Racconti nella Rete®

23° Premio letterario Racconti nella Rete 2023/2024

Premio Racconti nella Rete 2017 “Attesa” di Maria Auteritano

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017

Gli attimi che preludevano i loro incontri erano pregni di maniacale gestualità. Una sigaretta fumata con dita tremanti, il rossetto ormai impregnato sul filtro, quest’ultimo pronto a bruciarle le dita. I piedi in posizione incerta ,un capello attorcigliato nervosamente che poi ricadeva in un boccolo. E quell’abitudine di contare le mattonelle, quasi desiderasse conoscere quanti passi la separassero da lui. Viveva un tramestio di emozioni che le si rispecchiavano nel profondo sguardo verde. L’agitazione dell’apparire non era da meno; abbigliamento curato e grazioso nella sua semplicità. Un’ estiva gonna a fiori e il top bianco tradivano un’insolita magrezza, eppure il viso,dai lineamenti delicati:naso regolare, labbra carnose, i lunghi capelli fluenti rendevano l’armonica,esile figura,unica,irrorata di purezza. Il suo cuore in tumulto era però persino udibile, la paura celata a stento. E se lui non si fosse presentato?

Le fughe da una camera all’altra del collegio,le risate notturne, i numerosi discorsi sull’esistenza sarebbero svaniti in un cumulo di cenere. Sovente, lei rimuginava sulla distanza che, talvolta, appariva separarli: temeva così follemente un distacco del cuore. Eppure le note di un particolare brano riprendevano a risuonarle persino nelle viscere, irrorando arterie, polmoni, facendole quasi girare la testa per l’emozione. Camminava in circolo, nella sua camera, assaporando mentalmente i baci di lui, e ritraendone il viso a carboncino. Accadeva che, all’improvviso, nel buio della notte, intonasse la loro canzone, la prima che avevano udito insieme. Quasi febbricitante, rivolta alla finestra, una Winston blu lambiva la sua bocca: tensione sonnambula, maledetto tempo, troppo rapido insieme,fuggevole come l’aria. Quell’aria che inalava a pieni polmoni in sua compagnia, quando ,seduti sul divano del collegio, dividevano una mela rossa. Il sospiro provocato dalla mano di lui sul tenero viso della ragazza, il tormento che ,parlando, l’idillio potesse crollare come un castello di carte. Il cielo,sul mare, si era tinto di carminio e arancio, il profumo di gelsomino e agrumi si miscelava alla salsedine . “Ciao tesoro, ti va una mela rossa?”

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