimenti sull’università, che andrà fuoricorso. I genitori restano visibilmente delusi al ricevere la notizia. Di nuovo, gli ripetono tutte insieme le frasi che tanto avevano irritato e irritano ancora il ragazzo. Alberto sospira, sa che non potranno mai comprendere il suo stato d’animo. Ignorandoli, esce di casa sbattendo la porta.

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